37ª settimana di gravidanza: sviluppo del feto e sintomi

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 25 Maggio, 2023

37 settimane di gravidanza: ecco cosa sapere

Cosa succede alla 37ª settimana di gravidanza? Come si sta sviluppando il feto e quali cambiamenti fisici ed emotivi stanno avvenendo nel corpo della donna? 

Andiamo alla scoperta di tutto quello che c'è da sapere sulla trentasettesima settimana di gestazione.

37 settimane di gravidanza: cosa sta succedendo

A 37 settimane di gravidanza il bambino/a è pronto per la nascita e per la vita all'infuori dell'utero. Ora è, infatti, completamente formato e utilizzerà il tempo che rimane fino al giorno del parto per accumulare delle riserve di grasso

Ogni giorno che passa prende circa 20-30 grammi, tanto che circa il 15% del suo peso corporeo è composto adesso proprio da grasso, che gli permetterà di sopravvivere senza problemi e di regolare al meglio la temperatura del suo corpo.

Se la donna dovesse partorire a 37 settimane, inoltre, il bimbo nascerebbe quasi completamente privo della lanugine e della vernice caseosa che invece, fino a qualche settimana prima, lo ricoprivano. Ne rimarrà solo qualche residuo in determinate zone del suo corpo, mentre i bimbi che nascono al di fuori del termine previsto, non ne hanno più neppure una traccia.

Il parto a 37 settimane, sebbene si verifichi prima delle canoniche 40, è considerato comunque a termine, mentre qualora si aspettassero due o più gemelli, difficilmente potrebbero venire alla luce dopo la trentasettesima settimana.

37 settimane di gravidanza quanti mesi sono? Esse corrispondono alla fine del nono mese di gestazione.

I sintomi della trentasettesima settimana di gravidanza

La settimana 37 della gravidanza può includere un'ampia varietà di sintomi. I principali sono:

  • aumento di peso
  • aumento della dimensione del seno
  • pancia dura e gonfia
  • indolenzimento a seno e capezzoli
  • comparsa della linea nigra sull'addome
  • aumento dell'appetito
  • stanchezza
  • bisogno di urinare con maggior frequenza
  • stitichezza
  • insonnia
  • emorroidi
  • acidità e bruciore di stomaco
  • epistassi
  • gonfiore addominale
  • dolori alla zona lombare
  • pancia che prude
  • mal di testa
  • perdite vaginali di colore bianco
  • contrazioni di Braxton Hicks

E' probabile che nel corso della 37 settimana di gravidanza, aumenti il peso sulla zona inferiore del bacino e sul pavimento pelvico, con la conseguenza i polmoni non saranno più così schiacciati e si potrà finalmente respirare più liberamente. 

A partire da questo momento il parto si può verificare in qualunque momento. I campanelli d'allarme più comuni che lo precedono sono alcuni sintomi intestinali (flatulenza, diarrea, vomito, dolori addominali) e la perdita di una piccola quantità di sangue.

Questo è il segnale che si è rotto il tappo mucoso, ovvero il muco che teneva chiusa la cervice. In molti casi quando inizia il travaglio si rompono le acque (cioè si rompe il sacco amniotico) e la donna può notare un rivolo di liquido uscire dalla vagina. 

Anche se il travaglio vero e proprio, con le sue contrazioni regolari, potrebbe non partire subito, quando si rompono le acque è comunque necessario recarsi in Ospedale nel giro di poco tempo.

37 settimane di gravidanza: cosa fare

Uno degli avvenimenti che introducono il parto alla 37 settimana è il cambio di posizione del feto, che passa dall'avere la testa verso l'alto, ad averla verso il basso. 

Qualora il bimbo/a fosse ancora in posizione podalica o trasversale, invece, è possibile tentare la cosiddetta "manovra di rivolgimento". Questa procedura viene eseguita solamente presso una struttura ospedaliera in quanto la donna deve essere sottoposta al monitoraggio continuo. Sebbene non si abbia una percentuale sicura di riuscita, in circa il 60% dei casi essa riesce effettivamente a capovolgere il bimbo.

donna incinta prepara il corredo

La manovra di rivolgimento non può però essere effettuata in tutte le gestazioni. Ad esempio, se è presente del sanguinamento vaginale, se si sono già rotte le acque o se dovessero subentrare altre complicazioni, è consigliabile non eseguire quest'operazione. 

