Bacche di Schisandra e Bacche di Goji: il giusto mix per la nostra salute

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Davide Fusco

Data articolo – 18 Giugno, 2014

La Schisandra e le sue innumerevoli proprietà

Abbiamo già parlato in maniera approfondita delle ormai famosissime Bacche di Goji: oggi, però, approfondiremo la relazione che hanno quando “mixate” ad un altro tipo di integratore naturale, le Bacche di Schisandra.

La Schisandra (talvolta chiamata anche schizandra) è una liana rampicante legnosa originaria della Cina Settentrionale e della Russia Orientale: le sue proprietà benefiche sono conosciute da anni in medicina, dove è classificata tra le cinquanta erbe fondamentali per la cura. Le Bacche di Schisandra sono dolci, acide, salate, amare e pungenti al tempo stesso!

La schisandra ha numorissime proprietà salutistiche, molto variegate:

La Schisandra: un tonico sessuale per lui e per lei

Sia per l’uomo che per la donna, inoltre, la schisandra è un vero tonico sessuale: se assunta per periodi prolungati migliora la qualità e la quantità dei fluidi seminali. Nell’uomo migliorerà problematiche relative all’eiaculazione precoce e nelle donne aumenta la sensibilità degli organi genitali.

Un mix benefico: Goji e Schisandra

Un mix benefico è quello che “sposa” Bacche di Goji e Bacche di Schisandra: l’assunzione di entrambe non solo migliora la fertilità e i rapporti sessuali ma ha anche ulteriori benefici. In primis il connubio Goji-Schisandra riequilibra corpo e mente: le Bacche donano un immediato senso di vitalità e ritrovata forza per affrontare al meglio anche le giornate più calde. Inoltre questo mix protegge il fegato e depura il sangue dalle tossine.

Quali controindicazioni?

C’è da sottolineare, però, che le Bacche di Goji sono sconsigliate a chi segue una cura con anticoagulanti e a chi ha un elevato quantitativo di ferro nel sangue. La Schisandra, invece, non è indicata per chi soffre di esofagite da reflusso, o in presenza di ulcera peptica, in chi soffre di epilessia, di pressione alta e di ipertensione endocranica.

Ultimo aggiornamento – 25 Novembre, 2019

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