Stare bene dopo un piccolo auto-regalo: suggestione o realtà? Ecco cosa dicono gli esperti

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 25 Novembre, 2024

Ragazza che compra una piantina al mercato

Concedersi dei piccoli regali, che sia la colazione al bar la mattina prima di andare in ufficio, un libro appena uscito il libreria o un pomeriggio interamente dedicato a noi stessi, ci dà la sensazione di stare meglio dal punto di vista psicologico: si tratta di un fenomeno che ha un riscontro scientifico o è una suggestione?

Scopriamolo in questo articolo.

Perché mi sento meglio se mi regalo qualcosa?

Farsi piccoli auto-regali può effettivamente migliorare la salute mentale, secondo diversi studi scientifici e psicologici.

Vediamo perché:

Rafforzano la self-compassion

Diversi studi, tra cui uno pubblicato sul Plos One, praticare la self-compassion, incluso farsi regali simbolici, può ridurre lo stress, l'ansia e i sintomi depressivi. 

Attivano il sistema di ricompensa cerebrale

Fare acquisti per sé stessi o concedersi piccole gioie stimola il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla motivazione. Questa azione rafforza sensazioni positive, come indicato, ad esempio, da questo approfondimento su Neuro Launch

Promuovono la consapevolezza e il benessere emotivo

Secondo le ricerche a opera dell'Università di Chicago, i piccoli gesti di auto-cura aiutano a migliorare la consapevolezza emotiva, specialmente se associati a momenti di riflessione. 

Dunque, la scienza conferma l'efficacia delle piccole ricompense: quando raggiungiamo un obiettivo o riceviamo un riconoscimento, il nostro cervello viene inondato di dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere e alla gratificazione e questo meccanismo biologico non solo ci fa sentire bene nel momento presente, ma innesca un circolo virtuoso che ci motiva a ripetere comportamenti positivi.

Come sottolinea David Spiegel, direttore del Center on Stress and Health di Stanford, queste ricompense occasionali agiscono come rinforzi positivi, consolidando abitudini produttive e migliorando il nostro benessere generale.

Nonostante alcune critiche, come il rischio di incorrere nello shopping compulsivo oppure nel fenomeno dell’overconsumption, infatti, i benefici percepiti dal regalarsi dei little treats (dei piccoli regalini) superano di gran lunga le aspettative, un risultato non sorprendente se consideriamo le sfide inaspettate e spesso estenuanti degli ultimi anni.

Come sottolinea Britt Frank, terapista e specialista in gestione dello stress, “Viviamo in un'epoca post-pandemica, caratterizzata da un clima elettorale polarizzato. Tutto ciò può farci sentire sopraffatti e privi di controllo.”

Dunque, in questo contesto anche un piccolo gesto come questo può offrire un'illusione di potere e autonomia, aiutandoci a ritrovare un senso di equilibrio.

Bello prendersi cura di sé con un piccolo regalo, ma nella giusta misura

Chi non ha mai cercato di “curarsi” con un dolce o l’acquisto di una penna particolare dopo una giornata no? Frank ci invita a riflettere su questa abitudine, paragonandola alla cura di un bambino: a volte un premio va bene, ma altre volte abbiamo bisogno di qualcosa di più profondo.

Quella cioccolata o quel capo d'abbigliamento, infatti, non risolveranno un problema di fondo, come lo stress accumulato o un conflitto irrisolto.

Invece di cercare di “anestetizzare” le nostre emozioni negative, dovremmo provare a comprenderle e ad affrontarle in modo costruttivo; prendersi del tempo per sé stessi può aiutarci a capire se le nostre abitudini di auto-ricompensa sono un modo per evitare di affrontare i nostri problemi o per cercare una fuga dalla realtà.

Essere consapevoli delle nostre preferenze in fatto di auto-regali ci permette di adottare un approccio più intenzionale e personalizzato alla gratificazione; come sottolinea Spiegel, è importante ampliare la nostra visione di ciò che costituisce una ricompensa, andando oltre il semplice acquisto di beni materiali.

Gli studi dimostrano, inoltre, che le esperienze tendono a lasciare un ricordo più duraturo e a generare una maggiore soddisfazione; pertanto, anche quando decidiamo di concederci un piacere, possiamo trasformarlo in un'esperienza memorabile, che arricchisca la nostra vita e ci colleghi a ciò che è veramente importante per noi.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

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Arianna Bordi | Editor
Arianna Bordi | Editor
in Mental health

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