Nevralgia post-erpetica: cos'è, sintomi e cure

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 08 Maggio, 2024

ragazza con dolore alla schiena mentre lavora al pc

La nevralgia post herpetica (anche nevralgia post-erpetica) è la complicazione più comune di herpes zoster (fuoco di Sant'Antonio), correlata alla riattivazione del virus della varicella-zoster, responsabile sia della varicella che dell'herpes zoster.

Cos'è la Nevralgia post erpetica 

La nevralgia post erpetica può verificarsi dopo un episodio di herpes zoster, comunemente noto come fuoco di Sant'Antonio. L'herpes zoster è causato dalla riattivazione del virus varicella-zoster, lo stesso virus responsabile della varicella.

Dopo la guarigione dell'eruzione cutanea dell'herpes zoster, alcune persone continuano a provare dolore nella stessa area in cui si è manifestato il fuoco di Sant'Antonio. Questo dolore persistente è chiamato nevralgia post-erpetica.

Il dolore associato alla nevralgia post-erpetica è di tipo neuropatico, ovvero causato da un danno o da una disfunzione dei nervi. Le persone affette descrivono questo dolore come bruciante, acuto e lancinante. Può essere talmente intenso e debilitante da interferire con le attività quotidiane e la qualità di vita.

Una caratteristica distintiva della nevralgia post-erpetica è che il dolore tende a ripresentarsi ripetutamente nella stessa area del corpo che è stata colpita dall'herpes zoster. Questa area corrisponde al dermatomero, cioè la zona di pelle innervata dal nervo sensoriale in cui il virus è stato riattivato.

La durata della nevralgia post erpetica varia da persona a persona. In alcuni casi, il dolore può persistere per mesi o addirittura anni dopo la risoluzione dell'eruzione cutanea. Questa natura cronica del dolore può avere un impatto significativo sul benessere fisico e mentale dei pazienti.

Cause nevralgia post erpetica

Il virus della varicella causa l'herpes zoster. L'infezione può presentarsi durante l'infanzia o in adolescenza, causata dal virus varicella-zoster (VZV). Dopo l'infezione di varicella, il virus non viene completamente eliminato ma rimane nel corpo latente (inattivo) nei gangli delle radici dorsali dei nervi sensoriali per il resto della vita.

Anni o decenni dopo, spesso in età avanzata o quando il sistema immunitario è più debole, il virus può riattivarsi ma, invece di causare una varicella diffusa, provoca l'herpes zoster, comunemente noto come fuoco di Sant'Antonio.

Herpes zoster cronico e Nevralgia post-erpetica

Il fuoco di Sant'Antonio si manifesta come un'eruzione cutanea dolorosa con vescicole piene di liquido, di solito limitata a una specifica area del corpo innervata dal nervo sensoriale in cui il virus si è riattivato.

In alcuni casi, dopo la guarigione dell'eruzione cutanea dell'herpes zoster, il dolore persiste nell'area interessata per mesi o anni. Questo dolore cronico prende il nome di nevralgia post-erpetica e si manifesta come una complicanza diretta del fuoco di Sant'Antonio.

La nevralgia post-erpetica si verifica se le fibre nervose vengono danneggiate durante un'epidemia di herpes zoster. Le fibre danneggiate non riescono più a inviare i messaggi dalla pelle al cervello. Al contrario, i messaggi si confondono e si intensificano. Questo provoca un dolore che può durare mesi o addirittura anni.

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio della nevralgia post-erpetica, se ne devono menzionare alcuni:

  • l’età; questa patologia colpisce soprattutto persone di età superiore ai 60 anni;
  • sistema immunitario indebolito (per esempio, a causa di trattamenti farmacologici);
  • severità dell'herpes zoster iniziale;
  • altre malattie (se si è affetti da una malattia di lunga durata, come il diabete);
  • il ritardo nel trattamento dell'herpes zoster (se non si è iniziato a prendere il farmaco antivirale entro 72 ore dalla comparsa dell'eruzione cutanea);
  • se si è scoperti dal vaccino contro l'herpes zoster.