In questa settimana, poi, si avrà anche l'esito del tampone vaginale eseguito in precedenza. Se esso dovesse essere positivo, alla donna verrà somministrato un antibiotico per via endovenosa durante tutto il corso del travaglio.

Il feto a 37 settimane

Il feto a 37 settimane presenta gli organi interni ormai del tutto formati e proprio in quest'ultima fase finale, grazie al movimento delle contrazioni preparatorie, è possibile che la sua testa si muova in direzione del canale del parto, assumendo quindi una posizione già ideale per nascere. 

Non si può più muovere molto all'interno dell'utero, infatti è proprio questa progressiva situazione di scomodità, che lo porta poi a dare inizio al travaglio.

Nell’ultima parte della gestazione, il bimbo produce una grande quantità di ormoni sessuali e per questo motivo al momento della nascita, i suoi genitali potrebbero avere una forma leggermente più ingrossata. 

Se si dovesse eseguire un'ecografia alla 37 settimana di gravidanza, si noterebbe che il cervello, i polmoni e il sistema digestivo stanno continuando il loro sviluppo, oramai giunto praticamente al termine. Sebbene lo spazio nell’utero si riduca ogni giorno di più, il feto continua a muoversi e, talvolta, può capitare di sentire i suoi movimenti intensi.

Il peso del feto a 37 settimane è di circa 2927 grammi, mentre la lunghezza è pari a 48 cm

Come cambia il corpo a 37 settimane di gravidanza

Uno dei fenomeni che può verificarsi intorno alla settimana 37 gravidanza, è la perdita del tappo mucoso. Non è sempre facile riconoscerla in quanto si confonde con le normali perdite vaginali. 

Quelle che fuoriescono dal tappo, tuttavia, sono più gelatinose e compatte, inoltre talvolta sono venate da sottili strisce di sangue. La rottura del tappo può avvenire lentamente e poco alla volta, e generalmente indica che il travaglio è prossimo a partire. In molti casi, però, il parto non comincerà che dopo qualche settimana dalla rottura del tappo. 

E' importante ricordare che qualora le perdite dovessero avere un colore rosso scuro, è necessario recarsi immediatamente in Ospedale.

La gravidanza a 37 settimane, ormai al termine, si caratterizza per l'aumento progressivo delle dimensioni della pancia e per la sensazione di stanchezza e di gonfiore che si accompagnano alla crescita ponderale del feto. 

In molti casi la donna ha meno appetito e, quando mangia, si sente sazia più facilmente: si tratta di un fenomeno dovuto all'aumento delle dimensioni dell'utero e al suo spostamento.

Consigli di benessere per affrontare la 37ª settimana di gravidanza

Quali sono i consigli di benessere per affrontare la 37esima settimana di gravidanza con serenità? Ecco qualche accortezza da tenere presente:

  • è probabile che, giunta alla settimana 37, la pelle della pancia tiri. Per alleviare questo fastidio può essere utile applicare una crema idratante o un olio elasticizzante;
  • in alcuni casi è possibile sentire una fitta nella zona della vescica, simile alla sensazione di una perdita di urina improvvisa. Se non sono presenti altri sintomi localizzati, come ad esempio un'infezione delle vie urinarie, non c'è motivo per preoccuparsi;
  • per alleviare il mal di schiena lombare, può essere utile posizionare un cuscino di noccioli di ciliegio riscaldato;
  • molte future mamme ala 37 settimana di gravidanza avvertono la cosiddetta "sindrome del nido", ovvero un'intensa voglia di pulire la casa e di mettere in ordine in vista dell'arrivo del piccolo/a;
  • per agevolare il parto è consigliabile eseguire un delicato massaggio nella zona perianale con un apposito olio per massaggi;
  • prima di partorire è opportuno verificare presso il proprio Comune di residenza la procedura per registrare il neonato al momento della nascita. In genere l'iscrizione all'Anagrafe viene effettuata entro tre giorni dal parto e, in alcuni casi, è lo stesso Ospedale a comunicare all'Ufficio di Stato Civile del Comune la nascita avvenuta.

Infine, il consulto con il proprio medico è sempre opportuno.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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