Il fegato è un organo fondamentale che regola diversi processi vitali, dalla digestione alla produzione di energia, dalla pulizia del sangue alla conservazione di nutrienti essenziali.
Anche se non ha terminazioni nervose per il dolore, può comunque causare fastidi o dolori di varia intensità, ma non è semplice individuarne la causa precisa, che può dipendere da condizioni epatiche o da altri problemi che coinvolgono gli organi vicini.
I sintomi, infatti, non provengono direttamente dal fegato, ma sono dovuti a infiammazioni, ingrossamenti o danni che interessano la capsula di Glisson (il rivestimento del fegato) o i tessuti vicini.
I dolori al fegato
Il fegato, a differenza di altre parti del corpo, non è dotato di terminazioni nervose specifiche (nocicettori) in grado di rilevare e trasmettere la sensazione di dolore. Di conseguenza, eventuali dolori percepiti nella zona del fegato non provengono direttamente dall'organo stesso, ma spesso sono causati da infiammazioni o tensioni della membrana che lo avvolge (la capsula epatica) oppure da problemi in organi vicini.
Di solito, il dolore è generalizzato, non si concentra su un'area specifica e si può confondere con il dolore allo stomaco, alla spalla destra o con il mal di schiena.
In altri casi, invece, per esempio in presenza di problemi gastrointestinali, ascesso o cirrosi epatica, si possono manifestare sintomi come un moderato o forte dolore addominale che raggiunge la schiena e le spalle.
Il dolore al fegato, che può accompagnarsi al gonfiore, dipende dalla condizione clinica sottostante.
A seconda della causa, può manifestarsi in punti diversi: dolore al fegato e alla schiena, al centro o nella parte destra dell'addome, appena sotto la gabbia toracica o nella parte bassa della schiena.
Quali sono le cause del dolore al fegato?
Il dolore al fegato può dipendere da problemi temporanei legati allo stile di vita, da patologie epatiche dirette o indirette oppure da condizioni extraepatiche che simulano un dolore epatico (come pancreatiti o ulcere).
L'abuso di alcol è una causa frequente di danni al fegato e può provocare dolore dovuto a infiammazione (epatite alcolica) o ingrossamento del fegato.
Cause interne dei dolori epatici
La maggior parte delle crisi dolorose epatiche deriva da calcoli che ostruiscono i dotti, colecistiti acute o croniche, coledociti e papilliti. Il dolore è causato dalla distensione della capsula glissoniana, il rivestimento epatico, che produce un dolore sordo e profondo che si irradia verso destra, in alto dietro lo sterno, fino alla sesta vertebra toracica.
Nella colica biliare, il dolore si estende posteriormente, risalendo verso la scapola destra.
I sintomi del dolore al fegato possono anche dipendere da processi infiammatori come le epatiti possono causare un aumento della tensione nella capsula glissoniana (o capsula di Glisson), una guaina fibrosa che riveste il fegato. Il dolore si manifesta quando l'infiammazione è acuta.
Nelle forme croniche, il dolore è assente a meno che l'organo non aumenti di volume al punto da interessare il peritoneo parietale che lo avvolge.
Gravi patologie epatiche come cirrosi, epatiti croniche e tumori provocano dolore solo in fase avanzata e possono accompagnarsi a ittero, dimagrimento, anoressia, stanchezza, nausea e vomito.
La steatosi epatica (fegato grasso), comune nelle persone obese o in chi beve molto alcol, causa un aumento di volume del fegato, a causa dell'eccessivo accumulo di grasso, e non comporta un dolore forte al fegato ma un fastidio continuo. Si tratta di una problematica in netto aumento nella popolazione generale. In fasi iniziali ed intermedie, però, difficilmente causa sintomi.
Cause esterne
Il dolore percepito nella parte superiore destra dell'addome può derivare da diverse condizioni esterne al fegato. Queste condizioni non coinvolgono direttamente il fegato ma causano un dolore riferito nell'area epatica.
Tra queste, l'infiammazione del pancreas, o pancreatite, e la presenza di neoplasie pancreatiche possono causare sintomi dolorosi in quella zona.
Disturbi gastrointestinali come la sindrome dell'intestino irritabile, che provoca dolore addominale, la gastrite, ovvero l'infiammazione della mucosa dello stomaco, e la duodenite, infiammazione del duodeno, possono anch'essi manifestarsi con dolore nell'area epatica.
