38 settimane di gravidanza: sviluppo del feto e consigli

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 18 Maggio, 2023

38 settimane di gravidanza: cosa sapere?

Cosa sta succedendo durante a 38 settimane di gravidanza? Come si sviluppa il feto all'interno dell'utero e quali cambiamenti interessano ora il corpo femminile? 

Andiamo alla scoperta di tutto quello che c'è da sapere sulla trentottesima settimana di gestazione.

38ª settimana di gravidanza: cosa sta succedendo

Arrivati alla 38esima settimana di gravidanza, il feto non si muoverà più molto all'interno della pancia, sia perché ha sempre meno spazio sia perché ha bisogno di riposarsi. 

In molti casi, si è già spostato in profondità nel bacino e dovrebbe aver già adottato la posizione con cui nascerà. Sebbene non si muova molto, quando lo fa la futura mamma lo sente molto distintamente, in quanto i suoi movimenti sono ora precisi e forti.

Durante questa fase, il medico potrà eseguire un’ecografia per valutare lo stato della placenta e la quantità di liquido amniotico. Se si dovesse profilare una situazione di rischio per il bambino, alla donna si prospetterà l'opzione del parto indotto, ovvero l'induzione artificiale e medicalmente assistita del travaglio. 

In questo momento, inoltre, l'ostetrica può stimare una data presunta del parto: se questa dovesse essere imminente, la donna verrà sottoposta ad un monitoraggio, il quale ha la funzione di tracciare l'intensità, la durata e il numero delle contrazioni uterine, nonché di verificare lo stato di salute del bimbo.

38 settimane di gravidanza quanti mesi sono? In questo momento la donna si trova nella seconda settimana del nono mese di gestazione.

I sintomi della trentottesima settimana di gravidanza

La 38esima settimana gravidanza può includere numerosi sintomi. Fra i più diffusi e comuni rientrano:

  • aumento di peso
  • contrazioni di Braxton Hicks
  • aumento della dimensione del seno
  • pancia dura e gonfia
  • prima produzione di colostro
  • indolenzimento a seno e capezzoli
  • stanchezza
  • bisogno di urinare con maggior frequenza
  • stitichezza
  • insonnia
  • emorroidi
  • acidità di stomaco
  • smagliature
  • gonfiore addominale
  • dolori alla zona lombare
  • pancia che prude
  • epistassi
  • perdite vaginali di colore bianco

Alla 38 settimana è anche probabile che si possa sperimentare uno stato di irrequietezza e di irritabilità, dovuti a quest'ultima fase della gravidanza. 

La pancia dura, i dolori al basso ventre, la pressione che il bambino esercita sul pavimento pelvico e il fastidio alla schiena e all’addome, sono tutti sintomi tipici.

38 settimane di gravidanza: cosa fare

Può capitare di partorire a 38 settimane e per questo motivo è opportuno sapere come comportarsi. 

In genere, non c'è fretta di recarsi in Ospedale, soprattutto se l'esito del tampone vaginale è negativo. Le ostetriche consigliano di aspettare che le contrazioni aumentino di intensità e che si presentino a intervalli regolari di cinque minuti, tuttavia, se si fossero rotte le acque e il tampone rettale fosse positivo, è opportuno recarsi al Punto Nascita per iniziare la terapia antibiotica.

donna incinta parla con dottoressa

Qualora si fosse in presenza di questi segnali, invece, è consigliabile andare immediatamente in Ospedale:

  • abbondante sanguinamento (simile a una mestruazione);
  • dolori intensi e violenti all’addome;
  • perdite maleodoranti e di colore scuro;
  • perdite striate di verde o di marrone;
  • gonfiore eccessivo e improvviso, soprattutto nella zona del viso o intorno agli occhi;
  • riduzione dei movimenti del bambino.

ll feto a 38 settimane

Un feto di 38 settimane si presenta oramai pronto per nascere, con un cranio del diametro di circa 32 cm e i polmoni in grado di garantirgli la sopravvivenza. 

In questa fase, il corpo della donna produce cortisone, una sostanza che aiuterà proprio il neonato a perfezionare la sua capacità di respirare una volta fuori dall'utero.

