La stevia è un dolcificante naturale e negli ultimi anni la sua popolarità è cresciuta esponenzialmente come alternativa allo zucchero, soprattutto per chi cerca opzioni a basso contenuto calorico; persistono, però, dubbi e preoccupazioni riguardo alla sua sicurezza.
In questo articolo analizzeremo a fondo la stevia, i suoi benefici, le potenziali controindicazioni e gli effetti collaterali.
Stevia: cos'è
La stevia è un dolcificante naturale estratto dalle foglie della pianta Stevia rebaudiana e il suo potere dolcificante deriva dai glicosidi steviolici, composti circa 200-300 volte più dolci dello zucchero, che, però, conferiscono un gusto dolce senza apportare calorie.
Dunque, per equiparare la dolcezza di un chilo di zucchero saranno necessari solo 0,004 grammi di stevia.
È disponibile in diverse forme:
- foglie essiccate: la forma più naturale, ma meno comune;
- estratti liquidi o in polvere: più concentrati e facili da usare;
- dolcificanti a base di stevia: prodotti trasformati che combinano la stevia con altri ingredienti.
Grazie a queste caratteristiche è ampiamente utilizzata come alternativa allo zucchero, soprattutto in ambito dietetico e per il controllo glicemico.
La stevia fa male?
Uno dei dubbi più diffusi riguarda la sicurezza della stevia e dei suoi glicosidi steviolici.
Le principali autorità sanitarie internazionali, tra cui l'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e la FDA (Food and Drug Administration), hanno approvato l'uso della stevia come dolcificante sicuro per il consumo umano entro i limiti di assunzione giornaliera accettabile (DGA), in inglese "Acceptable Daily Intake" o "ADI", fissata a 4 mg/kg di peso corporeo.
Stevia e cancro: c'è un legame?
Nonostante si tratti di un dubbio ricorrente, non esistono evidenze scientifiche a supporto di questa teoria.
Al contrario, visto che negli ultimi anni è aumentata l'incidenza del cancro, soprattutto quello legato a stili di vita con diete ricche di cibi processati e zuccheri (poiché l'eccessivo consumo di zucchero è associato a obesità, infiammazione e stress ossidativo, tutti fattori di rischio per diversi tipi di cancro), la stevia, un dolcificante non calorico, potrebbe rivelarsi utile perché i suoi componenti non aumentano la glicemia.
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Inoltre, nonostante siano necessari ulteriori studi sull'efficacia e la sicurezza in modelli viventi prima di poter considerare la stevia un agente preventivo e terapeutico affidabile contro il cancro, diversi studi suggeriscono che i composti bioattivi della stevia abbiano un’attività antitumorale in laboratorio e su modelli animali, inibendo la crescita delle cellule cancerose con effetti potenzialmente paragonabili a farmaci convenzionali e con minore tossicità per le cellule sane. (Gli studi riguardanti l’attività anti-tumorale rimangono al momento non conclusivi)
Dunque, in base agli studi attuali la stevia non è dannosa se consumata nelle dosi consigliate: infatti, come per ogni alimento o dolcificante, è bene moderarne l'uso e prestare attenzione a eventuali reazioni avverse.
In ogni caso, se si hanno dubbi o condizioni di salute specifiche, è bene consultare sempre un medico e/o un nutrizionista prima di inserire la stevia nella propria alimentazione.
Stevia e cancro: c'è un legame?
Nonostante si tratti di un dubbio ricorrente, non esistono evidenze scientifiche a supporto di questa teoria.
Al contrario, visto che negli ultimi anni è aumentata l'incidenza del cancro, soprattutto quello legato a stili di vita con diete ricche di cibi processati e zuccheri (poiché l'eccessivo consumo di zucchero è associato a obesità, infiammazione e stress ossidativo, tutti fattori di rischio per diversi tipi di cancro), la stevia, un dolcificante non calorico, potrebbe rivelarsi utile perché i suoi componenti non aumentano la glicemia.
Inoltre, nonostante siano necessari ulteriori studi sull'efficacia e la sicurezza in modelli viventi prima di poter considerare la stevia un agente preventivo e terapeutico affidabile contro il cancro, diversi studi suggeriscono che i composti bioattivi della stevia abbiano un’attività antitumorale in laboratorio e su modelli animali, inibendo la crescita delle cellule cancerose con effetti potenzialmente paragonabili a farmaci convenzionali e con minore tossicità per le cellule sane. (Gli studi riguardanti l’attività anti-tumorale rimangono al momento non conclusivi)
Dunque, in base agli studi attuali la stevia non è dannosa se consumata nelle dosi consigliate: infatti, come per ogni alimento o dolcificante, è bene moderarne l'uso e prestare attenzione a eventuali reazioni avverse.
In ogni caso, se si hanno dubbi o condizioni di salute specifiche, è bene consultare sempre un medico e/o un nutrizionista prima di inserire la stevia nella propria alimentazione.
