Vitamine del gruppo B: benefici e controindicazioni da conoscere

Alessandra Familari | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Ottobre, 2025

Capsule colorate e una fetta d'arancia su un tavolo di legno.

Le vitamine del gruppo B sono sostanze idrosolubili essenziali per il corretto funzionamento del metabolismo, del sistema nervoso e di numerosi processi cellulari. Spesso assunte sotto forma di integratori multivitaminici, vengono utilizzate per migliorare l’energia, la concentrazione, la salute della pelle e per supportare il sistema immunitario.

Tuttavia, come per ogni sostanza attiva, anche le vitamine B possono avere controindicazioni, soprattutto in caso di sovradosaggio, interazioni farmacologiche o condizioni cliniche specifiche. È quindi importante conoscerne non solo i benefici, ma anche i potenziali effetti avversi.

Cosa sono le vitamine del gruppo B

Il gruppo B comprende otto vitamine diverse, ciascuna con una funzione specifica:

  • B1 (tiamina): coinvolta nella produzione di energia e nel funzionamento muscolare;
  • B2 (riboflavina): essenziale per la salute di pelle, occhi e sistema nervoso;
  • B3 (niacina): partecipa a oltre 400 reazioni enzimatiche, incluse quelle per la produzione di energia;
  • B5 (acido pantotenico): importante nella sintesi di ormoni, lipidi e colesterolo;
  • B6 (piridossina): fondamentale per il metabolismo degli aminoacidi e la produzione di neurotrasmettitori;
  • B7 (biotina): nota per il suo ruolo nel metabolismo di grassi e carboidrati, utile anche per capelli e unghie;
  • B9 (acido folico): indispensabile nella sintesi del DNA e nella prevenzione dei difetti del tubo neurale;
  • B12 (cobalamina): necessaria per la produzione dei globuli rossi e il funzionamento del sistema nervoso centrale.

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Tutte queste vitamine devono essere assunte attraverso l’alimentazione o integratori, poiché l’organismo non è in grado di sintetizzarle in quantità adeguate.

A cosa servono gli integratori di vitamine B

Gli integratori del complesso B vengono utilizzati in molte condizioni fisiologiche e patologiche, tra cui:

  • astenia fisica e mentale;
  • stress prolungato o esaurimento nervoso;
  • gravidanza e allattamento (soprattutto acido folico e B12);
  • alimentazione vegana o vegetariana (per rischio di carenza di B12);
  • alcolismo cronico o malassorbimento intestinale;
  • neuropatie periferiche o carenze documentate da esami del sangue.

In molte di queste situazioni, un’integrazione mirata può contribuire a migliorare i sintomi e a colmare carenze nutrizionali, purché condotta sotto supervisione medica.

Controindicazioni delle vitamine del gruppo B

Sebbene considerate generalmente sicure, le vitamine B possono avere controindicazioni in alcune condizioni. Gli effetti avversi si manifestano soprattutto in caso di:

  • assunzione eccessiva o prolungata senza controllo medico;
  • interazione con farmaci specifici;
  • allergia a uno dei componenti dell’integratore;
  • patologie preesistenti che modificano l’assorbimento o il metabolismo.

Mani che versano capsule da un flacone.

Tra le controindicazioni più documentate si segnalano:

  • niacina (B3): ad alte dosi può causare rossore cutaneo, prurito, aumento degli enzimi epatici e disturbi gastrointestinali;
  • piridossina (B6): l’uso cronico di dosi elevate (>100 mg/die) è associato a neuropatie periferiche reversibili;
  • acido folico (B9): l’assunzione in eccesso può mascherare una carenza di B12, ritardando la diagnosi di anemia megaloblastica o macrocitica;
  • cobalamina (B12): in soggetti predisposti può causare acne, rosacea o reazioni allergiche cutanee;
  • complessi B generici: alcuni integratori contengono eccipienti o dosaggi squilibrati che possono provocare nausea, mal di testa o reazioni da accumulo.

In generale, è bene evitare il fai-da-te e orientarsi verso prodotti di qualità con etichettatura chiara e dosaggi conformi alle linee guida.

