Un nuovo studio preliminare mostra che otto settimane di allenamento con i pesi possono modificare in modo positivo la flora batterica dell’intestino, aumentando i ceppi associati a salute e longevità.
La ricerca, pubblicata come preprint su bioRxiv, apre nuove prospettive su come il resistance training influenzi non solo la forza ma anche il benessere dell’organismo.
Un legame inaspettato tra allenamento di forza e microbioma intestinale
Quando si pensa all’allenamento con i pesi, l’immagine immediata è quella di bicipiti più tonici e muscoli più definiti. Ma la scienza comincia a mostrare che i benefici vanno ben oltre l’aspetto estetico e la performance fisica.
Secondo un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori internazionali e disponibile su bioRxiv, otto settimane di resistance training non solo migliorano la potenza muscolare, ma influenzano anche la composizione del microbioma intestinale.
Il microbioma è l’insieme di miliardi di batteri che popolano l’intestino e che svolgono funzioni fondamentali per la digestione, il sistema immunitario e persino l’umore.
Un equilibrio sano della flora batterica è associato a minore infiammazione, migliore risposta immunitaria e un invecchiamento più equilibrato.
Lo studio: otto settimane di allenamento mirato
I partecipanti hanno seguito un programma di allenamento con i pesi per circa due mesi. Alla fine, chi aveva ottenuto i maggiori miglioramenti nella forza mostrava anche un cambiamento significativo nella composizione del microbioma.
In particolare, i ricercatori hanno osservato un incremento di batteri come Faecalibacterium, Akkermansia e Roseburia hominis. Questi ceppi sono noti per produrre acidi grassi a catena corta (come il butirrato), molecole che svolgono un ruolo protettivo sulla barriera intestinale e che riducono i processi infiammatori.
Perché la flora intestinale è così importante
Negli ultimi anni il microbioma intestinale è diventato uno dei temi più studiati in medicina e nutrizione.
La sua composizione può influenzare:
- la risposta immunitaria alle infezioni;
- il rischio di sviluppare patologie croniche;
- il metabolismo energetico e il peso corporeo;
- la salute mentale, attraverso l’asse intestino-cervello.
L’idea che un’attività fisica specifica, come l’allenamento di resistenza, possa contribuire a riequilibrare questo ecosistema apre scenari nuovi per la prevenzione e il benessere generale.
sollevamento peso: benefici oltre i muscoli secondo lo studio preliminare
Finora l’esercizio aerobico, come corsa e ciclismo, era considerato il principale alleato dell’intestino.
Lo studio ora mostra che anche il sollevamento pesi potrebbe avere un ruolo chiave.
Questo si aggiunge a benefici già noti del resistance training:
- aumento della massa muscolare e della densità ossea;
- miglioramento del metabolismo basale;
- riduzione del rischio di diabete e sindrome metabolica;
- supporto alla salute cardiovascolare.
Integrare sessioni di pesi in una routine settimanale, dunque, potrebbe avere un doppio impatto positivo: sul corpo visibile e sull’ecosistema invisibile dell’intestino.
È importante mantenere comunque una certa cautela sicchè si tratta di un preprint.
Si rivela dunque opportuno sottolineare che lo studio è stato pubblicato su bioRxiv, una piattaforma che ospita lavori non ancora sottoposti a revisione paritaria (peer review).
Questo significa che i risultati devono essere confermati da ulteriori indagini cliniche prima di poter diventare raccomandazioni consolidate.
Tuttavia, la direzione della ricerca è promettente: il legame tra microbioma e allenamento con i pesi merita approfondimenti e potrebbe trasformarsi in un nuovo approccio integrato alla salute.
Fonti:
New Scientist - Resistance training may strengthen your gut microbiome
BioRxiv - Resistance Training Reshapes the Gut Microbiome for Better Health