L'eritritolo fa male? Facciamo chiarezza su questo dolcificante

Arianna Bordi | Autrice e divulgatruce specializzata in psicologia, attualità e salute mentale per P. by pazienti.it

Ultimo aggiornamento – 16 Ottobre, 2024

Tavolinetto in cucina con zucchero e altri contenitori

L'eritritolo è un dolcificante naturale che negli ultimi anni ha guadagnato sempre più popolarità come alternativa allo zucchero tradizionale.

Nonostante ciò, a volte subentrano perplessità e dubbi sui suoi benefici per la salute. 

Vediamo di seguito un approfondimento in merito. 

Cos'è l'eritritolo

L'eritritolo è un dolcificante naturale ricavato dalla fermentazione del mais e prodotto industrialmente attraverso un processo di fermentazione di zuccheri di origine vegetale. 

Chimicamente parlando, è un polialcol, una sostanza presente in natura in piccole quantità in alcuni frutti, come l'uva e il melone. 

Ha un potere dolcificante superiore allo zucchero ma un apporto calorico quasi nullo, ed è per questo che viene considerato un'ottima alternativa per chi desidera ridurre l'assunzione di zuccheri senza rinunciare al gusto. 

Ma perché l'eritritolo è così popolare? Ecco alcuni dei motivi:

  • gusto simile allo zucchero: ha un sapore molto simile a quello del saccarosio, ma con un indice glicemico praticamente nullo;
  • basso apporto calorico: a differenza dello zucchero, l'eritritolo fornisce pochissime calorie, rendendolo un alleato prezioso per chi è a dieta o vuole controllare il peso;

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  • salute dentale: non provoca la formazione di carie
  • ampio utilizzo: può essere utilizzato in una vasta gamma di alimenti e bevande, dai dolci ai prodotti da forno, fino alle bevande gassate.

Controindicazioni dell’eritritolo

Come ogni altro alimento, anche l'eritritolo presenta alcune possibili controindicazioni:

  • effetti gastrointestinali: può causare disturbi gastrointestinali in alcune persone, soprattutto se consumato in grandi quantità (diarrea, gonfiore addominale, dolori addominali);
  • mal di testa: alcuni consumatori segnalano mal di testa dopo aver assunto eritritolo, sebbene la causa precisa non sia ancora del tutto chiara.

In rari casi, l'eritritolo può causare altri effetti collaterali come nausea e vomito.

È importante sottolineare che:

  • la tolleranza individuale varia: la sensibilità all'eritritolo può variare da persona a persona. Alcune persone possono tollerarlo molto bene, mentre altre possono essere più sensibili;
  • la quantità fa la differenza: consumare eritritolo in quantità moderate è generalmente sicuro per la maggior parte delle persone. Tuttavia, un consumo eccessivo può aumentare il rischio di effetti collaterali; 
  • studi a lungo termine: sebbene gli studi finora condotti sull'eritritolo siano stati rassicuranti, sono ancora necessarie ulteriori ricerche a lungo termine per valutare completamente la sua sicurezza.

Se dopo aver consumato eritritolo si notano effetti collaterali persistenti o particolarmente fastidiosi, è consigliabile consultare il proprio medico di riferimento o il nutrizionista se si segue un piano alimentare.

L’eritritolo è cancerogeno?

Al momento, non ci sono prove scientifiche concrete che colleghino l'eritritolo allo sviluppo del cancro.

Ma perché questa domanda sorge così spesso? Scopriamolo. 

Confusione con altri dolcificanti

In passato alcuni dolcificanti artificiali sono stati oggetto di studi che ne suggerivano una possibile correlazione con il cancro.

Questa associazione, però, non è mai stata confermata in modo definitivo per l'eritritolo.

Ricerca scientifica

Un recente studio pubblicato su Nature Medicine ha associato alti livelli di eritritolo nel sangue a un aumentato rischio di trombosi, e conseguentemente a eventi cardiovascolari come infarti e ictus.

Questo ha sollevato preoccupazioni, ma è importante sottolineare che correlazione non significa necessariamente rapporto causa-effetto e che sono, quindi, necessari ulteriori studi per comprendere meglio questo legame.


