La vitamina che sorprende: nuove speranze dalla B3 contro il cancro della pelle

Arianna Bordi | Autrice e divulgatruce specializzata in psicologia, attualità e salute mentale per P. by pazienti.it

Ultimo aggiornamento – 22 Ottobre, 2025

Donna che tiene una pillola in mano e si prepara a prendere il farmaco con un bicchiere d'acqua

Una comune vitamina da banco potrebbe essere un alleato molto più potente di quanto credessimo nella lotta contro il cancro della pelle.

Una nuova ricerca ha recentemente acceso i riflettori sulla nicotinamide, un derivato della vitamina B3.

Scopriamo di più in questo approfondimento.

Le novità della ricerca

Lo studio ha esaminato i dati sanitari di oltre 33.000 veterani statunitensi, scoprendo un legame notevole: le persone che assumevano regolarmente nicotinamide presentavano meno diagnosi di tumori cutanei non-melanoma rispetto a coloro che non la prendevano.

I ricercatori hanno stimato una riduzione complessiva del 14% nell'incidenza futura di tumori della pelle come il carcinoma basocellulare e il carcinoma squamocellulare.

Ma il dato più straordinario si è registrato tra coloro che avevano già ricevuto una prima diagnosi di cancro della pelle: in questo gruppo l'assunzione del supplemento ha dimezzato il rischio di svilupparne un altro.

Sebbene l'effetto protettivo fosse meno marcato in chi aveva già avuto più tumori, i risultati rafforzano in modo significativo la crescente convinzione che questo integratore economico e facilmente reperibile possa essere una risorsa preziosa nella prevenzione.

Inoltre, convalida e rafforza i risultati di uno studio clinico precedente del 2015, con prove molto più solide del potere protettivo della nicotinamide contro le recidive del cancro della pelle.

Ecco il perché dietro l'efficacia

Secondo Hannah Kopelman, dermatologa, si tratta di dati rappresentano una prova solida: la nicotinamide è efficace nel ridurre le future formazioni di tumori cutanei cheratinocitari, in particolare il carcinoma a cellule squamose, soprattutto se l'assunzione inizia subito dopo una prima diagnosi.

"Questo studio si basa su precedenti trial randomizzati e mi rende molto più sicura nel raccomandarla ai pazienti giusti nel mio studio," ha affermato.

Ma perché, esattamente, offre questa protezione? Le spiegazioni degli esperti chiariscono che l'azione è duplice e fondamentale:

  • riparazione del DNA potenziata: la nicotinamide agisce ripristinando le riserve di energia all'interno delle cellule cutanee e le mette in condizione di riparare in modo molto più efficiente i danni al DNA causati dall'esposizione ai raggi UV;
  • sorveglianza immunitaria: il supplemento aiuta anche a mantenere integra la sorveglianza immunitaria locale della pelle, un sistema di difesa che i raggi UV tendono a sopprimere.

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Anna Andrienko, dermatologa e medico estetico, aggiunge un tassello biochimico: la nicotinamide è un precursore di NAD+, un cofattore cruciale coinvolto nella riparazione del DNA e nel metabolismo energetico cellulare.

I raggi UV esauriscono le riserve di NAD+ e ATP (l'energia cellulare), ma la nicotinamide interviene per ricostituirle, accelerando così i processi di riparazione; inoltre, possiede effetti antinfiammatori, riducendo l'ambiente pro-tumorale creato dal danno cronico dei raggi UV.

Per tutti questi motivi conclude Andrienko, l'azione della nicotinamide è "biologicamente plausibile come agente chemiopreventivo per i tumori della pelle legati ai raggi UV."

Nicotinamide: un alleato interno, non un sostituto della protezione solare

Gli esperti sono chiari: la nicotinamide, per quanto efficace, deve essere vista come un supporto interno, non come un sostituto delle misure standard di protezione solare e di un comportamento prudente.

Andrienko sottolinea che le fondamenta della prevenzione restano immutate: creme solari, indumenti protettivi e controlli regolari della pelle; misure che agiscono alla radice del problema, gestendo l'esposizione ai raggi UV e garantendo la diagnosi precoce.

"La nicotinamide aggiunge un livello di protezione interno," spiega la dermatologa, "migliorando la riparazione del DNA e riducendo l'infiammazione. Questo la rende particolarmente preziosa per chi ha un rischio elevato o ha già avuto tumori cutanei."


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In sostanza, bisogna considerarla uno strumento complementare da affiancare, e non da usare al posto delle buone pratiche consolidate.

L'efficacia del supplemento, secondo Kopelman, dipende anche dal profilo di rischio specifico del paziente: "Nelle persone immunocompetenti e ad alto rischio, soprattutto quelle che hanno già avuto un tumore della pelle, sono convinta che la nicotinamide possa fare una reale differenza, a patto che venga assunta in modo coerente al dosaggio studiato di 500 milligrammi due volte al giorno," afferma.

La cautela è maggiore per i pazienti con un sistema immunitario compromesso, come i riceventi di trapianto: "In questi casi le evidenze sono più incerte, e sono più prudente nel presentare i suoi potenziali benefici," conclude la dottoressa.

Fonti:

Arianna Bordi | Autrice e divulgatruce specializzata in psicologia, attualità e salute mentale per P. by pazienti.it
Scritto da Arianna Bordi | Autrice e divulgatruce specializzata in psicologia, attualità e salute mentale per P. by pazienti.it

Arianna Bordi è una professionista dell'informazione con un forte impegno nella divulgazione di tematiche legate alla salute psico-fisica, al benessere cognitivo e sociale, agli strumenti di prevenzione. Racconta le nuove evidenze che emergono dalla ricerca scientifica, con un focus in particolare su salute femminile, igiene del sonno, salute del cervello, psicologia, relazioni, dispositivi medici innovativi e nutrizione. In un contesto editoriale saturo e dispersivo, il suo lavoro si distingue per l’autorevolezza e l’attenzione alle fonti di riferimento: offre risposte aggiornate e rilevanti, strumenti indispensabili per orientarsi con cognizione di causa nel complesso universo di salute e benessere. La sua abilità di spaziare su tematiche afferenti all’ambito scientifico con autorevolezza, tra salute mentale, medicina di genere e neurologia, le conferisce una credibilità trasversale, conquistando un pubblico eterogeneo: da chi intraprende percorsi personali a professionisti del settore sanitario e preventivo. Arianna Bordi, dunque, utilizza la divulgazione per ancorare la salute nella vita di tutti i giorni, rendendola una decisione informata e a portata di mano.

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