Quali esami fare per le ghiandole surrenali?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 25 Agosto, 2025

Una donna tiene  in mano un modellino anatomico delle ghiandole surrenali.

Le ghiandole surrenali sono coinvolte in diverse funzioni del corpo, tra cui ormoni, energia, adattamento allo stress.
Per valutarle, servono esami precisi. Ma quali? E in quali casi si prescrivono?

Esami per le ghiandole surrenali

Ecco un rapido elenco degli esami per il controllo delle ghiandole surrenali:

  • Cortisolo;
  • ACTH (ormone adrenocorticotropo);
  • Aldosterone;
  • Renina;
  • DHEA e DHEA-S;
  • 17 OH-Progesterone;
  • Elettroliti (sodio e potassio);
  • Catecolamine urinarie (adrenalina, noradrenalina, dopamina);
  • Acido vanilmandelico (VMA);
  • Acido omovanillico (HVA);
  • Test di stimolazione con ACTH;
  • Ecografia surrenalica;
  • Tomografia computerizzata (TC) addominale;
  • Risonanza magnetica (RM) addominale;
  • Biopsia surrenalica.

Esami clinici per valutare la funzione surrenale (nel dettaglio)

Di seguito, i test di laboratorio che si prescrivono per valutare la salute surrenale.

Test del Cortisolo

Il test del cortisolo misura i livelli di cortisolo nel sangue, nella saliva o nelle urine. Il cortisolo nel sangue si testa perlopiù al mattino (quando i livelli sono più alti) e nel pomeriggio. 


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I campioni di saliva raccolti in diversi momenti della giornata valutano la variazione diurna, utile per la sindrome di Cushing. Un test delle urine delle 24 ore misura la produzione totale di cortisolo. Livelli elevati possono essere il segnale di Cushing, livelli bassi indicano insufficienza surrenale.

Test del DHEA-S (deidroepiandrosterone solfato)

Questo test misura il deidroepiandrosterone solfato, un precursore degli ormoni sessuali. Alti livelli possono indicare tumori surrenali, Sindrome dell'Ovaio Policistico – (PCOS) o iperplasia surrenale congenita. Livelli bassi sono legati all'insufficienza surrenale o ai cambiamenti che avvengono nel corpo e nella mente con l'invecchiamento fisiologico.

Test di Stimolazione con ACTH  

Questo test misura la quantità di ACTH nel sangue, ovvero valuta la risposta surrenale all'ormone adrenocorticotropo (ACTH) prodotto dall'ipofisi deputato alla stimolazione delle ghiandole surrenali a produrre cortisolo. Serve a distinguere tra insufficienza surrenale primaria (problema delle surrenali) e secondaria (problema dell’ipofisi). 

Come funziona il Test dell’ACTH?

Viene somministrato ACTH sintetico e i livelli di cortisolo vengono misurati prima e dopo. Livelli elevati di ACTH con cortisolo basso suggeriscono insufficienza surrenale primaria (Addison). Livelli bassi di ACTH con cortisolo basso indicano insufficienza secondaria (disfunzione ipofisaria).

Test del 17 OH-Progesterone

Il test misura i livelli di 17 idrossi-progesterone, un precursore degli ormoni surrenali. Viene usato per diagnosticare l'iperplasia surrenale congenita, una patologia genetica che altera la produzione di ormoni surrenali e che si manifesta con valori elevati degli stessi.

Elettroliti (sodio e potassio)

Questo esame valuta i livelli di elettroliti – sodio e potassio – nel sangue. Gli squilibri possono nascondere problemi nella produzione di aldosterone, ormone che regola questi minerali. Livelli di sodio bassi e potassio alti possono essere segno di insufficienza surrenale. Al contrario, sodio alto e potassio basso sono indice di iperaldosteronismo.

Catecolamine urinarie (adrenalina, noradrenalina, dopamina) 

Questi test misurano le catecolamine nelle urine raccolte nelle 24 ore. Servono a diagnosticare tumori surrenalici come il feocromocitoma, che provoca un’eccessiva produzione di questi ormoni. I risultati aiutano anche a distinguere tra diverse cause di ipertensione.

Acido vanilmandelico (VMA) e acido omovanillico (HVA)

Questi esami misurano i metaboliti delle catecolamine nelle urine. Il VMA è un prodotto della degradazione di adrenalina e noradrenalina; l’HVA deriva dalla dopamina. Sono test per diagnosticare tumori neuroendocrini come feocromocitoma e neuroblastoma.

Livelli di Aldosterone e Renina 

Valutano il sistema renina-angiotensina-aldosterone che regola la pressione sanguigna e gli elettroliti. Alti livelli di aldosterone con bassa renina possono tradire la presenza di iperaldosteronismo primario; bassi livelli di aldosterone con alta renina sono il segnale di iperaldosteronismo secondario.

Test degli Androgeni Surrenali

Comprendono il DHEA, l'androstenedione, il testosterone totale e libero. Aiutano a indagare gli squilibri ormonali in condizioni come pubertà precoce, infertilità o virilizzazione nelle donne.

