Avere paura di crescere, per un bambino, è normale: alcuni possono intimorirsi di fronte al fatto di non poter più giocare con i propri amichetti o di non intrattenersi più ore e ore di fronte alla televisione a guardare i cartoni animati.
Si tratta di una cosa fisiologica ma, proprio per questo, rappresenta un momento delicato per ogni genitore: cerchiamo, quindi, di capire come gestire questa fase della crescita.
Paura di crescere: in cosa consiste?
Nei bambini, la paura di crescere è legata ad un sentimento di ansia nei confronti del cambiamento: i più piccoli, che sono abituati al gioco e allo svago, possono non trovare altrettanto allettanti attività di responsabilità come rifare il letto, preparare da mangiare, imparare ad usare il gabinetto o affrontare altri cambiamenti in autonomia.
Tra le diverse manifestazioni di questo timore, il piccolo potrebbe provare:
- dubbi sulle proprie capacità e inadeguatezza: i bambini con la paura di crescere possono dubitare di essere in grado di affrontare le sfide tipiche che comporta la crescita. Il rapporto con gli altri bambini potrebbe far sentire inadeguato il piccolo, il quale potrebbe percepirsi come non all’altezza delle aspettative. Spesso il bambino può sviluppare paura di crescere quando percepisce che i tentativi di autonomia comportano aspettative più elevate e possibili rimproveri. Quando un bambino si cimenta in nuove attività, naturalmente commette errori, ma se il genitore reagisce con critiche eccessive o delusione manifesta, il piccolo può associare la crescita a sensazioni di inadeguatezza e giudizio negativo. È fondamentale che i genitori accompagnino i tentativi di autonomia con comprensione e incoraggiamento, riconoscendo l'impegno più che il risultato, così da comunicare al bambino che crescere significa anche sbagliare in un ambiente sicuro ed emotivamente accogliente;
- paura di perdere affetti o rapporti: i più piccoli che manifestano questo timore potrebbero iniziare a temere di non godersi più la spensieratezza tipica della fase giovanile o il rapporto con gli amici;
- ansia per il futuro: può capitare, in questo caso, di percepire il bambino preoccupato per le nuove responsabilità che lo aspettano, i cambiamenti fisici o il dover fare per forza nuove amicizie.
Occorre, comunque, sottolineare che questo sentimento è del tutto normale e, anzi, può manifestarsi in moltissimi modi diversi (a seconda di età e personalità del soggetto).
Perché il bambino ha paura di crescere?
I motivi che si nascondono dietro alla paura di crescere, come detto, possono essere diversi.
Ci sono, però, alcuni fattori chiave che contribuiscono alla nascita di tale condizione:
- esempi negativi: può capitare che il bambino, osservando adulti insoddisfatti o sovraccaricati di responsabilità, viva con disagio l’avvicinarsi del cambiamento;
- cambiamenti fisici: diventare grandi comporta anche numerose trasformazioni fisiche ed emotive che possono spaventare e destabilizzare il piccolo;
- educazione eccessivamente protettiva: alcuni stili educativi, come ad esempio l’essere dei genitori troppo permissivi o protettivi, può compromettere l’autonomia del bambino. Quest’ultimo può, quindi, sviluppare il terrore di affrontare il mondo da solo;
- timore dell’ignoto: quando si cresce, si devono affrontare avventure e responsabilità tutte nuove e mai immaginate prima. Per questo, può capitare di provare incertezza, ansia e paura;
- pressioni sociali: come visto anche prima, il bambino può paragonarsi ai coetanei e sentirsi quasi obbligato a diventare grande come gli altri, a soddisfare le aspettative altrui o a crescere in fretta;
- perdita dell’infanzia: l'infanzia è un periodo caratterizzato dalla protezione dei genitori, dalla spensieratezza e dallo svago; crescere significa lasciare alle spalle tutto questo e affrontare un mondo più complesso e impegnativo. Questo può generare ansia e preoccupazione nel bambino.
Paura di crescere: cosa fare?
La paura di crescere è un sentimento comune nei bambini, che possono percepire l'età adulta come un momento di grandi cambiamenti e responsabilità.
È importante affrontare questa paura con comprensione e delicatezza: non bisogna mai forzare il proprio bambino a crescere troppo in fretta ma, al contrario, essere pazienti e prendere atto che superare paure e incertezze richiede accoglimenti, comprensione, tempo e costanza.
Ogni bambino ha i suoi tempi e fare paragoni non è indicato e non è nemmeno sensato: se si ha bisogno di supporto, può essere utile parlare con un pediatra o uno psicologo.
Ecco alcuni suggerimenti su come aiutare un figlio:
Ascoltare e comprendere le cause
Innanzitutto, è importante costituire uno spazio sicuro, all’interno del quale far capire al proprio bambino che è libero di condividere qualsiasi tipo di emozione, compresa la paura, senza essere giudicato.
Bisogna far capire al piccolo che le emozioni che prova vengono capite e comprese, mostrando empatia – e aiutando a normalizzare la cosa.
Infine, si può incoraggiare il figlio a esprimere ciò che lo preoccupa, chiedendogli quali sono le cose del futuro che lo spaventano di più e come immagina il futuro.
Offrire rassicurazioni
Rassicurare il proprio bambino sul futuro, oltre a sottolineare che è normale provare paura, significa anche parlagli degli aspetti positivi della crescita, come l'autonomia, la possibilità di fare nuove esperienze e di scoprire chi si è veramente.
Ancor più fondamentale è rassicurarlo sul fatto che si sarà sempre disposti a dargli una mano, anche quando dovrà affrontare nuove sfide che sembreranno insormontabili, e sottolineare che maggior autonomia non significa perdita delle figure di riferimento.
Incoraggiare l'autonomia
Il cambiamento fa molta meno paura se affrontato a piccoli passi: affidare al proprio bambino piccole responsabilità gli permette di prendere decisioni e di affrontare le sfide in modo graduale.
Celebrando i suoi successi e riconoscendo i traguardi raggiunti, inoltre, si consoliderà una certa soddisfazione nell’affrontare nuove sfide.
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Rimane fondamentale offrire il proprio aiuto quando il bambino ne ha più bisogno, ma sempre incoraggiandolo a trovare delle soluzioni da solo.
Sviluppare la sua fiducia
Sottolineando le qualità e i punti di forza del bambino, è possibile fargli capire che è in grado di affrontare le difficoltà – anche quelle che immaginava essere complicate e insormontabili.
Si potrà, quindi, incoraggiarlo ad uscire dalla propria zona di comfort e a provare cose nuove: tutto questo, lo aiuterà a trovare nuove passioni e a capire che la novità non è un tabù.
Sostenere, infine, i suoi interessi, mostrandosi interessati, gli farà percepire il sostegno del genitore e lo incoraggerà a coltivare i propri hobby.
Dare il buon esempio
Se gli adulti di riferimento si mostrano felici della propria vita, seppur tra le tante difficoltà, sarà più facile per i più piccoli incuriosirsi davanti al fenomeno della crescita: i bambini vorranno, giorno dopo giorno, provare nuove esperienze che li faranno diventare grandi.
Per fare ciò bisogna, nei limiti del possibile, mostrare loro quanto sia bello essere grandi, fare un lavoro che si ama, coltivare i propri interessi, avere i propri amici e stare con loro, avere una famiglia da amare.