Calze a compressione graduata: la soluzione per gambe stanche e gonfie

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 20 Maggio, 2025

Ragazza seduta sul divano che si sta infilando le calze a compressione graduata color carne

Le calze a compressione graduata vengono utilizzate per migliorare la circolazione sanguigna, ridurre il gonfiore delle gambe e prevenire disturbi come vene varicose e trombosi.

In questo articolo scopriremo a cosa servono, come funzionano, e come scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

Cosa sono le calze a compressione graduata

Le calze a compressione graduata, note anche come calze elastiche a compressione graduata, sono dispositivi medicali o para-medicali (riconosciuti come "dispositivi medici di Classe I" secondo il Regolamento UE 92017/745) progettati per esercitare una pressione decrescente dalla caviglia verso l’alto della gamba, all’altezza della coscia.

Dunque, con questo meccanismo la compressione è più forte alla caviglia e diminuisce progressivamente verso l’alto.

La compressione graduata, infatti, aiuta il sangue venoso a risalire dalle estremità inferiori verso il cuore, contrastando la forza di gravità; è particolarmente utile in caso di insufficienza venosa cronica o per chi sta molte ore in piedi o seduto, tenendo le gambe perpendicolari al terreno.

A differenza delle calze riposanti, che esercitano una compressione uniforme più leggera, le calze a compressione graduale sono pensate per offrire un supporto terapeutico mirato.

Vengono spesso utilizzate in ambito medico, sportivo e quotidiano, sia da uomini che da donne.

Differenza tra calze elastiche e calze contenitive

Spesso si usano i termini calze elastiche, calze contenitive e calze graduate come sinonimi, ma ci sono leggere differenze:

  • calze elastiche: generico per tutte le calze che esercitano una certa pressione;
  • calze contenitive: pensate per contenere ed evitare gonfiori, spesso con compressione leggera;
  • calze graduate: esercitano una compressione decrescente e sono adatte anche per scopi terapeutici.

A cosa servono le calze a compressione graduata

La calza a compressione graduata applica una forza maggiore alla caviglia e minore man mano che si sale verso la coscia; stimolano il ritorno venoso, riducendo il ristagno di sangue e favorendo l’ossigenazione dei tessuti.

Le calze elastiche a compressione graduata sono utilizzate per:

  • prevenire la trombosi venosa profonda (soprattutto in caso di lunghi viaggi in aereo o post-operatorio);
  • ridurre gonfiore e pesantezza delle gambe;
  • supportare chi soffre di vene varicose o insufficienza venosa cronica;
  • migliorare la performance sportiva e la fase di recupero;
  • alleviare i sintomi durante la gravidanza.

I benefici delle calze contenitive

L’utilizzo regolare delle calze contenitive può apportare numerosi vantaggi, anche in assenza di una patologia conclamata.

Vediamoli di seguito:

Prevenzione di gonfiori e vene varicose

La compressione aiuta a contrastare la dilatazione venosa e l'accumulo di liquidi, prevenendo l’insorgere di vene varicose ed edemi cronici.

Miglioramento della circolazione sanguigna

Indossare calze per circolazione migliora il flusso sanguigno, riducendo la sensazione di stanchezza e facilitando il ritorno venoso.

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Supporto durante attività sportive o viaggi lunghi

I calzini a compressione graduata sono spesso scelti dagli sportivi per migliorare l’apporto di ossigeno ai muscoli e accelerare il recupero; durante i viaggi aerei prolungati aiutano a prevenire gonfiori e trombosi.

Utilizzo post-operatorio e in gravidanza

Dopo un intervento chirurgico o durante la gestazione le calze elastiche a compressione graduata riducono il rischio di complicanze venose e alleviano il senso di pesantezza.

Come scegliere le calze a compressione graduata

Per ottenere i massimi benefici, è importante selezionare la calza a compressione più adatta al proprio corpo e alle proprie esigenze.

Si distinguono in base alla pressione esercitata (misurata in mmHg):

  • leggera (8-15 mmHg): per uso quotidiano o prevenzione;
  • media (15-20 mmHg): per gonfiore moderato o attività sportiva;
  • forte (20-30 mmHg o più): per condizioni cliniche o prescrizioni mediche.

È fondamentale misurare con precisione caviglie, polpacci e cosce, per garantire un'efficace compressione: una calza troppo stretta può risultare dannosa, mentre una troppo larga sarà inefficace.

I materiali variano: microfibra, cotone e tessuti tecnici; inoltre, le calze elastiche moderne sono traspiranti, resistenti e confortevoli, ideali anche per l’uso prolungato.


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Esistono calze contenitive che uniscono funzionalità ed estetica: dai collant a compressione graduata ai modelli velati, fino ai calzettoni sportivi e ai calzini con fantasie più giocose e colorate; dunque, oggi è possibile prendersi cura delle gambe senza rinunciare allo stile.

