Dieta per colon irritabile e pancia gonfia: alimenti permessi e da evitare

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 25 Novembre, 2024

Dieta per colon irritabile: cosa prediligere?

La dieta per colon irritabile aiuta chi soffre della Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) a contenere i sintomi e gli effetti derivati da questo disturbo intestinale che si può curare con l’alimentazione.

cibi possono aiutarci a superare il disagio oppure, se non si rispettano precise indicazioni, possono peggiorare i sintomi di questa patologia, ma sicuramente non sono la causa innescante della disfunzione. 

Se l’alimentazione, quindi, può migliorare i sintomi del colon irritabile, è bene scoprire quali cambiamenti fare nello stile alimentare, quali cibi mangiare e quali evitare perché questa condizione ha un impatto molto pesante sulla vita di tutti i giorni.

Cos’è la Sindrome del Colon Irritabile

Anche detto colon irritabile, sindrome dell'intestino irritabile, colite spastica, colite nervosa o colon spastico, il disturbo è una condizione cronica che riguarda per lo più le donne con una disfunzione gastrointestinale caratterizzata da alcuni sintomi quali dolore, gonfiore e tensione addominale, cambiamento della regolarità intestinale e/o della consistenza delle feci. 

Le cause del colon irritabile e fattori di rischio

Non risulta esserci una causa organica chiara all’origine del colon irritabile, anche se il disturbo potrebbe essere correlato ad alcune condizioni, quali l’eccessiva sensibilità del colon e del sistema immunitario, ansia, stress, familiarità. 

Tra le cause che incidono sulla comparsa dei sintomi:

  • ansia ed eventi stressanti di tipo fisico o psicologico;
  • un'alimentazione ricca di zuccheri e grassi, e ad alto contenuto di oligosaccaridi, monosaccaridi e disaccaridi fermentabili (ecco perché la dieta per chi soffre di colon irritabile può escludere cibi a basso contenuto di FODMAP);
  • alterazioni della mobilità del tratto digestivo;
  • disbiosi (alterazione flora batterica intestinale);
  • infezioni intestinali / infiammazioni;
  • intolleranze e allergie alimentari;
  • assunzione cronica di farmaci antinfiammatori e antibiotici;
  • bassi livelli di serotonina: neurotrasmettitore i cui livelli troppo bassi causano dolore addominale e alterazione dell'evacuazione.

La diagnosi

Non essendo una vera e propria malattia, la diagnosi del colon irritabile va per esclusione, passando per l'anamnesi (raccolta dei dati che riguardano il paziente), l’esame obiettivo e gli esami diagnostici che servono per escludere altre malattie: esame del sangue ed esami delle feci per verificare la presenza di infezioni e malattie infiammatorie intestinali, radiografie, sigmoidoscopia, colonscopia.

Le cure per il colon irritabile

Non esistono terapie specifiche per curare questo disturbo. Tuttavia, è possibile tenere sotto controllo i sintomi con una dieta corretta e attraverso il controllo di stress e ansia, con l'aiuto di alcuni farmaci (antidepressivi o antispastici) e attraverso un percorso psicoterapeutico.

In relazione agli esami della diagnosi, la cura della Sindrome del Colon Irritabile può includere:

  • farmaci antispastici;
  • antidiarroici (Imodium o il Dissenten), fibre o lassativi;
  • probiotici e antibiotici intestinali che possono ridurre la fermentazione e il gonfiore;
  • antidolorifici;
  • una dieta equilibrata (priva di cibi che possono irritare l'intestino);
  • eventuale psicoterapia per la gestione di ansia e stress che riacutizzano il disturbo.

I sintomi del colon irritabile

Può essere difficile riconoscere subito i sintomi del colon irritabile perché questi si possono confondere con altri (per esempio, con quelli dell'intolleranza al lattosio). 

I sintomi possono presentarsi con maggiore o minore intensità, peggiorare a causa di una dieta scorretta e di condizioni fisiche e/o psicologiche, possono durare giorni o settimane, a volte anche mesi. 

Cibo e bevande condizionano la riacutizzazione dei sintomi, tra i quali:

  • crampi e dolori addominali;
  • diarrea, stipsi;
  • meteorismo/gonfiore e tensione addominale;
  • alterata motilità intestinale;
  • stanchezza e mancanza di energia o concentrazione;
  • disturbi del sonno;
  • cefalea.

Questi sintomi possono peggiorare dopo aver mangiato e migliorare dopo aver evacuato. 

Alimentazione per colon irritabile

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Dieta alimentare e controllo dello stress sono i due fattori che insieme funzionano come terapia naturale della sindrome da colon irritabile. 

Una delle condizioni correlate a questo disturbo è la disbiosi: squilibrio della flora batterica (microbiota) causata dall’aumento dei batteri cattivi. 

Per regolarizzare l'intestino e mantenere in buono stato la flora batterica si possono assumere i probiotici, ma sempre sotto la guida di un nutrizionista o dietologo.

Dieta a basso contenuto di FODMAP 

Abbiamo accennato alla dieta a basso contenuto di FODMAP (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi fermentabili e polioli). Escludere cibi difficili da digerire, che contengono carboidrati e che l'intestino tenue non assorbe bene, ha dimostrato di migliorare i sintomi del colon irritabile. 

