Stretching dinamico o statico? Differenze e esercizi da provare

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 29 Luglio, 2025

Un uomo pratica stretching dinamico all'esterno.

Lo stretching dinamico è una delle metodologie più efficaci per preparare il corpo all'attività fisica, migliorare le prestazioni atletiche e la mobilità articolare.

A differenza del tradizionale stretching statico, questa tecnica utilizza movimenti controllati e progressivi che preparano i muscoli agli sforzi che dovranno sostenere durante l'allenamento o la competizione. 

Ma è bene considerare un approccio graduale e lento, se non si è mai praticato: uno dei principali rischi dello stretching dinamico è quello di esagerare, spingendo i movimenti troppo oltre o troppo rapidamente.

Ecco un focus sullo stretching dinamico per chi vuole approfondirne significato, benefici e utilità con esperti.

Cos'è lo stretching dinamico?

Lo stretching dinamico è un tipo di stretching che si fa in movimento. Consiste nell'eseguire movimenti attivi e controllati che portano gradualmente le articolazioni a muoversi in tutta la loro ampiezza.

Questa ampiezza si chiama ROM (Range of Motion) e indica quanto può muoversi un'articolazione in modo naturale e sicuro. Lo stretching dinamico aiuta

  • a usare e migliorare questo spazio di movimento;
  • a riscaldare i muscoli in modo più mirato, migliorando flessibilità, coordinazione e temperatura corporea;
  • a differenza dello stretching statico, in cui si mantiene una posizione, nello stretching dinamico il corpo resta in movimento.

I muscoli diventano più elastici (più facili da muovere senza tirare o farsi male) e il corpo diventa più agile, abituandosi a muoversi in modo fluido e controllato.

Cosa significa che grazie allo stretching dinamico le articolazioni possono "muoversi in tutta la loro ampiezza"?

"Muoversi in tutta la loro ampiezza" significa che durante lo stretching dinamico le articolazioni (come spalle, anche, ginocchia) compiono movimenti completi, cioè vanno dal punto più basso al punto più alto del loro movimento naturale. 

Per esempio, questo comporta alzare una gamba tesa in avanti fino al limite, senza forzare. 


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Si tratta di movimenti che naturalmente non facciamo quotidianamente, poiché vanno oltre l’abituale estensione dell’articolazione, e invece possono essere utili nel preservarne la funzionalità completa.

Differenza tra stretching statico e dinamico

Cosa è meglio fare stretching statico o dinamico? Non si tratta di scegliere quale sia migliore in assoluto, ma quale sia più adatto a seconda del momento dell'allenamento.
 
Prima dell'allenamento, è utile integrare lo stretching dinamico in un riscaldamento attivo, come scatti, salto con la corda o un mix di esercizi che prevedono movimenti continui. Al termine dell'allenamento, lo stretching statico aiuta ad abbassare la frequenza cardiaca e a rilassare i muscoli.

Nello stretching statico si mantiene una posizione fissa di allungamento per 15-60 secondi, con l'obiettivo di aumentare la lunghezza muscolare attraverso il rilassamento delle fibre.

Lo stretching dinamico prevede movimenti fluidi e ritmici che simulano i gesti motori dell'attività sportiva che si andrà a svolgere. Utilizza contrazioni muscolari attive per produrre movimenti che portano gradualmente all'allungamento. 

Lo stretching dinamico migliora la flessibilità nel tempo e favorisce il recupero dopo l'allenamento.
 Agisce attraverso una preparazione neuromuscolare progressiva: stimola i recettori muscolari che regolano equilibrio e controllo motorio, aiutando il corpo a muoversi in modo più coordinato.

Muovere attivamente le articolazioni aiuta a produrre più liquido sinoviale, la sostanza che le mantiene elastiche e ne riduce l’usura.

Dal punto di vista metabolico, lo stretching dinamico è una parte fondamentale del riscaldamento, aumentando gradualmente la frequenza cardiaca e preparando il sistema circolatorio agli sforzi successivi. A differenza dello stretching statico che, invece, è più appropriato nelle fasi di defaticamento e recupero. 