Inoltre, lesioni della mucosa dello stomaco o del duodeno, conosciute come ulcere piloriche, e un'eccessiva acidità gastrica, che può infiammare il duodeno, vicino all'ilo epatico, sono possibili cause di dolore. Infine, un'intensa contrazione della cistifellea, dovuta a calcoli o a un'eccessiva stimolazione ormonale, può essere una concausa dei sintomi di mal di fegato.
Dolore al fegato dopo mangiato
Il dolore percepito nella zona del fegato dopo i pasti può avere diverse cause, come un'eccessiva produzione di acido gastrico o una forte contrazione della cistifellea, spesso legata alla presenza di calcoli. Tuttavia, non è sempre semplice identificare una connessione diretta tra questo sintomo e le abitudini alimentari.
Cause interne più comuni di dolore epatico
Queste sono le cause più comuni che possono causare dolore al fegato:
- consumo eccessivo di alcol;
- malattia del fegato grasso non alcolica;
- epatite o infiammazione del fegato;
- calcoli biliari;
- ascesso epatico;
- trombosi della vena porta;
- cirrosi epatica.
Cause interne meno comuni o indirette del dolore al fegato
Condizioni meno comuni possono essere cause di fastidio:
- cisti epatiche;
- emocromatosi;
- sindrome di Budd-Chiari;
- malattia di Wilson;
- mononucleosi;
- insufficienza epatica;
- cancro al fegato.
Calcoli biliari: causa indiretta del dolore al fegato
Il dolore causato dai calcoli biliari che si formano all'interno della cistifellea (o colecisti) potrebbe essere confuso come un dolore direttamente legato al fegato. Il dolore può essere improvviso e peggiorare rapidamente, può essere localizzato al centro o sul lato destro dell'addome superiore, tra le scapole o nella spalla destra.
La cistifellea si trova sotto il fegato, deputato a immagazzinare e concentrare la bile prodotta dal fegato, che viene rilasciata nell'intestino per facilitare la digestione dei grassi. I calcoli biliari si sviluppano quando alcuni componenti della bile, come colesterolo, sali biliari o bilirubina, si cristallizzano formando dei "sassolini" solidi di dimensioni variabili.
Malattia del fegato grasso
La malattia del fegato grasso, o steatosi epatica, si verifica quando troppo grasso si accumula nel fegato a causa di un'alimentazione ricca di grassi e zuccheri, sovrappeso, diabete o abuso di alcol. In molti casi, il fegato grasso non provoca sintomi manifesti, ma in alcune persone può causare fastidio o dolore dalla parte del fegato.
Un dolore sordo e costante dovuto a ingrossamento. Se la condizione peggiora e porta a infiammazione (steatoepatite), con sintomi di indolenzimento più intenso.
Epatiti virali (A, B e C)
L'epatite virale, un'infiammazione del fegato causata da specifici virus (A, B, C, D ed E), con i tipi A, B e C tra i più comuni, può causare dolore nella parte superiore destra dell'addome a causa dell'infiammazione epatica. Altri sintomi sono urine scure, feci chiare (dette anche ipocoliche), ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi), stanchezza, nausea e vomito.
Epatite alcolica o malattia epatica causata dall'alcolismo
L'epatite alcolica si verifica quando l'eccesso di alcol sovraccarica e infiamma il fegato. L'infiammazione del fegato può causare dolore o fastidio nell'ipocondrio destro (parte superiore destra dell'addome), associato all'ingrossamento del fegato che rende l'area dolente alla palpazione.
Epatite tossica
L'epatite tossica è un'infiammazione del fegato causata da farmaci, sostanze chimiche o tossine. Può provocare dolore nella parte superiore destra dell'addome, nausea e ittero.
Ascesso epatico e cisti epatiche
Un ascesso epatico è una raccolta di pus nel fegato causata da un'infezione batterica, fungina o parassitaria. Può provocare dolore nella parte superiore destra dell'addome, febbre, brividi e, a volte, ingrossamento del fegato.
Le cisti epatiche, invece, sono sacche di liquido di solito non infette. Raramente causano sintomi, ma se diventano molto grandi possono dare una sensazione di pienezza o fastidio addominale. In alcuni casi, possono sanguinare, causando un dolore improvviso e intenso nell'addome e nella spalla destra.
