Da Super Mario alla salute: la Nintendo cambia direzione

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Luca Porchetta

Data articolo – 31 Gennaio, 2014

Satoru Iwata, CEO della Nintendo, ha da poco rilasciato un'importante dichiarazione: la nota compagnia sta per intraprendere una nuova strada che punterà sulla salute, cura della persona e della qualità della vita.

Cosa succede?

Non è un segreto che la compagnia si trovi in un momento di crisi: il lancio della nuova console Wii U ha avuto pochissime vendite e fatica a trovare il proprio spazio nell'universo videoludico del nuovo millennio, dove sembra che smartphone e dispositivi mobili abbiano la meglio rispetto alle vere e proprie console.

Da qui la decisione di puntare su una strada già precedentemente intrapresa con device quali la Wii Fit ma anche con giochi come Brain Training, che hanno riscosso gran successo: unificare quindi sempre più l'universo ludico con quello del benessere, monitorando la salute degli utenti.

In cosa consisterà questo cambio di direzione?

Nessun dato preciso per il momento: sappiamo che si tratta di una strategia a lungo termine che la Nintendo seguirà nei prossimi 10 anni, facendo partire questo nuovo modello di business per il 2015. 

Il progetto partirà nell'area dell'Health Care per poi ampliarsi su tutti quei servizi per migliorare la qualità della vita, come l'educazione, il benessere, il lifestyle. 

Il nuovo device che verrà lanciato sembra che non sarà un device indossabile, come per esempio sono i Google Glasses, gli occhiali smart di Google, ma piuttosto un dispositivo che interagirà con le persone monitorando e analizzando dati corporei.

La salute sempre più al centro

Puntare sulla salute non è una cosa nuova: negli ultimi anni hanno già avuto grande sviluppo i braccialetti che monitorano diversi dati nell'arco della giornata e recente è anche la notizia delle lenti a contatto contro il diabete di Google.

Si tratta quindi di un trend globale, che vede sempre più al centro l'informazione come chiave per vivere bene e in salute.

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