La perdita totale o parziale dell’olfatto rappresenta una condizione molto più comune di quanto si pensi, ne soffre circa 1 persona su 5 a livello mondiale. Le ripercussioni riguardano alimentazione, sicurezza domestica, relazioni sociali e benessere emotivo.
In questo quadro, una ricerca pubblicata su Science Advances propone un approccio innovativo basato sulla sostituzione sensoriale, con un dispositivo sperimentale capace di generare sensazioni olfattive anche in assenza del normale funzionamento del sistema olfattivo.
Un senso spesso dimenticato ma essenziale
La perdita dell’olfatto, legata a infezioni respiratorie, traumi cranici o patologie neurodegenerative, modifica il modo di percepire il mondo circostante.
Diversi studi epidemiologici mostrano un impatto significativo sulla qualità della vita, con alterazioni dell’appetito, riduzione del piacere nel mangiare e una maggiore esposizione a rischi ambientali.
Le attuali opzioni terapeutiche restano limitate, e molte forme di anosmia non trovano soluzioni efficaci nel breve periodo.
Lo studio condotto dal gruppo guidato da Halina Stanley dell’Université Claude Bernard Lyon introduce una strategia alternativa, puntando non sul ripristino del sistema olfattivo, ma sulla sua sostituzione attraverso un diverso canale sensoriale.
Il principio della sostituzione sensoriale
La tecnologia alla base del nuovo dispositivo sfrutta la presenza di due sistemi sensoriali distinti nella cavità nasale: quello olfattivo e quello trigeminale. Il nervo trigemino è responsabile della percezione di stimoli come temperatura, pizzicore o irritazione, e mantiene un ruolo attivo anche in persone con anosmia.
Il dispositivo sviluppato dai ricercatori utilizza un naso elettronico (e-nose) in grado di identificare le molecole odorose presenti nell’ambiente. Ogni segnale viene trasformato in un codice digitale specifico, successivamente inviato a una piccola clip magnetica intranasale che stimola elettricamente il nervo trigemino.
Il cervello apprende progressivamente ad associare la particolare sensazione trigeminale a un odore specifico. Si tratta, quindi, non di un recupero diretto dell’olfatto, ma della creazione di un nuovo modo di “sentire” gli odori attraverso un percorso sensoriale alternativo.
Il test su 65 partecipanti
La sperimentazione ha coinvolto 65 volontari, di cui 52 con forma lieve o severa di perdita dell’olfatto e 13 con capacità olfattive normali.
Tutti i partecipanti sono stati esposti a una serie di molecole odorose, e il dispositivo ha mostrato un funzionamento coerente e riproducibile.
I risultati evidenziano che:
- tutti i partecipanti hanno percepito la stimolazione trigeminale in risposta ai segnali dell’e-nose;
- la maggior parte dei soggetti ha riconosciuto almeno due odori differenti;
- non sono state osservate differenze significative tra persone sane e persone con anosmia o iposmia.
Secondo gli autori dello studio, questa uniformità di risposta rappresenta un elemento chiave per lo sviluppo di una futura protesi olfattiva, pensata per ripristinare una funzione sensoriale che incide profondamente sulla vita quotidiana.
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Verso una possibile protesi dell’olfatto
Sebbene si tratti ancora di una tecnologia sperimentale, il dispositivo getta le basi per strumenti clinici capaci di offrire una forma di percezione olfattiva alternativa. Il principio della sostituzione sensoriale, già impiegato in ambito visivo e uditivo, trova qui una nuova applicazione che potrebbe portare a soluzioni per pazienti senza oggi opzioni terapeutiche valide.
La ricerca apre inoltre prospettive sul ruolo del cervello nella rielaborazione multisensoriale e sulla capacità di apprendere nuove associazioni percettive, suggerendo potenziali sviluppi anche in ambito riabilitativo.
Il lavoro del team francese indica una strada che potrebbe cambiare l’approccio ai disturbi dell’olfatto, introducendo una tecnologia capace di “tradurre” gli odori in segnali alternativi.
Un primo passo verso il possibile sviluppo di una protesi olfattiva, con implicazioni rilevanti per la salute sensoriale e la qualità della vita.
Fonti
- Science Advances - Substitution of human olfaction by the trigeminal system
- Oxford Academic - The impact of olfactory loss on quality of life: a 2025 review
- MDPI - The Effects of Olfactory Loss and Parosmia on Food and Cooking Habits, Sensory Awareness, and Quality of Life—A Possible Avenue for Regaining Enjoyment of Food