Un consiglio: per preservare l’elasticità è raccomandato lavare le calze a mano o in lavatrice con cicli delicati, evitando l’asciugatrice; inoltre, è bene sostituirle regolarmente dopo l'usura per assicurare la massima efficacia.

Come e quando indossare le calze elastiche

In genere, le calze a compressione vanno indossate al mattino, quando le gambe sono meno gonfie, e tolte prima di coricarsi.

Il tempo di utilizzo varia in base alle esigenze individuali, ma solitamente si attesta tra le 8 e le 15 ore.

Sono ideali da indossare durante:

  • attività lavorativa in piedi o seduti a lungo;
  • lunghi viaggi (in aereo, auto, treno);
  • attività fisica o sport;
  • gravidanza o post-operatorio.

Dove acquistare calze a compressione graduata di qualità

Le calze a compressione graduale sono disponibili in:

  • farmacie e parafarmacie;
  • negozi ortopedici;
  • e-commerce specializzati.

Verificare la presenza di certificazioni (es. CE), la classe di compressione e l’indicazione dell’uso terapeutico. I marchi affidabili offrono tabelle taglie dettagliate e assistenza pre-vendita.

Le calze a compressione graduata sono dolorose?

Le calze a compressione graduata non dovrebbero essere dolorose se indossate correttamente e della taglia giusta.

Al contrario, dovrebbero fornire una sensazione di sostegno e comfort alle gambe.

Tuttavia, è possibile avvertire dolore o fastidio per diverse ragioni:

  • taglia o livello di compressione errati: se le calze sono troppo strette, possono ostacolare la circolazione sanguigna, causando dolore, intorpidimento, formicolio o lividi. È fondamentale seguire le guide alle taglie del produttore e, in caso di dubbi, consultare un medico o un professionista sanitario per una misurazione accurata;
  • applicazione scorretta: pieghe o arrotolamenti nelle calze possono causare una pressione non uniforme e provocare dolore. È importante indossare le calze in modo uniforme, senza pieghe;
  • periodo di adattamento: quando si indossano per la prima volta, si può avvertire una sensazione di pressione insolita o un leggero indolenzimento mentre il corpo si adatta. Questo di solito scompare dopo alcuni utilizzi ed è del tutto normale;

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  • reazioni allergiche: alcune persone potrebbero essere allergiche ai materiali utilizzati nelle calze, come il nylon o la lana merino, il che può causare irritazione, prurito o eruzioni cutanee;
  • condizioni mediche preesistenti: in rari casi indossare calze a compressione può essere controindicato o causare dolore in presenza di specifiche condizioni mediche, come la malattia arteriosa periferica (PAVD) a uno stadio grave. È sempre consigliabile consultare un medico prima di utilizzare calze a compressione se si soffre di particolari patologie.

Dunque, vediamo cosa si dovrebbe percepire nell’indossare le calze a compressione:

  • una sensazione di sostegno e aderenza intorno alle gambe, più forte alla caviglia e gradualmente decrescente verso l'alto;
  • una sensazione di "abbraccio" o di contenimento;
  • sollievo dalla sensazione di pesantezza o stanchezza alle gambe.

Ecco quando, invece, ci si dovrebbe preoccupare:

  • se si avverte dolore forte, intorpidimento, formicolio o cambiamenti di colore della pelle;
  • se le calze lasciano segni rossi persistenti o causano lividi;
  • se la calza sembra interrompere o diminuire la circolazione.

In questi casi è importante rimuovere immediatamente le calze e consultare un medico.

FAQ: le domande frequenti sulle calze a compressione graduata

Di seguito alcuni dubbi ricorrenti su questo dispositivo medicale:

Le calze a compressione graduata si possono indossare tutto il giorno?

Sì, ma è consigliato toglierle di notte, a meno che non ci siano indicazioni diverse del medico.

Faccio fatica a inserire le calze a compressione graduata: come posso fare?

In caso di difficoltà nell'inserire le calze, si possono seguire i seguenti step:

  • inserire la mano nella calza;
  • partendo dal tallone, andare a rovesciare la calza al contrario;
  • inserire il piede nella calza fino ad arrivare alla parte destinata al tallone
  • prendere la parte restante della calza portandola verso la gamba per terminare di inserirla.

Qual è il livello di compressione più adatto?

Dipende dal problema da trattare: per prevenzione è sufficiente una compressione leggera; per problemi clinici serve una compressione maggiore, da valutare con il medico o il fisioterapista

Si possono usare le calze a compressione in estate?

Sì, esistono modelli leggeri e traspiranti ideali anche per i mesi più caldi.

Calze a compressione graduata e calze anti trombo sono la stessa cosa?

Sebbene i termini "calze a compressione graduata" e "calze anti trombo" vengano spesso usati come sinonimi nel linguaggio comune, non sono esattamente la stessa cosa, anche se condividono lo stesso principio di funzionamento e alcuni scopi.

È più preciso considerare le calze anti trombo come un sottotipo specifico di calze a compressione graduata.

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Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Christian Raddato
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