L’espressione “cambio di stagione” fa riferimento a due momenti dell’anno ben precisi, ovvero il passaggio dall’inverno alla primavera e dall’estate all’autunno. In queste due occasioni sono numerosi coloro che riferiscono tutta una serie di problematiche che vengono indicate come disturbi da cambio di stagione.
Fra quelli più comuni si ricordano principalmente la stanchezza (soprattutto in autunno), l’insonnia, l’irritabilità, gli sbalzi d’umore e la stitichezza.
Riguardo a quest’ultima problematica, quando si verifica nei cambi di stagione, si parla appunto di stitichezza stagionale; fortunatamente, pur trattandosi di un disturbo fastidioso, può essere efficacemente contrastato grazie a vari tipi di rimedi come per esempio l’assunzione di fibre, la pratica di esercizio fisico regolare, una corretta idratazione e, in alcuni casi, ricorrendo a un lassativo osmotico a base di Macrogol, che agisce in modo delicato e mirato.
Dato che la stitichezza stagionale è una condizione piuttosto comune, di seguito saranno trattati sinteticamente alcuni rimedi per gestirla in modo efficace. Prima però una breve analisi delle cause dei disturbi da cambio stagione.
Disturbi da cambio stagione: le cause
Una delle cause che portano all’insorgenza di alcuni disturbi nel cambio stagione è la variazione, spesso importante, delle temperature e del tasso di umidità. Un esempio pratico: nei mesi autunnali e soprattutto in quelli invernali si ha la tendenza a idratarsi con meno frequenza pur consumando pasti più calorici e meno ricchi di fibre. Ciò determina una condizione che popolarmente viene definita “intestino pigro”.
Un’altra causa sono le modifiche allo stile di vita. Molte persone, anche se non tutte, rallentano molto l’attività fisica nei mesi freddi e questo non ha sicuramente un’influenza positiva sulla motilità intestinale. È per questo motivo che la stitichezza stagionale è decisamente più comune nei mesi più freddi piuttosto che in quelli primaverili o estivi, durante i quali si tende a bere di più, a consumare più fibre alimentari e a svolgere più attività fisica.
Durante i cambi di stagione vi sono poi vari cambiamenti ormonali, in parte determinati, anche se non esclusivamente, dalla variazione del tempo di esposizione alla luce; i principali ormoni coinvolti sono la serotonina, la melatonina e il cortisolo. Questi cambiamenti sono spesso la causa di disturbi del sonno, di irritabilità e di sbalzi di umore.
Un’altra causa dei disturbi stagionali sono le allergie primaverili e autunnali; in queste stagioni, com’è noto, aumentano notevolmente i livelli di allergeni nell’aria.
La stitichezza da cambio di stagione
La stitichezza è uno dei disturbi gastrointestinali più diffusi in assoluto e interessa tutte le fasce anagrafiche, anche se è una condizione decisamente più diffusa nelle persone over 70. Di solito si parla di stitichezza quando le evacuazioni sono inferiori a 3 in una settimana.
Tipicamente si tende a distinguere tra stitichezza transitoria e cronica; quella stagionale è sostanzialmente una forma transitoria, più facilmente risolvibile, mentre quella cronica è di più difficile risoluzione perché non sempre è chiara la causa che ne sta alla base.
Quali sono i rimedi per la stitichezza stagionale?
Anche se la stitichezza stagionale non può essere definita come un disturbo grave, è indubbio che si tratta di una condizione alquanto fastidiosa. Analizziamo quindi quali sono i rimedi più efficaci al riguardo.
Incremento dell’assunzione di fibre alimentari
Un adeguato consumo di fibre alimentari risulta utile per la prevenzione della stitichezza poiché esse rendono le feci più voluminose e morbide e ne facilitano il passaggio lungo l’intestino. L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare indica in circa 25 g di fibre alimentari al giorno la quantità corretta per una normale funzione intestinale in un soggetto adulto. È importante non esagerare con le quantità poiché un quantitativo eccessivo può causare paradossalmente un peggioramento del problema oppure causare diarrea.
Idratazione adeguata
È noto che un’adeguata idratazione è fondamentale per mantenere la consistenza delle feci e facilitare il transito intestinale. Bere acqua in quantità sufficienti – almeno 2 litri al giorno, anche in inverno, come da raccomandazioni EFSA – è essenziale per favorire il corretto funzionamento del tratto digestivo. Un’idratazione adeguata, abbinata a un corretto apporto di fibre, aumenta l’efficacia di entrambi i rimedi, contribuendo a una regolarità intestinale naturale.
Attività fisica regolare
L’attività fisica regolare stimola la motilità intestinale, favorendo il transito contribuendo a prevenire la stitichezza. Passeggiate quotidiane, jogging o running sono attività che possono migliorare la digestione e il benessere intestinale (per non parlare dei benefici a livello cardiovascolare). La sedentarietà, invece, tende a ridurre la motilità intestinale, incrementando il rischio di stitichezza.
Regolarità nell’orario dei pasti
Dando per scontata un’alimentazione equilibrata, è noto che l’apparato gastrointestinale “preferisce” una determinata routine. In altri termini, consumare i pasti sempre a orari regolari è sicuramente d’aiuto per stabilizzare i ritmi intestinali.
La regolarità, del resto, è un principio generale utile anche in altre situazioni, come per esempio il riposo notturno: è noto che coricarsi sempre alla stessa ora riduce il rischio di insonnia.
I lassativi osmotici
I lassativi osmotici sono una soluzione efficace per la stitichezza occasionale, poiché agiscono trattenendo l'acqua nell’intestino, rendendo le feci più morbide e facili da espellere.
Tra i lassativi osmotici più utilizzati troviamo il lattulosio, il polietilenglicole (PEG o Macrogol), i sali di fosfato e il glicerolo.
Si tratta di prodotti generalmente ben tollerati e, se assunti seguendo le indicazioni del medico di base o del farmacista, non determinano la cosiddetta “dipendenza da lassativi”.