Dieta salva-pianeta: l’Europa guarda al modello italiano

Emanuela Spotorno |  Autrice e divulgatrice esperta in salute, benessere femminile e medicina preventiva
A cura di Emanuela Spotorno
Autrice e divulgatrice esperta in salute, benessere femminile e medicina preventiva

Data articolo – 12 Dicembre, 2025

alimenti di origine vegetale, frutta, verdura, legumi

Il legame tra alimentazione, salute e sostenibilità ambientale è sempre più al centro dell’attenzione scientifica. Studi recenti mostrano che i modelli alimentari a basso impatto ambientale coincidono spesso con quelli più protettivi per la salute. 

In questo contesto, l’Italia emerge come uno dei Paesi europei più avanzati, grazie a scelte nutrizionali ancora influenzate dalla tradizione mediterranea. A confermarlo sono nuove ricerche che analizzano le abitudini alimentari in Europa e il potenziale delle politiche pubbliche, comprese quelle che riguardano le mense scolastiche.

Un modello alimentare che guarda alla salute del pianeta

Alla base di molte analisi vi è la Planetary Health Diet, un modello sviluppato per garantire il benessere umano riducendo la pressione sugli ecosistemi. Questo schema alimentare prevede un ampio consumo di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca, limitando carne rossa, latticini e alimenti ultra-processati.

Pur essendo pensata su scala globale, la Planetary Health Diet presenta forti affinità con la dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale. Entrambi i modelli valorizzano alimenti vegetali, stagionalità e varietà, elementi che contribuiscono sia alla salute individuale sia alla sostenibilità ambientale.

Italia e Sud Europa più vicini alla dieta sostenibile

Una ricerca condotta dall’Istituto Superiore di Sanità e dal CREA, Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, nell’ambito del progetto europeo PLAN’EAT, ha valutato l’adesione alla Planetary Health Diet in 11 Paesi europei

I risultati, pubblicati su Frontiers in Nutrition, indicano che i Paesi del Sud Europa, in particolare Italia, Grecia e Spagna, mostrano livelli di adesione più elevati rispetto al Nord e all’Est del continente.

L’Italia si distingue per un consumo relativamente più alto di alimenti vegetali e una minore dipendenza da carne e prodotti ultra-processati. Un altro dato rilevante riguarda le differenze di genere: le donne risultano più propense a seguire schemi alimentari salutari e sostenibili, suggerendo un ruolo importante dei fattori sociali e culturali nelle scelte a tavola.

Diete sostenibili e benefici per la salute

Ridurre l’impatto ambientale della dieta significa anche intervenire sui principali fattori di rischio per le malattie croniche. 

I modelli alimentari ricchi di fibre, poveri di grassi saturi e basati su proteine vegetali sono associati a un minor rischio di obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.

La transizione verso diete più sostenibili non rappresenta quindi solo una strategia ambientale, ma anche uno strumento di prevenzione sanitaria, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Mangiare meglio diventa così una scelta che tutela contemporaneamente salute pubblica e ambiente.


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Il ruolo strategico delle mense scolastiche

Un contributo concreto al cambiamento può arrivare anche dalle scuole, una ricerca condotta in Catalogna ha, infatti, analizzato l’evoluzione dei menu scolastici tra il 2005 e il 2020, evidenziando come l’introduzione di più legumi e cereali e la riduzione di carne e pesce abbia portato a una diminuzione dell’impatto ambientale fino al 40%, con riduzioni che raggiungono il 50% per alcuni indicatori.

I piatti a base di carne e pesce risultano i principali responsabili dell’impronta ecologica dei menu, mentre la sostituzione con proteine vegetali consente di mantenere un adeguato apporto nutrizionale. Le mense scolastiche si confermano così luoghi chiave di educazione alimentare, capaci di influenzare abitudini destinate a durare nel tempo.

I dati europei indicano che mangiare in modo sostenibile è possibile e vantaggioso, soprattutto nei Paesi che possono contare su una solida tradizione alimentare come l’Italia. Investire in educazione alimentare, politiche nutrizionali e menu scolastici più equilibrati rappresenta una strategia concreta per proteggere insieme salute e ambiente, dimostrando che le scelte quotidiane a tavola possono avere un impatto che va ben oltre il singolo piatto.

Fonti

  • Planetary Health Diet – A Planetary Health Diet
  • Frontiers in Nutrition - Mapping of the adherence to the planetary health diet in 11 European countries: comparison of different diet quality indices as a result of the PLAN’EAT project
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