Le infezioni sessualmente trasmissibili (IST) sono tornate a rappresentare un serio problema di salute pubblica.
I dati presentati al Congresso nazionale della Società Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIMaST), infatti, mostrano un aumento consistente di quelle che sono sono le patologie più comuni, e, insieme, una drastica crescita di altre più rare e poco conosciute.
Vediamo di che infezioni si tratta, come riconoscerle e una guida volta alla prevenzione.
Infezioni sessualmente trasmissibili: quali sono e perché sono in aumento
La crescita dei contagi, spiegano gli esperti, è legata alla ripresa dei contatti sociali dopo la pandemia, alla minore attenzione alla prevenzione e a una diffusa riduzione degli screening diagnostici.
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I più colpiti sono giovani adulti e persone con comportamenti sessuali considerabili maggiormente a rischio; tuttavia, la diffusione delle IST coinvolge ormai fasce sempre più ampie della popolazione.
Ma quali sono le principali malattie sessualmente trasmissibili in aumento?
Vediamole:
- gonorrea; provocata dal batterio Neisseria gonorrhoeae, si trasmette per contatto diretto delle mucose. Causa dolore o bruciore durante la minzione, secrezioni e, nei casi trascurati, infertilità. I casi in Europa sono cresciuti di oltre il 30% in un solo anno;
- sifilide; è dovuta al batterio Treponema pallidum e si manifesta con piccole ulcere genitali indolori, seguite da febbre ed eruzioni cutanee. Se non trattata, può compromettere il cuore e il sistema nervoso;
- clamidia; spesso asintomatica, colpisce in prevalenza le donne sotto i 25 anni. Provoca infiammazione pelvica, perdite anomale e dolore addominale, e può ridurre la fertilità;
- monkeypox (vaiolo delle scimmie); riemerso nel 2022, si trasmette anche per via sessuale. Provoca febbre, linfonodi ingrossati e lesioni cutanee che possono interessare l’area genitale;
- infezioni enteriche a trasmissione sessuale; batteri come Salmonella, Shigella e Campylobacter si diffondono tramite contatto oro-anale. I sintomi comprendono diarrea, crampi addominali e febbre;
- tinea genitalis (tigna); è un’infezione fungina che provoca prurito, arrossamento e irritazione nelle zone intime. Si trasmette facilmente attraverso il contatto diretto con la pelle infetta.
Malattie sessualmente trasmissibili: prevenzione e sintomi da non ignorare
La SIMaST raccomanda di potenziare la prevenzione e facilitare l’accesso ai test diagnostici. Le principali misure consigliate includono:
- uso costante del profilattico, anche nei rapporti orali;
- evitare rapporti occasionali non protetti;
- eseguire screening periodici, specie per chi ha più partner;
- rivolgersi al medico in caso di lesioni, secrezioni o bruciore genitale.
Gli esperti sottolineano anche il problema crescente della resistenza agli antibiotici, che riduce l’efficacia delle terapie. Pertanto, solo prevenzione ed eventuale diagnosi tempestiva con trattamento mirato possono garantire la guarigione e prevenire complicanze ulteriori.
La prevenzione resta la strategia più efficace per contenere il ritorno delle infezioni sessualmente trasmissibili e proteggere la salute di ogni individuo, dai più ai meno giovani.
Fonti:
ANSA - Infezioni sessualmente trasmissibili tornano emergenza sanitaria