Ecografia surrenalica

È un esame di imaging che utilizza ultrasuoni per visualizzare le ghiandole surrenali. Può identificare masse, tumori o anomalie strutturali, ma ha una risoluzione limitata rispetto a TC e RM.

Tomografia computerizzata (TC) addominale

Con la TC addominale, invece, riusciamo a ottenere immagini dettagliate delle ghiandole surrenali e a individuare tumori, iperplasie o altre alterazioni strutturali. Spesso è proprio il primo esame di imaging in caso di sospetto tumore surrenalico.

Risonanza magnetica (RM) addominale

Dalla RM si ottengono immagini ancora più dettagliate delle surrenali, rispetto alla TC, senza esposizione a radiazioni. L'esame è utile per caratterizzare meglio le masse e valutare l'estensione di eventuali tumori.

Biopsia surrenalica

La biopsia viene eseguita solo in alcuni casi, quando si deve distinguere tra tumore benigno e maligno oppure per confermare una diagnosi incerta. Si preleva un piccolo campione di tessuto surrenalico tramite ago sotto guida radiologica.

Come vengono raccolti i campioni per i test del cortisolo?

I campioni per i test del cortisolo possono essere raccolti in diversi modi, a seconda del tipo di test richiesto.

Test del cortisolo nel sangue

Il test si esegue al mattino, quando i livelli di cortisolo sono al culmine. Può essere ripetuto nel pomeriggio per monitorare le possibili oscillazioni che possono avvenire durante la giornata. Si preleva una piccola quantità di sangue venoso e lo si analizza.

Test del cortisolo salivare

Si tratta di un test che si può fare a casa. Richiede la raccolta di campioni di saliva in orari specifici, come al risveglio o di notte. Affinché l'esame sia valido non si deve mangiare, bere, lavare i denti, usare il filo interdentale, fumare 30 minuti prima del test, per evitare la contaminazione del campione. 

Test del cortisolo urinario

Il test del cortisolo urinario richiede la raccolta di tutta l'urina prodotta nell'arco di 24 ore in un contenitore apposito fornito dal laboratorio. Il contenitore va conservato in frigorifero o in una borsa frigo. 

Uno stetoscopio e un modellino anatomico delle ghiandole surrenali.

La preparazione per il test può richiedere il riposo per evitare che lo stress alteri i risultati.

Cosa indicano i risultati anomali dei test del cortisolo?

I risultati alterati dei test del cortisolo possono essere spia di diverse condizioni. Ma attenzione perché fattori come stress, attività fisica, malattie gravi, temperature estreme e farmaci possono influenzare il test.

Livelli elevati di cortisolo

Livelli elevati di cortisolo possono essere causati da diverse condizioni:

  • dosi elevate di farmaci corticosteroidi;
  • un tumore dell'ipofisi che produce eccesso di ACTH;
  • un tumore della ghiandola surrenale che produce troppo cortisolo;
  • un tumore in altre parti del corpo (es. tumore polmonare a piccole cellule) che produce ormoni che stimolano il cortisolo.

Livelli bassi di cortisolo

Livelli bassi di cortisolo possono derivare da un tumore dell'ipofisi che rallenta la produzione di ACTH, ghiandole surrenali ipoattive o danneggiate, o una ghiandola pituitaria ipoattiva.
 
 Se i risultati sono anomali, il medico valuterà i sintomi e l'anamnesi medica del paziente. Potrebbero essere necessari altri test, tra cui:

  • test di stimolazione con ACTH per valutare la risposta delle ghiandole surrenali;
  • test di soppressione con desametasone: misura il cortisolo dopo l'assunzione di desametasone, una versione sintetica del cortisolo;
  • test di tolleranza all'insulina (ITT): utilizzato per l'insufficienza surrenale secondaria, induce ipoglicemia per vedere la risposta dell'ipofisi e delle surrenali;
  • test di stimolazione con CRH: aiuta a distinguere tra insufficienza surrenale secondaria e terziaria;
  • test anticorpali nel sangue per identificare la malattia di Addison autoimmune;
  • test di imaging: risonanza magnetica o tomografia computerizzata (TC) per visualizzare le ghiandole e cercare tumori o altre anomalie strutturali. La TC dell'addome può rilevare cambiamenti nelle ghiandole surrenali; la risonanza magnetica può esaminare l'ipofisi e l'ipotalamo.

Come vengono trattati e gestiti i disturbi surrenali in base ai risultati dei test?

Il trattamento e la gestione dei disturbi surrenali dipendono dai risultati dei test e dalla condizione specifica.

Terapia ormonale sostitutiva (TOS)

Per l'insufficienza surrenale, si somministrano corticosteroidi (es. idrocortisone, prednisone, desametasone) per ripristinare i livelli di cortisolo. Nella malattia di Addison primaria, si integra anche il fludrocortisone per sostituire l'aldosterone. I dosaggi sono personalizzati e possono essere aumentati durante periodi di stress o malattia.