Questi carboidrati chiamati FODMAP si trovano nel grano, in alcuni tipi di frutta e verdura, nei legumi, nei dolcificanti artificiali e in alcuni alimenti preconfezionati, e sono responsabili dei disagi legati al disturbo, dal gonfiore, al dolore addominale, alla diarrea. 

Colon irritato, cosa mangiare

  • Cereali: riso, avena, orzo, miglio, grano saraceno e quinoa (con livelli di fermentabilità inferiori al grano e ai derivati come pane bianco, pasta, biscotti, cracker);
  • Latticini: latte senza lattosio, latte di riso, latte di mandorla, latte di cocco, yogurt senza lattosio, kefir;
  • Formaggi stagionati e freschi senza lattosio, a pasta dura come feta e brie, stagionato come Grana Padano DOP;
  • Verdure: fagiolini, cetrioli, rape, ravanelli, sedano, zucchine, melanzane, carote, patate bollite, verdure a foglia verde come bietole, spinaci, zenzero, lattuga, olive;
  • Frutta: banane (con moderazione), mirtilli, melone, mandarini, kiwi, arance e fragole, pompelmo e melagrana in dosi minori;
  • Carni e fonti di proteine: manzo, maiale, pollo, pesce, uova e tofu;
  • Frutta a guscio/semi: mandorle, arachidi, pinoli, noci;
  • Semi oleosi: chia, girasole, sesamo, zucca ecc.;
  • Condimenti: olio, erbe e spezie (non piccanti);
  • Acqua (liscia), 1 bicchiere di vino rosso (un paio di volte a settimana), succhi a base di frutta ma senza zuccheri aggiunti.

Chi soffre di costipazione dovrà bere molta acqua, preferire verdura fresca, cibi bolliti, legumi e fibre. L'obiettivo è quello di ammorbidire le feci ed evacuare con più facilità. Anche l'attività fisica aiuta in questa fase, agevolando la contrazione e il rilassamento delle pareti del tubo digestivo e dei dotti escretori.

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Tra i cibi per contenere la diarrea, invece, si può mangiare riso, carni bianche, limone, frutta secca. E ancora, bere tanta acqua per idratare l'organismo.

Colon irritabile, cibi da evitare o diminuire per alleviare crampi e gonfiore

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Con la supervisione del medico, e dopo aver appurato l'effettiva presenza del disturbo, potrebbe essere necessario diminuire o evitare questi alimenti e bevande:

  • Cereali: grano e segale, pane, pasta e alimenti che contengono glutine da limitare o eliminare per ipersensibilità o intolleranza, anche se non escluso del tutto;
  • Latte e formaggi freschi, ricotta, yogurt, crema pasticcera, gelato, ricotta, mascarpone;
  • Cibi e spezie piccanti, grassi e trasformati;
  • Brodo di carne, dado per brodo;
  • Insaccati: mortadella, salsiccia, salame, coppa ecc.;
  • Frutta zuccherina, ricca di fruttosio soprattutto se consumata dopo i pasti: mele, albicocche, more, pere, ciliegie, cocomero, fichi, pesche, prugne, cachi, anguria;
  • Frutta secca: pistacchi, anacardi;
  • Frutta candita e disidratata;
  • Verdure: funghi, carciofi, asparagi, cavoli, barbabietola, broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, funghi;
  • Legumi: ceci, fagioli, lenticchie, piselli e fave (da mangiare con moderazione per evitare flatulenza);
  • Aglio e cipolla, pepe e peperoncino;
  • Maionese, ketchup, senape, ecc.;
  • Prodotti a base di soia;
  • Fibra della crusca;
  • Miele, fruttosio, sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo e isomalto contenuti nelle gomme e nelle caramelle senza zucchero;
  • Condimenti: burro, lardo, panna, margarine (ricchi di grassi);
  • Alcolici, bevande gassate, birra, caffè e tè (non superare le 3 tazze al giorno);
  • Dolci confezionati.

È molto importante non escludere a priori gli alimenti sconsigliati, ma valutare la tollerabilità individuale e le dosi di quegli alimenti

È fondamentale che ogni cambiamento sia sempre supervisionato da specialisti in Gastroenterologia e Dietologia, che potranno seguire l'evoluzione del disturbo.

Consigli per chi soffre di colon irritabile

Chi soffre di colon irritabile è bene segua dei comportamenti che possono evitare il ripresentarsi di alcuni sintomi

Per esempio, è bene preferire cibi fatti in casa con ingredienti freschi a quelli confezionati, preparati con metodi di cottura leggeri (per es. al forno, al vapore o alla griglia, arrosto o in umido). 

Consumare 5 pasti al giorno e mai saltare nessun pasto. Mangiare lentamente per non incamerare troppa aria e bere tisane fatte con malva, tiglio, valeriana, melissa, dall'effetto antinfiammatorio. È utile, inoltre, bere almeno 1,5-2 litri al giorno di acqua oligominerale naturale,  trovare momenti di relax e fare esercizio fisico

Chiedi un consulto medico prima di prendere iniziative

Un'ultima raccomandazione: il fai-da-te in questi casi non può essere la soluzione. Se ci sono forti sospetti che il proprio malessere sia legato alla possibile presenza della sindrome del colon irritabile, è bene consultare un medico dietologo e uno specialista in gastroenterologia

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr.ssa Irené Matichecchia
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