La trombosi, ovvero la formazione di coaguli all’interno dei vasi sanguigni, è una delle principali cause di morte a livello globale.
Per favorire la prevenzione delle malattie cardiovascolari, tra cui infarti e ictus, è stato messo a punto un nuovo test in grado di prevedere il rischio di incorrere in queste condizioni.
Scopriamo di cosa si tratta.
Il TRIPLE Score
Il test TRIPLE Score, ideato e valutato all’interno di uno studio pubblicato sulla rivista Circulation Research, ha la capacità di prevedere chi può trarre benefico dai trattamenti preventivi per la formazione di infarti o ictus.
Attualmente, i farmaci anticoagulanti vengono somministrati solo ai pazienti ad alto rischio – ma sono potenzialmente salvavita anche per chi non presenta alcuna condizione apparente.
Questa analisi micro invasiva richiede semplicemente un piccolo campione di sangue per misurare alcune specifiche proteine contenute nelle piastrine che, messe a confronto con l’età del paziente, riescono a identificare il rischio di trombosi – con addirittura 10 anni di anticipo.
Il TRIPLE Score riesce a identificare con successo i soggetti il cui sangue ha una maggiore probabilità di avere coaguli nei test di laboratorio: esistono, infatti, farmaci utili contro ictus e infarto che non possono essere somministrati in sicurezza a causa dell’alto rischio di sanguinamento.
Attraverso studi su volontari sani e pazienti con sospetta malattia coronarica, il TRIPLE Score ha dimostrato di prevedere con accuratezza un'elevata sensibilità piastrinica – quest’ultima varia tra individui, complicando la personalizzazione delle terapie antipiastriniche.
Il test non è ancora ampiamente disponibile, ma presto potrebbe essere integrato come uno strumento semplice da utilizzare non solo per gli specialisti, ma anche per qualsiasi operatore sanitario.
Il Dr. Ruparelia, co-autore dello studio, afferma che il TRIPLE Score potrebbe essere in grado di proteggere migliaia di persone a rischio, riducendo notevolmente i costi sanitari per le cure di emergenza.
Come riconoscere infarto, ictus e trombosi
Infarti e ictus sono disturbi cardiovascolari diversi, ma entrambi correlati alla salute dei vasi sanguigni, i quali possono essere minacciati da diversi fattori e condizioni che ostacolano la circolazione.
La trombosi, ad esempio, ostacola direttamente il flusso sanguigno, compromettendo la funzione di organi e tessuti.
Alcuni segni che possono preannunciare la comparsa di infarto includono:
- pressione, dolore o fitte al centro del petto che durano pochi minuti;
- dolore toracico ricorrente (angina pectoris), che si acuisce sotto sforzo e viene invece alleviato a riposo (il dolore è simile a una pressione);
- il dolore si estende alla spalla, braccio, schiena, ai denti e alla mandibola;
- dolore prolungato nella parte superiore dell’addome;
- dispnea (ossia mancanza di fiato o fiato corto);
- sudorazione fredda e pallore;
- agitazione, opprimente sensazione di ansia;
- affaticamento;
- nausea e/o vomito;
- svenimento;
- sensazione di debolezza e capogiri.
Invece, i sintomi che dovrebbero far insospettire nei confronti dell’ictus sono:
- debolezza o insensibilità di una metà del volto;
- insensibilità e formicolio a uno degli arti (braccio o gamba) della metà del corpo;
- incapacità di esprimersi o di comprendere qualcuno che sta parlando;
- oscuramento o la perdita di visione da un solo occhio;
- sensazione di vertigine, di sbandamento o cadute o un grave mal di testa.
Infine, i sintomi di trombosi possono includere:
- gonfiore;
- dolore;
- tensione alla cute;
- mutamento di colore della zona colpita, con arrossamento ma anche cianosi, a seconda della collocazione e dell'intensità della trombosi.