Che cos’è un ascesso inguinale
Un ascesso all’inguine è una lesione cutanea caratterizzata da un
accumulo di pus, causato da un processo infettivo.
A differenza di un semplice foruncolo o di un linfonodo ingrossato, l’ascesso cutaneo è accompagnato da dolore intenso, gonfiore e spesso secrezioni purulente; spesso si manifesta come una "palla" dolorosa sotto la pelle.
La localizzazione inguinale può rendere questa infezione particolarmente fastidiosa, poiché l’area è soggetta a sfregamento, sudorazione e attrito con gli indumenti.
Si tratta di una condizione piuttosto comune che può colpire sia uomini che donne, ma che risulta frequente soprattutto nell’uomo, data la maggiore predisposizione a irritazioni cutanee e follicoliti dovute alla rasatura o all’attività sportiva.
Cause dell’ascesso cutaneo all'inguine
Le cause dell’ascesso inguinale sono diverse e possono dipendere da più fattori:
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infezioni batteriche: i responsabile più comuni sono lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus, che penetrano attraverso piccole ferite o abrasioni cutanee;
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follicolite e peli incarniti: una delle cause più frequenti, soprattutto dopo rasature o depilazioni scorrette;
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microtraumi o ferite: anche piccoli tagli possono diventare una porta d’ingresso per i batteri;
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sudorazione e umidità: l’ambiente caldo-umido favorisce la proliferazione batterica;
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fattori di rischio: persone con diabete, obesità o sistema immunitario indebolito hanno una maggiore probabilità di sviluppare un ascesso;
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ghiandole di Bartolini: nelle donne un'infezione delle ghiandole di Bartolini può portare alla formazione di un ascesso nella zona inguinale o vulvare;
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cisti sebacee infette: una cisti sebacea che si infetta può trasformarsi in un ascesso.
Fattori di rischio che ne favoriscono la comparsa
Ci sono diverse condizioni che possono favorire la comparsa di un ascesso all'inguine:
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igiene inadeguata: una scarsa igiene personale può aumentare la proliferazione batterica;
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depilazione aggressiva: l'uso di rasoi, cerette o creme depilatorie irritanti può danneggiare la pelle;
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indumenti troppo stretti: l'uso di vestiti o biancheria intima in materiali sintetici può creare un ambiente caldo e umido, ideale per la crescita batterica;
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sistema immunitario debole: un'immunità compromessa rende il corpo più vulnerabile alle infezioni;
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condizioni mediche preesistenti: patologie come il diabete possono compromettere la circolazione e la risposta immunitaria, aumentando il rischio.
Sintomi principali dell’ascesso inguinale
I sintomi tipici includono:
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gonfiore, arrossamento e sensazione di calore nella zona interessata;
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dolore localizzato, che può peggiorare con i movimenti, come camminare, o lo sfregamento;
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febbre e malessere generale, nei casi più gravi o se l’infezione si diffonde;
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presenza di pus: a volte, al centro del gonfiore si può notare una piccola area giallastra o biancastra, segno che il pus sta per fuoriuscire.
In casi più seri, l'infezione può diffondersi al resto del corpo, causando:
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febbre e brividi: indicatori di un'infezione che si sta diffondendo;
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linfonodi inguinali ingrossati: i linfonodi vicini possono gonfiarsi e diventare dolorosi;
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sensazione di malessere generale: debolezza e affaticamento possono accompagnare l'infezione.
Riconoscere tempestivamente questi segnali è importante per decidere cosa fare ed evitare un peggioramento.
Diagnosi di ascesso inguinale
Il medico effettua la diagnosi principalmente attraverso l’
esame obiettivo, ma in alcuni casi può essere richiesta un’
ecografia dei tessuti molli, utile per valutare la profondità della lesione.
Un aspetto importante, per cui è necessario l’intervento medico, è distinguere l’ascesso da altre condizioni simili, come linfonodi ingrossati, cisti sebacee o ernie inguinali.
È fondamentale, poi, non tentare mai di spremere o drenare un ascesso autonomamente, poiché ciò può aggravare l'infezione e farla diffondere.
Trattamenti e cure per l’ascesso inguinale
La cura dell’ascesso inguinale dipende dalle dimensioni e dallo stadio dell’infezione e può prevedere:
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antibiotici, prescritti dal medico per contrastare l’infezione batterica;
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antidolorifici e antinfiammatori, per alleviare dolore e gonfiore.
Il medico, in generale, sceglierà tra due opzioni:
Trattamento conservativo
Se l'ascesso è piccolo, il medico potrebbe consigliare l'applicazione di impacchi caldi e umidi per favorirne il drenaggio naturale. Si rivela, poi, di fondamentale importanza un’igiene accurata della zona e l’utilizzo di indumenti traspiranti per ridurre sudorazione e attriti.
In alcuni casi l'uso di pomate come l'ittiolo può aiutare a "richiamare" il pus in superficie, ma questa pratica deve essere gestita con cautela e sempre sotto consiglio medico.
Inoltre, possono essere prescritti degli antibiotici per combattere l'infezione e antidolorifici e antinfiammatori, per alleviare dolore e gonfiore.
Drenaggio chirurgico
Il trattamento più comune e risolutivo è il drenaggio chirurgico, una procedura semplice e rapida che viene eseguita in anestesia locale.
Il medico, in ambulatorio o in ospedale, pratica una piccola incisione per permettere al pus di uscire, tramite un drenaggio, alleviando immediatamente il dolore e la pressione; la procedura è rapida e consente una guarigione più veloce.
Possibili complicazioni di un ascesso inguinale non trattato
Un ascesso trascurato può peggiorare e dare origine a complicazioni, come:
- diffusione dell’infezione ai tessuti circostanti;
- formazione di fistole;
- in casi rari, setticemia, che rappresenta un’emergenza medica.
Per questo motivo è importante non sottovalutare i sintomi e rivolgersi al medico quando l’ascesso non tende a regredire.
FAQ – Domande frequenti sull’ascesso inguinale
Vediamo dei dubbi comuni sulla formazione di un ascesso inguinale:
Quanto dura un ascesso inguinale?
Il tempo di guarigione dipende dal trattamento: ad esempio, dopo un drenaggio chirurgico il sollievo è quasi immediato e la guarigione completa avviene solitamente in pochi giorni.
Quando preoccuparsi per un ascesso all’inguine?
Bisogna consultare il medico se l’ascesso è molto doloroso, non regredisce, tende ad aumentare di dimensioni o se compaiono febbre e malessere generale.
L’ascesso inguinale può guarire da solo?
Alcuni ascessi di piccole dimensioni si risolvono spontaneamente, ma non è sempre garantito; se non migliora in pochi giorni, è bene rivolgersi a un medico.
Come distinguere un ascesso da un linfonodo ingrossato?
L’ascesso è generalmente molto doloroso e accompagnato da pus, mentre un linfonodo ingrossato è duro, mobile al tatto e di solito non presenta secrezioni.
L'ascesso inguinale è contagioso?
No, un ascesso inguinale non è una condizione contagiosa, poiché è un'infezione localizzata causata da batteri che sono già presenti sulla nostra pelle.
È possibile che l'ascesso inguinale ritorni?
Sì, l'ascesso può ripresentarsi, specialmente se i fattori di rischio che ne hanno causato la formazione non vengono gestiti.