Come trattare le macchie rosse da brufoli

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 05 Giugno, 2020

Macchie dell'Acne: come eliminarle

Intervista alla dr.ssa Elisabetta Ciccolella , farmacista. 


Macchie rosse da brufoli: chi, almeno una volta, non ha dovuto fare i conti con questo inestetismo della pelle? Far tornare la pelle del viso a un colorito uniforme e luminoso non è sempre semplice. Quali soluzioni adottare? Lo abbiamo chiesto alla dr.ssa Ciccolella, farmacista che fa parte del nostro Comitato Scientifico. 

Da cosa sono causate le macchie rosse (marroni) che rimangono sulla pelle dopo la guarigione dei brufoli? 

Le macchie da acne rosse o marroni derivanti dalla antecedente presenza di uno o più brufoli sono legate a una iperpigmentazione dovuta a un accumulo di melanina nel punto in cui si era sviluppata una lesione acneica; in particolare, si assiste alla formazione di “segni” o macchie rosse/violacee sulle pelle interessata che costituiscono una alterata pigmentazione cutanea conseguente alla lesione acneica e al processo di rigenerazione della cute. 

Più tecnicamente, l’acne rappresenta una infiammazione delle ghiandole sebacee a cui può seguire, dopo la sua fase attiva, la formazione di macchie che possono essere di due tipi: rosse, eritema post-infiammatorio (PIE), compaiono immediatamente dopo la scomparsa del brufolo, e marroni, iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH), compaiono laddove la lesione viene stimolata in modo aggressivo ed è correlata a una iperproduzione di melanina che scurisce l’area.

Quali tipologie di creme utilizzare per eliminare le macchie? 

Dopo la guarigione della lesione acneica, è possibile ricorrere all’applicazione di dermocosmetici formulati in modo specifico per schiarire macchie e segni dell’acne. In primis, è necessario scegliere prodotti non comedogenici, in modo da evitare la ricomparsa di un inestetismo cutaneo quale è l’ acne

Tra le sostanze skincare più utili nel contrastare la comparsa di macchie scure troviamo attivi gli acidi della frutta AHA (acido glicolico, acido lattico o mandelico), caratterizzati da una elevata attività esfoliante utile a depigmentare le macchie, che vanno sempre utilizzati in associazione a un solare con SPF elevato; ancora, vitamina C o acido ascorbico (ideale per ridurre la pigmentazione delle discromie post-acneiche), retinoidi (derivati della vitamina A, capaci di stimolare il turn-over cellulare a livello cutaneo e, dunque, di attenuare macchie post-acneiche), niacinammide (o vitamina B3, dall’azione antinfiammatoria e sebo-normalizzante), acido cogico (metabolita di origine fungina con azione depigmentante, in grado di inibire l’enzima tirosinasi responsabile della sintesi della melanina) e acido azelaico.

Peeling chimico: come funziona? Quando è efficace?

Il peeling è un trattamento dermatologico che esfolia la pelle ma, allo stesso tempo, sfrutta l’azione degli acidi che giungono fino al derma. dove stimolano i fibroblasti a sintetizzare collagene, elastina e glicosaminglicani, molecole in grado di trattenere acqua e quindi di mantenere idratato il derma. 

Esistono svariati tipi di peeling che agiscono secondo modalità correlate agli attivi utilizzati: tra i peeling più efficaci per il trattamento di discromie post-acneiche vi sono quelli con Acido TCA (tricloroacetico) diluito in diverse concentrazioni, dal 10 al 50%, che consente di effettuare peeling superficiali o medi. 

Laser / luce terapia, invece, quando è indicata?

Le discromie post-acneiche possono trattate con il laser o con la luce-terapia.

A livello pratico si utilizzano differenti intensità di onde e pulsazioni luminose per riscaldare ed eliminare i melanociti che determinano l’iperpigmentazione: questo processo si chiama “fototermolisi”.

Il trattamento laser per le macchie post-acneiche è indicato solo dopo aver curato il disturbo cutaneo e consiste in una o più sedute con Laser CO2 frazionato che elimina strato cutaneo superficiale, consentendo un rinnovamento della pelle e una riduzione delle lesioni: il Laser CO2 frazionato agisce mediante un raggio di anidride carbonica che vaporizza la zona di pelle da trattare e riduce le dimensioni della discromia. 

Quali sono i rimedi naturali per cercare di tamponare il problema?

Tra i rimedi naturali che possono risultare utili nel ridurre questo tipo di inestetismo ricordiamo l’estratto di liquirizia, attivo cosmetico dall’azione antinfiammatoria e cicatrizzante capace di agire su ogni tipi di discromia post-acneica.

Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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