Esercizi di stretching dinamico

Vediamo quali sono gli esercizi di stretching dinamico.

Circonduzioni delle braccia

  1. In posizione eretta, con i piedi alla larghezza delle spalle, braccia lungo i fianchi.
  2. Sollevare lentamente le braccia lateralmente fino a formare una T, poi continuare il movimento circolare portando le braccia sopra la testa e completando il cerchio.
     
    Durata: 10-15 circonduzioni in avanti, poi invertire il movimento.
    Obiettivo: Mobilizzazione delle spalle e attivazione dei muscoli del cingolo scapolare 

Oscillazioni delle braccia incrociate  

  1. In piedi, braccia estese in avanti all'altezza delle spalle.
  2. Aprire le braccia lateralmente con movimento controllato, poi richiuderle incrociandole davanti al petto.
     
    Durata: 15-20 ripetizioni.
    Obiettivo: Stretching dinamico dei pettorali e attivazione dei muscoli dorsali.

Rotazioni del busto

  1. In piedi, piedi alla larghezza delle spalle, mani sui fianchi.
  2. Ruotare il busto lentamente da un lato all'altro, mantenendo il bacino stabile.
     
    Durata: 10-15 rotazioni per lato.
    Obiettivo: Mobilizzazione della colonna vertebrale e attivazione dei muscoli del core.

Slanci delle gambe in avanti

  1. In piedi, appoggiare una mano a un supporto per l'equilibrio.
  2. Portare la gamba destra in avanti con movimento controllato, mantenendo il ginocchio esteso, poi riportarla indietro oltre la posizione neutra.
     
    Durata: 10-15 slanci per gamba.
    Obiettivo: Stretching dinamico degli ischiocrurali e flessori dell'anca.

Slanci laterali

  1. In piedi, mani sui fianchi o appoggiato a un supporto.
  2. Sollevare la gamba lateralmente con movimento controllato, mantenendo il busto eretto.
     
    Durata: 10-12 slanci per lato.
    Obiettivo: Mobilizzazione dell'articolazione dell'anca e stretching degli adduttori.

Affondi dinamici

  1. In piedi, piedi alla larghezza delle spalle.
  2. Fare un passo in avanti con la gamba destra, scendendo fino a formare un angolo di 90° con entrambe le ginocchia, poi ritornare alla posizione di partenza.
     
    Durata: 8-10 affondi per gamba.
    Obiettivo: Attivazione di quadricipiti, glutei e miglioramento della mobilità dell'anca.

Ginocchia al petto dinamiche

  1. In piedi, braccia lungo i fianchi.
  2. Portare alternativamente le ginocchia verso il petto, afferrandole con le mani per 1-2 secondi.
     
    Durata: 10-15 ripetizioni per gamba.
     Obiettivo:
    Stretching dinamico dei glutei e dei muscoli lombari.

Errori comuni da evitare nello stretching dinamico

L'esecuzione scorretta dello stretching dinamico può ridurne l'efficacia e aumentare il rischio di infortuni. Uno degli errori sono i movimenti troppo rapidi e bruschi, che invece dovrebbero essere controllati e progressivi. L'accelerazione eccessiva può causare stiramenti muscolari o sollecitazioni articolari che creano danni. 

Molti praticanti già all'inizio cercano di raggiungere la massima ampiezza di movimento. Ma è meglio iniziare con movimenti di piccola ampiezza e aumentare a poco a poco l'escursione articolare nelle ripetizioni successive.

Un altro errore è non seguire una progressione logica nell'intensità dei movimenti. È importante iniziare con movimenti semplici e lenti, per poi aumentare complessità e velocità.

Varie persone praticano esercizi di stretching in palestra.

Anche mantenere una postura scorretta durante l'esecuzione può compromettere l'efficacia degli esercizi, causando compensi muscolari. 

Sia la durata troppo breve che quella eccessivamente lunga possono essere controproducenti. La durata ottimale per ogni esercizio è compresa tra 10-20 ripetizioni o 30-60 secondi.