Sindrome di Budd-Chiari
La sindrome di Budd-Chiari è un disturbo piuttosto raro causato da un restringimento delle vene epatiche che fanno defluire sangue e liquidi dal fegato. Può essere causata da coaguli di sangue e gonfiore del fegato che provoca dolore addominale, nella parte superiore destra.
Malattia di Wilson
Il morbo di Wilson è una malattia genetica rara che provoca un accumulo eccessivo di rame nel corpo, soprattutto nel fegato e nel cervello. Questo accumulo può causare infiammazioni e danni progressivi al fegato, manifestandosi con sintomi come dolore o fastidio nella parte superiore destra dell'addome e ingrossamento del fegato. Se non trattata, la malattia può evolvere in cirrosi o insufficienza epatica.
Cirrosi epatica
La cirrosi epatica, una malattia cronica del fegato, può causare fastidio o dolore sordo nella parte superiore destra dell'addome.
Questo sintomo può derivare dall'ingrossamento del fegato (epatomegalia) nelle fasi iniziali della malattia o da complicanze come l'ipertensione portale (aumento della pressione nella vena porta, il grande vaso sanguigno che trasporta il sangue dagli organi digestivi al fegato) e l'ascite, che possono provocare tensione e distensione addominale.
Emocromatosi
L'emocromatosi è una malattia ereditaria in cui il corpo assorbe troppo ferro dagli alimenti, causando un accumulo eccessivo soprattutto nel fegato.
Questo può portare a infiammazioni e danni al tessuto epatico, manifestandosi con sintomi come dolore o fastidio nella parte superiore destra dell'addome. Se non trattata, l'eccesso di ferro può causare complicanze gravi come fibrosi, cirrosi o tumore al fegato, aumentando l'intensità del dolore.
Insufficienza epatica
L'insufficienza epatica può essere associata a dolore addominale o fastidio nella parte superiore destra dell'addome, che può essere attribuito a condizioni correlate, come ascite (accumulo patologico di liquido nella cavità addominale), infiammazione o ingrossamento del fegato, infezioni o trombosi nella vena porta.
Questa malattia comporta il rapido deterioramento delle funzioni del fegato. Si distinguono due diverse forme di insufficienza epatica:
- insufficienza epatica acuta: si sviluppa rapidamente, in giorni o settimane, a causa di infezioni virali, tossicità da farmaci (come il paracetamolo), o avvelenamenti;
- insufficienza epatica cronica: si sviluppa gradualmente nel corso di mesi o anni, a seguito di malattie come cirrosi, epatite cronica (B o C), abuso di alcol o emocromatosi.
Mononucleosi
La mononucleosi è un'infezione virale causata dal virus di Epstein-Barr. Può provocare ingrossamento del fegato e un fastidio sordo nella parte superiore destra dell'addome, accompagnato da stanchezza e febbre.
Cancro al fegato
Di solito non si avverte alcun dolore fino a quando il tumore al fegato non entra in una fase avanzata. Il dolore può manifestarsi ovunque, dall'addome alla spalla.
Rimedi per il mal di fegato
Questi rimedi possono alleviare i sintomi del mal di fegato e migliorare la salute epatica generale.
Cambiamenti nello stile di vita
La dieta e lo stile di vita hanno un forte impatto sulla salute del fegato. Ecco alcuni accorgimenti utili:
- ridurre l'assunzione di alcol, cibi fritti, grassi, zuccheri e alimenti industriali;
- preferire cereali integrali, verdure fresche, legumi e pesce;
- fare esercizio fisico regolare che aiuta a migliorare la funzionalità epatica e a prevenire il fegato grasso;
- bere molta acqua per favorire la depurazione del corpo.
Rimedi naturali e fitoterapici
Alcuni rimedi naturali possono agire un effetto benefico sul fegato, tra questi:
- carciofo: stimola la produzione di bile, favorendo la digestione e il metabolismo dei grassi;
- cardo mariano: protegge le cellule epatiche grazie alla silimarina e favorisce la rigenerazione del fegato;
- tarassaco: stimola l'attività epatica e aiuta a eliminare le tossine;
- tè verde: ricco di antiossidanti, supporta la funzionalità epatica se consumato con moderazione;
- bardana: aiuta a depurare il fegato e migliora il metabolismo generale;
- omega 3: presenti in pesci come salmone o sgombro, aiutano a ridurre l'infiammazione e proteggono il fegato.