Interazioni farmacologiche

Le vitamine del gruppo B possono interferire con l’azione di diversi farmaci, modificandone l’efficacia o aumentando il rischio di effetti collaterali. Tra le interazioni note si segnalano:

  • B6 e levodopa: la piridossina può ridurre l’efficacia del farmaco usato nel Parkinson, se non associato a carbidopa;
  • B9 e metotrexato: l’acido folico può ridurre la tossicità del metotrexato, ma l’assunzione deve essere regolata con attenzione;
  • B12 e inibitori di pompa protonica (es. omeprazolo): l’uso prolungato di questi farmaci può ridurre l’assorbimento della vitamina B12;
  • B3 e statine o anticoagulanti: alte dosi di niacina possono interferire con il metabolismo epatico, aumentando il rischio di miopatia o sanguinamento.

È essenziale segnalare sempre al proprio medico o farmacista l’eventuale uso di integratori vitaminici, soprattutto in presenza di terapie croniche.

Chi deve prestare attenzione all’assunzione

L’integrazione di vitamine del gruppo B va sempre valutata con attenzione in alcune categorie di pazienti. In particolare, è raccomandata cautela in caso di:

  • patologie epatiche o renali croniche;
  • disturbi neurologici in atto o pregressi;
  • gravidanza e allattamento, se non indicata dal ginecologo;
  • soggetti allergici a componenti sintetici degli integratori;
  • persone con predisposizione a rosacea o acne;
  • bambini sotto i 12 anni, senza prescrizione pediatrica.

In queste situazioni è fondamentale adattare il dosaggio alla situazione clinica e, se possibile, privilegiare l’assunzione di vitamine B tramite fonti alimentari.

Segnali di eccesso di vitamine B

Un sovradosaggio accidentale o cronico di vitamine del gruppo B può manifestarsi con sintomi specifici, diversi a seconda del composto coinvolto. Tra i più comuni:

  • formicolii alle mani e ai piedi (neuropatia da B6);
  • arrossamento cutaneo diffuso (effetto da flushing da B3);
  • disturbi gastrointestinali (nausea, diarrea);
  • irrequietezza, insonnia o mal di testa;
  • aumento degli enzimi epatici, in caso di dosi elevate di niacina.

In presenza di uno o più di questi sintomi, è necessario sospendere l’integrazione e rivolgersi al medico per eventuali accertamenti.

Come assumere in sicurezza le vitamine del gruppo B

Per un’assunzione corretta e sicura degli integratori a base di vitamine B è utile seguire alcune indicazioni generali:

  • preferire formulazioni con dosaggi vicini al fabbisogno giornaliero raccomandato (RDA);
  • evitare l’assunzione combinata con altri multivitaminici se non strettamente necessario;
  • leggere con attenzione l’etichetta e verificare la presenza di eventuali eccipienti indesiderati;
  • non superare le dosi consigliate senza indicazione medica;
  • assumere gli integratori durante o subito dopo i pasti per migliorare l’assorbimento;
  • scegliere prodotti da marchi affidabili, certificati e notificati al Ministero della Salute.

In presenza di carenze documentate da esami del sangue, il medico potrà indicare un dosaggio terapeutico più elevato e temporaneo, da monitorare con follow-up adeguato.

Le vitamine del gruppo B sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo e, in molte situazioni, l’integrazione può risultare utile o necessaria. Tuttavia, è importante non sottovalutare le possibili controindicazioni delle vitamine B, che possono emergere in caso di abuso, interazioni o condizioni cliniche particolari.

Una corretta informazione, la scelta di integratori adeguati e il confronto con il proprio medico garantiscono un utilizzo sicuro e responsabile di questi composti, massimizzandone i benefici e minimizzando i rischi.

Alessandra Familari | Editor
Scritto da Alessandra Familari | Editor

Durante il percorso di studi in Lettere moderne ho avuto occasione di partecipare a diverse realtà editoriali che mi hanno introdotta nel mondo della scrittura web. Dopo tre anni di esperienza nel giornalismo, con particolare focus sulla sociologia e la psicologia sociale, ho cominciato a occuparmi di articoli sul benessere.

a cura di Dr. Maurizio Romano
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