Esercizi di stretching per le diverse attività

I protocolli per tipologia di attività.

Protocollo per la corsa

Fase 1 - Attivazione generale (5 minuti):

  • camminata veloce o corsa leggera;
  • circonduzioni delle braccia;
  • rotazioni del busto.

Fase 2 - Stretching dinamico specifico (8-10 minuti):

  • slanci delle gambe in avanti: 12 ripetizioni per gamba;
  • slanci laterali: 10 ripetizioni per gamba;
  • calciate glutei dinamiche: 15 ripetizioni;
  • ginocchia al petto: 12 ripetizioni per gamba;
  • affondi dinamici: 8 ripetizioni per gamba.

Fase 3 - Attivazione specifica (3-5 minuti):

  • skip sul posto;
  • corsa calciata;
  • accelerazioni progressive.

Protocollo per sport di forza

Fase 1 - Riscaldamento generale (5-7 minuti):

  • cyclette o tapis roulant a intensità moderata;
  • mobilizzazione articolare generale.

Fase 2 - Stretching Dinamico (10-12 minuti):

  • circonduzioni delle braccia: 15 ripetizioni per direzione;
  • oscillazioni delle braccia incrociate: 20 ripetizioni;
  • rotazioni del busto: 12 ripetizioni per lato;
  • squat dinamici: 10 ripetizioni;
  • affondi dinamici multidirezionali: 8 ripetizioni per direzione.

Fase 3 - Attivazione specifica (5 minuti):

  • movimenti specifici dell'allenamento a carico ridotto;
  • esercizi di attivazione neuromuscolare.

Protocollo per sport di squadra

Fase 1 - Riscaldamento Aerobico (5 minuti):

  • Corsa leggera - movimenti multidirezionali a bassa intensità.

Fase 2 - Stretching dinamico (10 minuti):

  • slanci delle gambe in tutte le direzioni;
  • affondi dinamici con rotazione del busto;
  • passi laterali con stretching;
  • circonduzioni delle braccia combinate con movimenti delle gambe.

Fase 3 - Attivazione sport-specifica (5-7 minuti):

  • esercizi con palla;
  • movimenti specifici del sport;
  • accelerazioni e decelerazioni.

Frequenza e programmazione

La frequenza ideale dello stretching dinamico dipende dagli obiettivi individuali, dal livello di allenamento e dal tipo di attività sportiva praticata. Per ottenere i massimi benefici, è importante seguire linee guida specifiche per la programmazione.

Frequenza settimanale

Per atleti attivi, lo stretching dinamico dovrebbe essere eseguito prima di ogni sessione di allenamento o competizione, ovvero 3-6 volte a settimana, a seconda del volume di allenamento. Per persone fisicamente attive ma non atleti, 3-4 sessioni settimanali sono sufficienti per mantenere una buona mobilità e preparazione al movimento.

Durata delle sessioni

Una sessione completa di stretching dinamico dovrebbe durare tra i 10 e i 15 minuti. Questo tempo permette di coprire tutti i principali gruppi muscolari e articolazioni senza causare affaticamento prima dell'attività principale.

Come premesso, è importante implementare una progressione graduale nell'intensità e nella complessità degli esercizi. Nelle prime settimane, è bene concentrarsi su movimenti semplici e ampiezza ridotta. In seguito si possono aumentare gradualmente la velocità di esecuzione e l'ampiezza dei movimenti.

Durante i periodi di allenamento intenso o di preparazione alle competizioni, il volume dello stretching dinamico può aumentare.

Nei periodi di recupero attivo, invece, può essere ridotto mantenendo comunque una frequenza minima di 2-3 sessioni settimanali.

Stretching dinamico per atleti, sportivi amatoriali e persone sedentarie

Lo stretching dinamico si può calibrare a seconda della preparazione atletica, abitudini e stili di vita della persona. 