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Inoltre, questa ricerca ha incluso un sottogruppo di partecipanti con sovrappeso e comorbidità, come ad esempio patologie cardiovascolari o diabete mellito, caratterizzati da un profilo di rischio cardiovascolare già compromesso.

La soluzione per godere di questo alimento con serenità è quella di non eccedere con la quantità: bisogna evitare gli abusi e non pensare di poterne consumare quanto se ne desidera solo perché contiene poche calorie. 

Eritritolo e diabete: quali benefici?

Come abbiamo visto, uno dei motivi principali per cui l'eritritolo è apprezzato è proprio il suo impatto minimo sui livelli di zucchero nel sangue.

Vediamo, dunque, perché l'eritritolo è considerato un'alternativa interessante per i diabetici:

  • basso indice glicemico: a differenza dello zucchero, l'eritritolo ha un indice glicemico praticamente nullo. Ciò significa che il suo consumo non provoca un innalzamento significativo dei livelli di glucosio nel sangue, evitando così picchi glicemici dannosi per i diabetici;
  • basso indice insulinico: anche l'indice insulinico dell'eritritolo è molto basso. Questo significa che il corpo non viene stimolato a produrre grandi quantità di insulina per abbassare i livelli di zucchero nel sangue; 
  • calorie ridotte: l'eritritolo apporta pochissime calorie, rendendolo un'ottima opzione per chi vuole controllare il peso corporeo.

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Di conseguenza, ecco i vantaggi per le persone diabetiche: 

  • maggiore controllo della glicemia: grazie al suo basso indice glicemico, l'eritritolo può aiutare a mantenere più stabili i livelli di zucchero nel sangue, riducendo il rischio di complicazioni legate al diabete; 
  • minor necessità di insulina: per i diabetici che utilizzano l'insulina l'eritritolo può ridurre la necessità di dosaggi più elevati.

In conclusione, l'eritritolo può essere un'ottima alternativa allo zucchero per i diabetici, ma è importante utilizzarlo con consapevolezza e sotto la supervisione di un professionista sanitario. 

Inoltre è importante non abusare nel suo utilizzo, come degli altri dolcificanti alternativi, anche per modulare e ridurre l’assuefazione e dipendenza dal sapore dolce, che spesso induce a ricercare con più frequenza alimenti ricchi di zuccheri semplici.

Come sempre, una dieta varia ed equilibrata, associata a uno stile di vita sano, rimane fondamentale per il controllo non solo del diabete, ma per la maggior parte delle patologie. 

Arianna Bordi | Autrice e divulgatruce specializzata in psicologia, attualità e salute mentale per P. by pazienti.it
Scritto da Arianna Bordi | Autrice e divulgatruce specializzata in psicologia, attualità e salute mentale per P. by pazienti.it

Arianna Bordi è una professionista dell'informazione con un forte impegno nella divulgazione di tematiche legate alla salute psico-fisica, al benessere cognitivo e sociale, agli strumenti di prevenzione. Racconta le nuove evidenze che emergono dalla ricerca scientifica, con un focus in particolare su salute femminile, igiene del sonno, salute del cervello, psicologia, relazioni, dispositivi medici innovativi e nutrizione. In un contesto editoriale saturo e dispersivo, il suo lavoro si distingue per l’autorevolezza e l’attenzione alle fonti di riferimento: offre risposte aggiornate e rilevanti, strumenti indispensabili per orientarsi con cognizione di causa nel complesso universo di salute e benessere. La sua abilità di spaziare su tematiche afferenti all’ambito scientifico con autorevolezza, tra salute mentale, medicina di genere e neurologia, le conferisce una credibilità trasversale, conquistando un pubblico eterogeneo: da chi intraprende percorsi personali a professionisti del settore sanitario e preventivo. Arianna Bordi, dunque, utilizza la divulgazione per ancorare la salute nella vita di tutti i giorni, rendendola una decisione informata e a portata di mano.

a cura di Dr. Maurizio Romano
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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