Tachidol®: a cosa serve, quando e come assumerlo

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 12 Novembre, 2024

Farmacista che controlla i farmaci

I medicinali sono uno strumento di cura e prevenzione, ma bisogna conoscerne bene la funzione, la posologia, gli effetti collaterali e le controindicazioni.

Soprattutto quando si tratta di contrastare malesseri generici che si manifestano attraverso dolori acuti, che richiedono l'intervento di un farmaco da assumere dietro prescrizione medica, come il Tachidol®.

Cos'è il Tachidol® e quando assumerlo

Il Tachidol® è un farmaco che contiene due principi attivi: paracetamolo e codeina. Serve per il trattamento sintomatico del dolore da moderato a severo che non risponde al trattamento con altri medicinali antidolorifici utilizzati da soli.

Più specificamente, viene prescritto a persone adulte e a bambini di età superiore ai 12 anni, per trattare e alleviare il dolore acuto, di entità moderata, quando altri antidolorifici a base di paracetamolo o ibuprofene non sono sufficienti.

Infatti, il connubio di paracetamolo e codeina nel Tachidol svolge una funzione antidolorifica più forte e incisiva rispetto a quella dei singoli componenti, con un effetto dalla durata più lunga nel tempo.

I due principi attivi: paracetamolo e codeina

Il paracetamolo è un farmaco utilizzato per le sue proprietà analgesiche e antipiretiche: agendo direttamente sul sistema nervoso centrale, questo principio attivo modula la percezione del dolore all'interno dell'organismo, riducendo i segnali dolorosi che arrivano al cervello e abbassando la febbre.

Il paracetamolo può essere somministrato come farmaco singolo, oppure in formulazioni che lo combinano con altre sostanze, potenziandone o diversificandone l’efficacia. 

La codeina, invece, è un analgesico appartenente alla classe degli oppioidi, e agisce mediante un meccanismo più complesso; una volta assunta, la codeina viene trasformata in morfina a livello epatico.


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Questo processo di metabolizzazione consente alla codeina di interagire con il sistema nervoso centrale, inibendo il rilascio dei neurotrasmettitori nocicettivi, responsabili della trasmissione dei segnali dolorosi. 

Il risultato è un effetto analgesico prolungato e un aumento della tolleranza al dolore, ottenuto grazie alla riduzione dell'eccitabilità dei neuroni coinvolti nella percezione del dolore.

La codeina è spesso utilizzata in combinazione con il paracetamolo per il trattamento di dolori moderati e intensi, in quanto la sinergia tra i due farmaci può fornire un sollievo più efficace e duraturo rispetto all’utilizzo di uno solo dei due principi attivi.

Quando assumere il Tachidol®

Come premesso, il Tachidol® è un analgesico più potente rispetto al solo paracetamolo, indicato quando quest'ultimo o altri antidolorifici non oppioidi non riescono a controllare i dolori di intensità da moderata a severa. 

Il farmaco viene prescritto dal medico curante per alleviare dolori come:

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  • discopatia;
  • dolori osteoarticolari;
  • mal di gola;
  • dolori legati a traumi accidentali o sportivi;
  • malattie da raffreddamento che non migliorano con altri farmaci come la Tachipirina®.

Posologia Tachidol (dal "bugiardino" o foglietto illustrativo)

Tachidol® è disponibile in 3 diverse forme farmaceutiche:

  1. granulato effervescente 500 mg/30 mg: il granulato deve essere sciolto in mezzo bicchiere d'acqua prima dell'assunzione;
  2. compresse effervescenti: devono essere sciolte in un bicchiere d'acqua prima di essere assunte;
  3. compresse rivestite con film: si possono assumere direttamente, senza doverle sciogliere in acqua.

Ecco le dosi consigliate per adulti e bambini sopra i 12 anni, in base alla forma farmaceutica:

  • granulato effervescente: 1-2 bustine secondo necessità, fino a 3 volte al giorno. Il granulato deve essere sciolto in mezzo bicchiere d'acqua e assunto a intervalli di almeno 4 ore;
  • compresse effervescenti: 1-2 compresse secondo necessità, fino a 3 volte al giorno. Le compresse devono essere sciolte in un bicchiere d'acqua e assunte ad intervalli di almeno 4 ore;
  • compresse rivestite con film: 1-2 compresse secondo necessità, fino a 3 volte al giorno, con un intervallo minimo di 4 ore tra le dosi.

Durata del trattamento con Tachidol®

Il farmaco non dovrebbe essere assunto per più di 3 giorni consecutivi per non rischiare di andare incontro a effetti collaterali e/o dipendenza, specialmente a causa della presenza di codeina.

Inoltre, nei pazienti con problemi ai reni (insufficienza renale) o al fegato (insufficienza epatica), l'intervallo tra una dose e l'altra deve essere di almeno 8 ore.

Questo accorgimento è necessario perché tali condizioni possono rallentare il metabolismo e l'eliminazione del farmaco, aumentando il rischio di accumulo nel corpo e potenziali effetti tossici.

A chi è sconsigliato il Tachidol®: le controindicazioni

Tachidol® è sconsigliato nei seguenti casi:

  • ipersensibilità ai principi attivi (paracetamolo e codeina) o a uno qualsiasi degli eccipienti;
  • bambini sotto i 12 anni;
  • pazienti con grave anemia emolitica;
  • grave insufficienza epatocellulare e patologie epatiche in fase attiva;
  • insufficienza respiratoria;
  • fenilchetonuria, a causa della presenza di aspartame;
  • pazienti pediatrici (fino a 18 anni) sottoposti a tonsillectomia o adenoidectomia per sindrome delle apnee ostruttive del sonno, per il rischio di reazioni avverse gravi;
  • in gravidanza e allattamento al seno (per via della codeina che passa nel latte materno);
  • metabolizzatori ultra-rapidi del CYP2D6, per il rischio di tossicità da oppioidi.

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In merito all'ultimo punto: i metabolizzatori ultrarapidi del CYP2D6 sono persone che possiedono più copie del gene CYP2D6, dunque capaci di metabolizzare rapidamente alcuni farmaci, come la codeina, in morfina.

Questa condizione porta a concentrazioni più elevate di morfina nel sangue, aumentando il rischio di effetti collaterali gravi, come la depressione respiratoria.

Effetti collaterali del Tachidol®

Questo farmaco può causare una serie di effetti collaterali, che possono variare in gravità e frequenza, tra questi:

  • reazioni cutanee: possono verificarsi eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica, sebbene siano eventi rari;
  • effetti sul sistema nervoso: confusione, sonnolenza, sedazione e vertigini sono possibili effetti collaterali;
  • problemi gastrointestinali: nausea, vomito e stipsi, con possibilità di dolore addominale acuto nei pazienti che hanno subito colecistectomia;
  • effetti respiratori: la codeina può causare depressione respiratoria (dispnea o respirazione affannata o lenta), soprattutto se combinata con altri sedativi;
  • reazioni allergiche: shock anafilattico e angioedema sono possibili anche se rari;
  • dipendenza: l'uso prolungato può portare a dipendenza da codeina e sindrome da astinenza.

Altri effetti indesiderati che possono sopraggiungere e richiedere il confronto con un medico:

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Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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