Quando nascerà il bambino/a potrebbe presentare il corpo e le sclere (ovvero la parte bianca dell’occhio) di un colore tendente al giallo: si tratta del cosiddetto “ittero neonatale”, una condizione presente in moltissimi neonati dovuta al fatto che il fegato, non essendo ancora nel pieno delle sue funzioni, non riesce a metabolizzare la bilirubina al 100%. Questa sostanza, che è il risultato della rottura dei globuli rossi, si potrebbe accumulare dando origine, appunto, a questo colorito giallastro. 

L'ittero sparisce spontaneamente nel giro di poche settimane, tuttavia, qualora esso fosse presente in misura più significativa, il personale ospedaliero può decidere di sottoporre il neonato alla fototerapia.

Alla settimana 38 il feto presenta, in media, queste misure:

  • lunghezza: 49 cm
  • peso feto: all'incirca 3,096 grammi

Il peso del feto 38 settimane continua a crescere di circa 30 grammi al giorno e, sebbene l'ostetrica possa predire a quanto esso ammonterà al momento della nascita, in realtà si tratta di stime che non forniscono certezze assolute. In generale, però, i maschi nascono circa 150 grammi più pesanti delle femmine.

Il feto a 38 settimane presenta ancora uno strato di grasso che lo ricopre, esso, tuttavia tende a sciogliersi man mano che passano i giorni, e a rimanere in sospensione all'interno del liquido amniotico. Questa sostanza verrà poi espulsa naturalmente al momento della rottura del sacco e attraverso il meconio.

Come cambia il corpo durante la 38ª settimana di gravidanza

A 38 settimane il corpo è sostanzialmente pronto per il travaglio. Progressivamente il tappo di muco che chiude la cervice si allenta: questo porterà con sé un aumento delle perdite bianche dalla vagina e la possibilità di contrarre più batteri. 

In molti casi, quando si rompe il tappo mucoso, significa che il travaglio è quasi arrivato, tuttavia, prima di entrare nella fase delle contrazioni regolari potrebbe volerci ancora un po' di tempo.

Partorire a 38 settimane non è così infrequente, infatti, i bimbi che vengono alla luce in questo momento sono considerati a termine, tuttavia, soprattutto se si è al primo parto, è più probabile che il feto nasca dopo. Altri segnali che possono predire l'inizio della contrazioni sono, ad esempio, il bruciore di stomaco, la nausea, la diarrea e la stanchezza.

In queste ultime settimane alcune donne potrebbero sperimentare anche un aumento di peso; si tratta di un fenomeno del tutto soggettivo che dipende dalle caratteristiche fisiche della donna e del feto.  

Consigli di benessere per affrontare la 38 settimana di gravidanza

La settimana 38 della gravidanza si caratterizza per i fastidi tipici del terzo trimestre, soprattutto ora che la pancia è molto ingombrante e che l'utero preme sugli altri organi interni. 

Per affrontare al meglio quest'ultima fase, ecco delle piccole accortezze a cui prestare attenzione:

  • per capire se le contrazioni a 38 settimane sono effettivamente quelle del travaglio vero e proprio o se sono, invece, ancora preparatorie, si può mettere in pratica il metodo dell'acqua calda. Le contrazioni "vere" non smettono neppure dopo un bagno caldo;
  • quando la gravidanza giunge a 38 settimane, il feto dovrebbe già essersi girato. Se così non fosse avvenuto, la mamma ha di fronte due strade: tentare la manovra di rivolgimento in Ospedale oppure optare per parto cesareo;
  • l'utero misura circa 36-38 centimetri e la sua crescita può provocare ancora un po’ di bruciore di stomaco. Meglio consumare pasti piccoli ma frequenti ed evitare alimenti troppo speziati;
  • un altro fastidio che si accompagna alla fine della gestazione sono le leggere scosse che partono dalla vagina e arrivano fino alle gambe. Esse sono dovute alla compressione dei nervi a causa delle dimensioni dell'utero e, fortunatamente, spariranno una volta dato alla luce il bambino;
  • il parto alla 38 settimana è abbastanza comune: per questo motivo è consigliabile aver già preparato tutto per il ricovero in Ospedale;
  • è opportuno dedicare una riflessione a chi sarà presente in Ospedale al momento del parto;
  • quando una gestazione si conclude con un parto a 38 settimane è considerata a termine, tuttavia è interessante notare come solo il 5% dei bambini nasca esattamente nella data presunta indicata dal ginecologo.

Il consulto con il proprio medico è sempre opportuno.

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Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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