Ivermectina: cos’è?
L’ivermectina è un
principio attivo antielmintico utilizzato per eliminare e espellere i vermi parassitari dall’intestino.
Questo farmaco può essere utile sia per uso umano che per quello veterinario; nella prima ipotesi, è disponibile per uso orale (sottoforma di compresse, per curare le parassitosi) e topico (come crema dermatologica, per trattare le lesioni da rosacea).
Il medicinale è venduto dietro presentazione di ricetta medica (rientrano nei farmaci di fascia C, quindi il costo è totalmente a carico del paziente).
A cosa serve l’ivermectina
Sempre utilizzando la distinzione di assunzione sopracitata, la crema all’ivermectina viene utilizzata
per lesioni infiammatorie da rosacea (dai 18 anni in su).
Le compresse, invece, possono essere richieste per la terapia di:
- microfilaremia, dovuta a filariasi linfatica e causata dal verme immaturo (Wuchereria bancrofti);
-
scabbia (causata da acari della pelle) e pediculosi;
- anguillulosi, causata dal parassita chiamato Strongyloides stercoralis (strongiloidiasi intestinale).
Ivermectina: modalità di assunzione e posologia
L’ivermectina può essere assunta
per via orale con acqua e a stomaco vuoto sottoforma di compresse (si ricorda che è bene evitare di ingerire cibi nelle due ore precedenti e successive).
Le dosi rimangono comunque strettamente collegate alle condizioni corporee del paziente e dal tipo di infestazione.
Se si è colpiti da oncocercosi, l’assunzione può essere prescritta dai 3 ai 12 mesi dopo il primo trattamento.
Per quanto riguarda il trattamento topico, la crema va applicata solo sul viso e nelle modalità riportate sul foglietto illustrativo.
Nei soggetti con meno di 6 anni, le pastiglie devono essere frantumate prima di essere ingerite.
Effetti collaterali dell’ivermectina
Gli effetti collaterali della crema dermatologica all’ivermectina sono:
- peggioramento della rosacea;
- arrossamento e infiammazione della pelle;
- gonfiore del viso;
- bruciore e prurito della pelle;
- pelle secca.
Ulteriori effetti indesiderati nelle persone con infezione del verme Onchocerca volvulus causa della cecità fluviale:
-
diarrea;
- dolori muscolari e articolari;
-
linfonodi gonfi;
-
capogiri;
- eruzioni cutanee o prurito;
- febbre;
- gonfiore di mani, caviglie o piedi;
- alterazione della vista e disturbi degli occhi quali infezioni, arrossamento, sensazioni insolite;
- sanguinamento della parte bianca degli occhi, gonfiore delle palpebre;
- aumento della frequenza cardiaca;
-
ipotensione;
- mal di testa, stanchezza;
- nausea, vomito.
Gli effetti indesiderati delle compresse, invece, sono:
- epatite acuta;
- aumento dei livelli sanguigni di enzimi epatici, bilirubina ed eosinofili;
- sangue nelle urine;
- reazioni allergiche (possono manifestarsi con febbre improvvisa, reazioni cutanee che possono essere anche gravi, difficoltà respiratorie).
Se si parla di persone con strongiloidiasi intestinale, gli effetti collaterali sono:
- agitazione o tremori;
-
leucopenia;
- debolezza insolita;
- stitichezza o diarrea;
- nausea o vomito;
- perdita di appetito;
- dolore allo stomaco;
- sonnolenza o capogiri.
Ulteriori effetti indesiderati nelle persone con grave infezione da verme Loa loa:
- dolore alla schiena o al collo;
- perdita del controllo della vescica o dell'intestino;
- sanguinamento nel bianco degli occhi;
- sonnolenza o confusione;
- difficoltà a stare in piedi o a camminare;
- funzione cerebrale anormale;
- alterazione dello stato mentale;
- fiato corto;
- assenza di risposta agli stimoli o coma.
Ivermectina e interazioni con altri farmaci
Quando si deve iniziare un trattamento con medicinali contenenti ivermectina, bisogna
prestare attenzione all’assunzione di qualsiasi altro farmaco concomitante (sia esso senza obbligo di prescrizione, da banco, erboristico o fitoterapico).
È bene
informare sempre il medico prescrittore delle altre terapie farmacologiche in corso.
Ivermectina: le avvertenze
Prima di iniziare ad assumere Ivermectina è necessario informare il medico quando:
- si è in gravidanza o allattamento;
- sono presenti allergie al principio attivo o a qualunque altro farmaco;
- si soffre (o si è sofferto) di meningite, tripanosomiasi o disturbi che alterano il funzionamento del sistema immunitario;
- si soffre di disturbi del sistema immunitario;
- si è vissuto (o si vive) in Africa – per via delle infestazioni da verme Loa loa.
Se si sta cercando di curare l’oncocercosi con questo farmaco, possono verificarsi capogiri e svenimenti quando ci si alza rapidamente; inoltre, per il trattamento della strongiloidosi, si devono eseguire almeno tre esami delle feci nei tre mesi successivi all’assunzione del farmaco.
Bisogna, poi, sottolineare che la sicurezza di questo farmaco non è stata testata per pazienti con un peso inferiore ai 15 Kg, mentre per il trattamento di soggetti anziani bisogna considerare la maggior frequenza di diminuzione della funzione epatica, renale o cardiaca.
Ivermectina: come agisce?
L'ivermectina si basa su un
principio attivo che si lega ai canali del cloro regolati dal glutammato presenti nelle cellule nervose e muscolari degli invertebrati.
Questo permette alla membrana cellulare di permeare agli ioni cloruro, iperpolarizzando la cellula neurale e a paralizzare neuromuscolarmente i parassiti portandoli alla morte.
Inoltre, l'ivermectina ha anche un effetto antinfiammatorio che va ad inibire la produzione indotta da lipopolisaccaridi delle citochine infiammatorie – si pensa che questa funzione possa essere utile nell’eliminazione della rosacea.