Benefici della stevia
Vediamo di seguito i benefici nell’utilizzo di questa alternativa allo zucchero:
- basso contenuto calorico: ideale per chi segue una dieta ipocalorica o per chi soffre di diabete;
- non influisce sulla glicemia: a differenza dello zucchero, la stevia non provoca picchi di zucchero nel sangue;
- potenziali benefici per la pressione sanguigna: alcuni studi suggeriscono che la stevia potrebbe aiutare a ridurre la pressione arteriosa; (Sebbene sia in grado di abbassare lievemente la pressione arteriosa, gli studi clinici sono limitati e non conclusivi. Importante sottolineare la cautela nell’assunzione in concomitanza con farmaci antipertensivi)
- nessun rischio di carie: la stevia non contribuisce alla formazione della placca dentale.
Inoltre, parlando di benefici “indiretti”, la stevia ha generalmente un impatto ambientale minore rispetto allo zucchero per diversi motivi:
- minore uso di terra: essendo molto più dolce, ne serve molta meno per arrivare alla stessa dolcezza dello zucchero;
- minore consumo di acqua: la sua coltivazione richiede meno acqua, soprattutto rispetto alla canna da zucchero;
- minori emissioni di gas serra: la sua produzione tende a generare meno emissioni;
- minore domanda di energia: il processo produttivo sembra richiedere meno energia.
In conclusione, anche se è importante considerare l'impatto del processo di estrazione e purificazione, del trasporto (essendo coltivata principalmente in alcune regioni) e delle pratiche agricole utilizzate, le evidenze suggeriscono che la stevia ha il potenziale per essere un'alternativa più sostenibile allo zucchero in termini di impatto ambientale.
Stevia: un alleato per il controllo glicemico
La stevia si è dimostrata un valido supporto per le persone con diabete grazie alle sue proprietà:
- impatto glicemico nullo: i glicosidi steviolici non influenzano i livelli di zucchero nel sangue, rendendo la stevia un dolcificante adatto per chi deve gestire la glicemia;
- miglioramento della sensibilità insulinica: uno studio ha evidenziato che la stevia può migliorare la sensibilità all'insulina, favorendo un migliore controllo del metabolismo glucidico; (Anche qui gli studi di riferimento sono al momento molto limitati e non conlusivi)
- riduzione del rischio di complicanze: l'uso della stevia al posto dello zucchero potrebbe contribuire a ridurre il rischio di complicanze legate al diabete, come la neuropatia o la retinopatia.
Tuttavia, è importante scegliere prodotti a base di stevia senza aggiunta di altri zuccheri o dolcificanti calorici per ottenere i massimi benefici.
Stevia: possibili effetti collaterali
Sebbene generalmente ben tollerata, la stevia può causare alcuni effetti collaterali in determinate condizioni:
- disturbi gastrointestinali: in alcune persone può provocare gonfiore, crampi o diarrea, e, in generale, un effetto lassativo, specialmente se consumata in eccesso;
- impatto sulla pressione sanguigna: poiché la stevia può avere un lieve effetto ipotensivo, chi assume farmaci per l'ipertensione dovrebbe consultare il medico prima di usarla regolarmente;
- reazioni allergiche: rare, ma possibili, in soggetti particolarmente sensibili;
- interazione con farmaci: la stevia potrebbe interagire con farmaci per il diabete o la pressione alta.
Occorre, inoltre, specificare che rispetto ad altri dolcificanti dal sapore più simile allo zucchero, è caratterizzato da un retrogusto leggermente amaro o di liquirizia, che potrebbe non essere gradito a tutti.
Controindicazioni della stevia
Nonostante la sua sicurezza, l'uso della stevia è sconsigliato in alcuni casi:
- donne in gravidanza e allattamento: mancano studi sufficienti sulla sua sicurezza in questi periodi;
- persone con ipotensione: la stevia potrebbe potenziare l'effetto di farmaci antipertensivi;
- chi soffre di disturbi gastrointestinali: in alcuni individui potrebbe accentuare disturbi digestivi.
La stevia contiene eritritolo?
La stevia pura, un estratto naturale, non contiene naturalmente eritritolo; è un dolcificante naturale di per sé.
Tuttavia, è molto comune trovare in commercio prodotti a base di stevia che abbiano tra gli ingredienti anche l'eritritolo.
Questo accade per diverse ragioni:
- aumento del volume: l'estratto di stevia è molto più dolce dello zucchero, quindi ne serve una quantità minima per dolcificare. L'eritritolo, quindi, viene aggiunto per dare volume al prodotto, rendendolo più facile da dosare e utilizzare in modo simile allo zucchero;
- miglioramento del sapore: alcuni produttori ritengono che l'eritritolo possa migliorare il profilo gustativo della stevia, riducendone il potenziale retrogusto amaro che alcune persone percepiscono;
- aspetti tecnici: l'eritritolo può aiutare nella lavorazione e nella conservazione del prodotto.
Quindi, per sintetizzare:
- la stevia in foglia o l'estratto puro di stevia non contengono eritritolo;
- molti dolcificanti a base di stevia in polvere o granulari disponibili in commercio contengono eritritolo come ingrediente aggiuntivo.
È sempre consigliabile leggere attentamente l'etichetta degli ingredienti per verificare se un prodotto a base di stevia contiene anche eritritolo.