Atleti professionisti

Gli atleti agonisti richiedono protocolli di stretching dinamico specifici e personalizzati. La programmazione deve tenere conto delle esigenze specifiche dello sport, del calendario competitivo, della forma e dello stato di salute. I protocolli devono essere sviluppati in collaborazione con preparatori atletici qualificati e fisioterapisti sportivi.

Atleti amatoriali

Per gli atleti amatoriali, l'approccio allo stretching dinamico deve essere più conservativo e graduale. È importante iniziare con protocolli semplici e aumentare via via la complessità e l'intensità. L'educazione sui principi base e sulla corretta esecuzione è importante per prevenire infortuni.

Persone con stile di vita sedentario

Per le persone sedentarie che iniziano un programma di attività fisica, lo stretching dinamico è un mezzo di transizione verso uno stile di vita più attivo. I protocolli devono essere graduali e focalizzati sul miglioramento della mobilità generale piuttosto che sulla preparazione a performance specifiche.

Anziani

Negli anziani, lo stretching dinamico deve essere adattato alle capacità individuali e alle eventuali limitazioni fisiche. I movimenti devono essere più lenti e controllati, con attenzione all'equilibrio e alla coordinazione. È consigliabile l'esecuzione sotto supervisione qualificata, almeno all'inizio.

Persone in riabilitazione

Durante i percorsi di riabilitazione, lo stretching dinamico può essere una componente importante del recupero funzionale. Deve essere sempre prescritto e supervisionato da specialisti, adattando i protocolli alle specifiche condizioni cliniche del paziente.

Quando è meglio fare stretching dinamico?

Il timing dell'applicazione dello stretching dinamico è fondamentale per usufruire di tutti i suoi benefici.

Il momento ottimale per lo stretching dinamico è:

  • durante la fase di riscaldamento, dopo 5-10 minuti di attività aerobica leggera;
  • 10-15 minuti prima dell'inizio dell'attività sportiva principale;
  • al mattino per riattivare il corpo dopo l'inattività notturna;
  • dopo periodi di sedentarietà prolungata;
  • come parte della riabilitazione post-infortunio (sotto supervisione medica).

Pre-allenamento e pre-gara

Lo stretching dinamico dovrebbe essere integrato nella routine di riscaldamento 10-15 minuti prima dell'inizio dell'attività sportiva specifica. Questo timing permette di beneficiare degli effetti di attivazione neuromuscolare senza che questi sfumino via prima dell'inizio della performance.

Sessioni di allenamento mattutine

Al mattino, quando il corpo è naturalmente più rigido a causa dell'inattività notturna, lo stretching dinamico riattiva i sistemi muscolari e articolari. La progressione graduale dei movimenti aiuta a superare la rigidità mattutina senza stress eccessivo sui tessuti.

Periodi di sedentarietà prolungata

Dopo lunghi periodi di inattività, come durante la giornata lavorativa, lo stretching dinamico può essere utilizzato per riattivare la circolazione e preparare il corpo al movimento. Utile soprattutto per chi lavora in ufficio e vuole mantenersi attivo durante la giornata.

Riatletizzazione post-infortunio

Durante le fasi di recupero da infortuni, lo stretching dinamico può essere integrato per ristabilire i pattern di movimento normali, sempre sotto supervisione medica e fisioterapica.

Benefici scientificamente provati dello stretching dinamico

Le ricerche scientifiche degli ultimi anni hanno dimostrato l'efficacia dello stretching dinamico rispetto alle metodologie statiche, come riscaldamento pre-attività:

  • miglioramenti nella forza isometrica massima volontaria dei muscoli ischiocrurali e quadricipiti;
  • benefici nel senso di posizione articolare e nell'ampiezza di movimento del ginocchio, senza compromettere la forza muscolare successiva, a differenza dello stretching statico prolungato.

Miglioramento delle prestazioni atletiche

La ricerca ha dimostrato che lo stretching dinamico può migliorare le prestazioni in attività che richiedono forza, potenza e velocità.

Questo studio pubblicato su Sports Medicine ha evidenziato miglioramenti nella performance di sprint, salti e movimenti esplosivi quando preceduti da protocolli di stretching dinamico rispetto a protocolli di stretching statico o all'assenza di stretching.

