I dolori da impianto e i crampi mestruali possono essere simili, ma differiscono per tempistica e intensità.
In ogni caso, se si manifestano dolori intensi, sanguinamento abbondante o altri sintomi preoccupanti, è consigliabile rivolgersi a un medico.
Approfondiamo questa sintomatologia nel dettaglio.
Cosa sono i dolori da impianto
L'impianto è anche detto annidamento o nidazione e i dolori conseguenti a questa fase sono determinati dal cambiamento che avviene nel tessuto uterino, ovvero dall'attaccamento dell'ovulo fecondato (blastocisti) alla parete interna dell'utero, che risponde contraendosi e generando fastidio o dolore.
Si tratta di piccoli crampi che possono manifestarsi nelle primissime fasi della gravidanza, quando un ovulo fecondato si attacca (si impianta) al rivestimento interno dell’utero, e si verificano tra il 6° e il 12° giorno dopo la fecondazione e possono essere accompagnati da leggere perdite di sangue.
È un fenomeno normale nelle gravidanze iniziali e non indicativo di problemi: la loro eventuale presenza (o assenza) varia da donna a donna e non è un segno certo di gravidanza, ma semplicemente uno dei possibili sintomi delle primissime settimane.
Dopo la fecondazione, l'ovulo viaggia nelle tube di Falloppio verso l'utero e, dopo alcuni giorni, si trasforma in blastocisti.
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Quando questa blastocisti si impianta nell'utero, si collega ai vasi sanguigni materni per ricevere nutrimento e iniziare a svilupparsi come feto.
Ecco cosa accade nel dettaglio:
- la blastocisti si attacca al rivestimento dell'utero;
- questo attaccamento stimola i vasi sanguigni in tutta l'area;
- i cambiamenti tissutali e vascolari possono provocare una sensazione di dolore o fastidio.
I dolori da impianto possono essere accompagnati da altri segni precoci di gravidanza:
- piccole perdite di sangue di colore rosato o brunastro;
- leggero aumento della temperatura basale;
- sensazione di stanchezza;
- maggiore sensibilità al seno;
- nausea leggera;
- cambiamenti nell'appetito o nelle preferenze alimentari.
I dolori, comunque, sono lievi e temporanei, frutto di una fase normale della gravidanza iniziale.
Come si manifesta il dolore da impianto?
Nelle prime settimane di gravidanza possono manifestarsi sensazioni di dolore o crampi, come effetto dell'ingrandimento dell'utero che si espande per fare spazio allo sviluppo dell'embrione.
Più che dolori veri e propri, sono piccole fitte di breve durata accompagnate da perdite ematiche (sangue) ma più leggere del flusso di sangue del periodo mestruale.
I sintomi dei dolori da impianto si concentrano nella parte bassa dell'addome:
- fitte lievi;
- senso di pressione simile ai crampi mestruali;
- sensazione di formicolio.
I dolori tendono a concentrarsi nel basso ventre, nella parte bassa del bacino e a livello del perineo.
Quando si manifestano i dolori da impianto e quanto durano?
I dolori da impianto si manifestano tra il 6° e il 12° giorno dopo il concepimento, proprio quando la blastocisti si sta attaccando alla parete uterina; sono di breve durata, persistendo da poche ore fino a 2-3 giorni al massimo.
La loro intensità è lieve o moderata, raramente così forte da interferire con le attività quotidiane; sono dolori intermittenti, momenti di fastidio seguiti da periodi di assenza di sintomi.
Come distinguerli dai dolori mestruali
Rispetto ai dolori mestruali, i dolori da impianto sono:
- generalmente meno intensi;
- durano meno a lungo;
- non aumentano progressivamente di intensità;
- sono spesso accompagnati da spotting molto leggero invece che da un flusso abbondante;
- si manifestano prima della data prevista per le mestruazioni.
Quando i segnali d'allarme richiedono un consulto medico
Quando rivolgersi al medico? Il sanguinamento da impianto passa da solo, ma se non succede e se è abbondante, ci si deve rivolgere al medico.
In alcuni casi, infatti, il sanguinamento, i crampi dolorosi o la fuoriuscita di liquido o tessuto dalla vagina possono essere un segno di aborto spontaneo o di gravidanza ectopica.
È necessario rivolgersi al medico o recarsi al pronto soccorso se si manifestano:
- sanguinamento vaginale abbondante, simile a una mestruazione o più intenso;
- dolore addominale severo, unilaterale o che peggiora rapidamente;
- vertigini, svenimenti o sensazione di debolezza;
- febbre associata a dolore pelvico;
- sintomi gastrointestinali gravi, come vomito persistente;
- perdite vaginali anomale con odore sgradevole.
Per gravidanza ectopica si intende l’impianto dell'embrione al di fuori dell'utero, nelle tube di Falloppio, condizione che richiede un trattamento urgente.
FAQ – Domande frequenti sui dolori da impianto
Ecco alcuni dei dubbi ricorrenti su questa sintomatologia:
Come capire se c'è stato l'impianto?
Uno dei sintomi più diffusi consiste nella presenza dello spotting da impianto (piccole perdite di sangue).
Quest'ultimo può essere accompagnato da altri sintomi come piccoli crampi a livello uterino o lievi aumenti della temperatura basale.
Come riconoscere il dolore da impianto?
I dolori da impianto si percepiscono nel basso ventre e si manifestano dopo che l'impianto è avvenuto, in seguito al periodo ovulatorio.
Possono essere confusi con altri sintomi, come i dolori da ciclo mestruale o quelli gastrointestinali.
I dolori da impianto, però, sono più brevi e leggeri, descritti più come un senso di pressione o formicolio più che come veri e propri crampi.
Qual è la differenza tra i dolori da impianto e i crampi mestruali?
I crampi mestruali si verificano durante le mestruazioni, quando l'utero si contrae per espellere il suo rivestimento; si presentano come un dolore sordo o improvviso e acuto che può iniziare nell'addome e diffondersi alla schiena e alle cosce.
I crampi da impianto, invece, vengono descritti come una sensazione di trazione, puntura o formicolio; possono manifestarsi insieme ad altri sintomi di gravidanza, tra cui la mancata mestruazione, l'avversione per il cibo e il seno gonfio.
Cosa succede durante l'impianto?
Durante questa fase il corpo prepara il rivestimento dell'utero per accogliere e proteggere l'ovulo fecondato.
In questo periodo i livelli di estrogeni diminuiscono mentre il progesterone prepara la parete uterina ad accogliere l'impianto; se la blastocisti si impianta con successo, il corpo inizia a formare la placenta.
Entro due settimane, l'ormone della gonadotropina corionica umana (hCG) sarà presente in quantità sufficiente a determinare un test di gravidanza positivo.
Quanto spotting è normale durante l'impianto?
Durante l'impianto lo spotting si presenta come piccole perdite di sangue diverse rispetto al flusso mestruale, che è più abbondante e di un rosso intenso.
La quantità di sanguinamento può variare, ma in genere si limita a poche gocce o tracce visibili per uno o due giorni.
Se il sanguinamento diventa più abbondante o persiste per più giorni, è consigliabile rivolgersi a un medico per escludere complicazioni o altre condizioni non correlate all'impianto.