Un integratore naturale può migliorare la sopravvivenza di pazienti con insufficienza cardiaca

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 14 Febbraio, 2025

Un uomo si tocca il petto

Un team di ricerca giapponese del Dipartimento di Scienze dei Trigliceridi – Facoltà di Medicina dell'Università di Osaka ha studiato gli effetti benefici di un integratore naturale su pazienti affetti da cardiomiovasculopatia da deposito di trigliceridi (TGCV), una cardiopatia emergente e non trasmissibile.

Scopriamo di cosa si tratta.

Su cosa si basa la ricerca?

Lo studio, pubblicato su Nature Cardiovascular Research, ha confrontato gli esiti clinici di 22 pazienti con insufficienza cardiaca a cui è stato somministrato il tricaprin con altri 190 nella stessa condizione, ma senza l’assunzione dell'integratore.

Si tratta di un principio attivo estratto dalla pianta Umbellularia californica originaria del Nord America.

L'analisi ha mostrato benefici sostanziali nel primo gruppo, con un tasso di sopravvivenza a 3 e 5 anni del 100%, mentre nel secondo sono stati rispettivamente del 78,6 e 68,1%.

Gli effetti positivi dell’integratore si sono visti nel miglioramento della muscolo cardiaco e tra coloro che erano in emodialisi.

Tale scoperta, dunque, potrebbe rappresentare un’importante alternativa al trapianto di cuore in pazienti cardiopatici.

I pazienti con TGCV sono, infatti, soggetti ad un accumulo di trigliceridi nelle cellule muscolari delle arterie e del cuore, causando gravi danni con conseguenze potenzialmente fatali.

Tra i sintomi vi sono:

  • indebolimento dei muscoli cardiaci;
  • malattia coronarica diffusa;
  • occlusione delle arterie;
  • la sopracitata insufficienza cardiaca e fibrillazioni ventricolari.

Perché funziona?

Questi benefici risiedono nella composizione del tricaprin: si tratta di un trigliceride dell'acido caprico che è in grado di correggere il difetto della lipolisi dei trigliceridi a catena lunga, andando a scomporli e impedendo che questi si accumulino nelle cellule muscolari lisce dei vasi e nel cuore – prevenendo le conseguenze peggiori della malattia cardiovascolare.

Esiste, però una limitazione per questo studio: i pazienti coinvolti sono stati tutti giapponesi, ma i ricercatori sono fiduciosi che l’integratore possa essere comunque efficace per tutti dal momento che le particelle lipidiche miocardiche sono una caratteristica comune nello scompenso cardiaco.

Per questo motivo, si sottolinea l'importanza di condurre ulteriori indagini con un campione molto più ampio e variegato di pazienti.

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Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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