I sintomi della nevralgia post-erpetica

Di solito, i sintomi della nevralgia post erpetica sono limitati alla zona della pelle in cui si è manifestato lo zoster. In genere si tratta di una fascia attorno al tronco del corpo, sulla parte laterale.

I sintomi delle nevralgie post-erpetiche possono manifestarsi con un dolore che dura anche oltre i 3 mesi dopo la guarigione dell'eruzione dell'herpes zoster. Il dolore può essere molto penetrante e pungente, ricordando la sensazione di bruciore

Nella parte interessata quasi non si riesce a sopportare neanche lo sfioramento degli abiti. Possono causare picchi di dolore anche gli sbalzi di temperatura, i rumori forti, lo stress. Altri sintomi possono essere il prurito e l'intorpidimento, la perdita di sensibilità.

Impatto sulla qualità di vita

Il dolore nevralgico post erpetico può durare anche mesi, riducendo la qualità di vita per ovvie ragioni. Il dolore cronico della neuropatia erpetica influisce sulle attività quotidiane, condiziona il sonno, l'umore e le relazioni sociali.

Le complicanze

Le persone affette da nevralgia post-erpetica possono sviluppare altri problemi comuni al dolore a lungo termine. Dipende da quanto dura la nevralgia post-erpetica e da quanto è dolorosa. Questi altri problemi possono essere:


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Nevralgia post-erpetica: l'importanza della diagnosi e del trattamento precoci

In genere non sono necessari particolari esami. La diagnosi si effettua con un controllo da parte del medico che esamina la pelle toccandola in diversi punti per individuare l'area interessata.

È fondamentale intervenire tempestivamente per ridurre il rischio di neuropatia da herpes zoster e cronicizzazione del dolore, potendo così migliorare i risultati a lungo termine.

Il rischio di nevralgia post-erpetica diminuisce se si inizia la terapia a base di farmaci antivirali entro i primi 3 giorni dall'esordio dell'eruzione cutanea (rush cutaneo) (es. Aciclovir, Citarabina, Valaciclovir) che combattono il virus alla comparsa, e che deve proseguire per 7-10 giorni. Spesso il dolore inizia prima, ecco perché è importante rivolgersi a un medico ai primi segnali. 

Per alleviare i sintomi della nevralgia post-erpetica, è necessaria una terapia antidolorifica, ma non esiste un singolo trattamento. 

Spesso possono essere utili più interventi, a partire dallo stile di vita e dall'alimentazione per finire con farmaci quali corticosteroidi; amitriptilina (antidepressivo triciclico – TCA); cerotti a base di Lidocaina; terapie complementari, come la stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS) e agopuntura.

I trattamenti farmacologici che si possono impiegare nella terapia contro la nevralgia post-erpetica:

  • gabapentin (es. Gabapentin, Apentin, Gabexine, Neurontin);
  • pregabalin (es. LYRICA);
  • lidocaina (es. Lidoc C, Ortodermina, Elidoxil);
  • ibuprofene (es. Brufen, Moment, Subitene);
  • acido acetilsalicilico (es. aspirina, Vivin, Ac Acet, Carin);
  • paracetamolo (o acetaminofene, es. Tachipirina, Buscopan Compositum);
  • capsaicina;
  • codeina (es. Codein, Hederix Plan);
  • idrocodone (es. Vicodin);
  • tramadolo (es. Tralenil, Tramadolo, Fortradol);
  • amitriptilina (es. Laroxyl, Triptizol, Adepril);
  • nortriptilina (es. Dominans, Noritren);
  • maprotilina (es. Ludiomil).

Per quanto riguarda la prevenzione, si consiglia la vaccinazione che può aiutare a prevenire l'herpes zoster e la nevralgia post-erpetica. Il vaccino "ZOSTAVAX", che contiene una forma indebolita del virus varicella-zoster, oltre a fornire una protezione significativa contro l'infezione da herpes zoster, sembra anche ridurre il rischio di sviluppare le complicanze più gravi associate a questa condizione.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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