Interventi chirurgici

Gli interventi chirurgici sono necessari per i tumori surrenali come adenomi o feocromocitomi, e in casi di iperaldosteronismo primario. L'adrenalectomia (rimozione della ghiandola) viene eseguita in presenza di tumore. Per i tumori bilaterali o l'iperplasia, si possono raccomandare chirurgia parziale o farmaci. La chirurgia è anche utilizzata per i tumori surrenali maligni o quelli che causano un'eccessiva produzione di ormoni.

Modificare lo stile di vita 

Lo stile di vita impatta sul cortisolo e migliora la funzione surrenale attraverso tecniche di gestione dello stress (mindfulness, yoga, esercizi di respirazione), una dieta equilibrata con il corretto apporto di sodio (per l'insufficienza surrenale), attività fisica moderata (evitando l'esercizio intenso in caso di malattia surrenale grave), sonno regolare e idratazione.

Farmaci

I mineralcorticoidi come il fludrocortisone gestiscono la carenza di aldosterone. In caso di iperaldosteronismo non operabile, farmaci come lo spironolattone o l'eplerenone bloccano gli effetti dell'aldosterone in eccesso. Per la sindrome di Cushing possono essere usati farmaci che abbassano il cortisolo (es. ketoconazolo, metirapone). Per il feocromocitoma, alfa-bloccanti e beta-bloccanti controllano l'ipertensione prima dell'intervento chirurgico.

FAQ – Domande frequenti

Cosa sono le ghiandole surrenali e quali ormoni producono?

Le ghiandole surrenali sono piccole ghiandole endocrine che si trovano sopra i reni. La loro funzione è quella di regolare molte funzioni dell'organismo attraverso la produzione di alcuni ormoni fondamentali. Producono il cortisolo, ormone che regola la risposta allo stress, il metabolismo e la funzione immunitaria; l'aldosterone, che controlla la pressione sanguigna e i livelli di elettroliti (sodio e potassio); e gli androgeni surrenali, precursori degli ormoni sessuali, e sono coinvolti nella libido e nello sviluppo sessuale. La parte midollare delle ghiandole surrenali produce catecolamine come l'adrenalina (epinefrina) e la noradrenalina (norepinefrina), coinvolte nella risposta "lotta o fuga".

Quali disturbi possono colpire le ghiandole surrenali?

Insufficienza surrenale: caratterizzata da bassi livelli di cortisolo e talvolta aldosterone. La forma primaria è la malattia di Addison, dove le ghiandole surrenali stesse sono danneggiate (da una malattia autoimmune); l'insufficienza secondaria è dovuta a un problema nell'ipofisi (che produce l'ACTH, un ormone che stimola le surrenali). I sintomi si manifestano attraverso affaticamento cronico, perdita di peso, bassa pressione sanguigna e squilibri elettrolitici.
 
Sindrome di Cushing: causata da un eccesso di cortisolo può derivare da un tumore dell'ipofisi che produce troppo ACTH, da un tumore surrenale che produce direttamente cortisolo, o dall'assunzione di dosi elevate di corticosteroidi. I sintomi sono l'aumento di peso (addominale, facciale e nucale), ipertensione, debolezza muscolare e problemi immunitari.
 
Iperaldosteronismo primario (Sindrome di Conn): caratterizzato da eccessiva produzione di aldosterone, a causa di un adenoma surrenale o iperplasia. Porta a ipertensione resistente al trattamento e bassi livelli di potassio.

Feocromocitoma: un raro tumore della midollare surrenale che produce eccessive catecolamine, causando episodi di ipertensione grave, mal di testa, sudorazione e palpitazioni.
 
Tumori surrenali e cancro surrenale: le masse surrenali, se producono ormoni o superano i 3-4 cm di diametro, richiedono un'attenta valutazione e la rimozione chirurgica. Possono produrre cortisolo, aldosterone, androgeni o catecolamine.

Quando è indicata la necessità di eseguire test per la salute surrenale?

I test per la salute surrenale vengono prescritti quando ci sono sintomi che lasciano sospettare un'anomalia nella funzione delle ghiandole surrenali:

  • affaticamento cronico quando persistente e inspiegabile;
  • cambiamenti di peso inspiegabili: aumento di peso (es. sindrome di Cushing) o perdita di peso (es. malattia di Addison);
  • ipertensione (pressione alta): specialmente se resistente ai trattamenti standard;
  • squilibri elettrolitici: livelli di sodio o potassio anomali;
  • cambiamenti dell'umore e cognitivi: depressione, ansia, irritabilità o "nebbia cerebrale";
  • ipotensione (pressione bassa): persistente, accompagnata da vertigini o svenimenti;
  • iperpigmentazione o cambiamenti cutanei: scurimento della pelle, soprattutto su gengive, palmi e nocche (tipico della malattia di Addison primaria);
  • crescita o perdita anomala di peli/capelli: eccessiva crescita di peli (irsutismo) nelle donne o pubertà precoce nei bambini, o al contrario diradamento;
  • problemi di fertilità o cicli mestruali irregolari: correlati a squilibri degli androgeni surrenali;
  • sintomi di feocromocitoma: crisi ipertensive episodiche, mal di testa, sudorazione e tachicardia.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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