Aumento dell'ampiezza di movimento

Come premesso, lo stretching dinamico permette di aumentare subito e in modo duraturo l'ampiezza dei movimenti articolari. È stato osservato, ad esempio, che quando si lavora sugli ischiocrurali (muscoli posteriori della coscia) con questa tecnica, la flessibilità muscolare migliora e il beneficio possono durare anche fino a 90 minuti dopo la sessione. Lo stretching dinamico mantiene i muscoli elastici e pronti all’attività fisica.

Effetti del riscaldamento muscolare su forza e velocità    

I movimenti dinamici aumentano gradualmente la temperatura dei muscoli. Questo riscaldamento migliora l'uso dell'energia e rende i tessuti più elastici e reattivi. I muscoli riescono così a contrarsi più rapidamente e con maggiore efficacia durante l'attività fisica.

Stimolazione dei riflessi e del controllo motorio

Lo stretching dinamico aiuta il corpo a percepire meglio i movimenti e a coordinarsi, grazie alla stimolazione dei recettori di muscoli e articolazioni. Questo meccanismo è importante per prevenire infortuni e migliorare il modo in cui ci si muove.

Miglioramento della circolazione

I movimenti dinamici stimolano la circolazione, facilitano il ritorno del sangue al cuore e aumentano l'ossigeno disponibile nei muscoli. In questo modo i muscoli ricevono più energia e sono pronti a lavorare meglio durante l'attività fisica.

Come integrare lo stretching dinamico con altri metodi di allenamento

Lo stretching dinamico non dovrebbe essere considerato un'attività isolata, ma piuttosto andrebbe integrato in un approccio olistico al fitness e alla performance.

Stretching dinamico e allenamento della forza

Lo stretching dinamico può essere utilizzato come preparazione specifica prima delle sessioni di allenamento con i pesi. Può anche essere integrato tra le serie di esercizi per mantenere la mobilità articolare e prevenire l'irrigidimento muscolare.

Integrazione con allenamento cardiovascolare

Prima di attività cardiovascolari intense, lo stretching dinamico può essere preceduto da un breve riscaldamento aerobico e seguito da una fase di attivazione specifica. Questa sequenza migliora la preparazione del sistema cardiorespiratorio e muscoloscheletrico.

Complementarità con lo stretching statico

Lo stretching dinamico è ideale per la preparazione pre-attività. Lo stretching statico rimane fondamentale per il miglioramento della flessibilità a lungo termine e per il recupero post-allenamento. L'integrazione di entrambe le metodologie in momenti appropriati è sicuramente la soluzione più efficace. 

FAQ – Domande Frequenti sullo stretching dinamico

Vediamo quali sono i quesiti più ricorrenti.

Cosa significa stretching dinamico?

Lo stretching dinamico è una forma di allungamento che utilizza movimenti attivi e controllati per migliorare la mobilità articolare e preparare i muscoli all'attività fisica. A differenza dello stretching statico, non prevede il mantenimento di posizioni fisse, ma movimenti fluidi che portano gradualmente l'articolazione attraverso la sua gamma completa di movimento.

Qual è la differenza tra stretching dinamico e statico?

Le differenze principali sono:

  • stretching dinamico: movimenti attivi e controllati, ideale per il riscaldamento, mantiene la forza muscolare, attiva il sistema nervoso;
  • stretching statico: posizioni mantenute per 15-60 secondi, ideale per il defaticamento, migliora la flessibilità a lungo termine.

Quando è consigliato fare stretching dinamico?

Lo stretching dinamico è indicato:

  • durante la fase di riscaldamento, dopo 5-10 minuti di attività aerobica leggera;
  • circa 10-15 minuti prima dell'attività sportiva principale;
  • al mattino, per riattivare il corpo dopo il riposo notturno;
  • dopo lunghi periodi di sedentarietà;
  • come parte della riabilitazione post-infortunio, sempre sotto supervisione medica.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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