Rapporto Istat: fino a 1200 euro a famiglia per la sanità privata

Maria Brigida Deleonardis | Blogger

Ultimo aggiornamento – 12 Febbraio, 2014

Divulgati i dati del sesto rapporto "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo" dell'Istat, un documento che ogni anno ci fornisce un quadro complessivo sui vari aspetti economici, sociali, demografici e ambientali di Italia, tra cui la sanità.

All'interno di un rapporto di questo tipo, i dati relativi alla sanità sono indicatori importanti per valutare il lavoro che lo Stato fa per il welfare, quindi per la presa in cura dei cittadini.

Vediamo insieme un po' di dati.

Cosa dicono i dati sulla spesa sanitaria pubblica?

Il rapporto Istat ci dice che la spesa sanitaria pubblica dell'Italia nel 2012 ammonta a circa 111 miliardi di euro, quasi il 7% del PIL: in poche parole si tratta di una spesa di circa 1867 euro annui per abitante.

Della spesa totale circa il 36,4 per cento è destinato a servizi in regime di convenzione, mentre ben oltre la metà (57,0 per cento) riguarda la fornitura di servizi erogati direttamente dalle strutture pubbliche.

Si tratta, ovviamente, di dato complessivo di media nazionale: nello specifico, infatti, ogni regione ha un diverso livello di spesa media, a testimonianza sia di condizioni socio-economiche diverse, sia di diversi modelli di gestione del sistema sanitario regionale: le differenze di spesa infatti sono rilevanti tra regioni come la Valle d'Aosta (2.221 euro) o  il Veneto (1.737 euro), la Campania (1.748 euro) e la Sicilia (1.755 euro).

Rispetto alla media europea, il dato di spesa del Servizio Sanitario Nazionale pro capite è relativamente basso, siamo quasi a metà classifica, tra gli oltre 4000 pro capite spesi nei Paesi Bassi e i circa 1000 della Polonia.

Il rapporto inoltre ci dà dei dati relativi anche alla spesa sanitaria privata, che in Italia è più alta rispetto alla media europea.

A quanto ammonta la spesa privata?

E' emerso che in media ogni anno la spesa privata per salute arriva a circa 1200 euro.
Ciò vuol dire che gli italiani contribuiscono di tasca propria per circa il 20% del totale della spesa sanitaria.
Anche in questo caso ci sono valori diversi tra regione e regione: si spende di più in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto rispetto a Campania, Basilicata e Sardegna, in relazione alla possibilità di spesa di ciascuna regione.

Gli italiani quindi spendono per curarsi privatamente una cifra complessiva pari a circa il 2% del PIL.

Il rapporto fornisce inoltre dati in merito all'offerta e mobilità ospedaliera e alle principali cause di mortalità nel nostro paese.

E la prevenzione?

Oltre ai numeri sulla spesa, quello che inoltre il rapporto fornisce e che ci preme sottolineare è una particolare attenzione ai fattori di rischio come fumo, alcool e obesità e a come sono distribuiti sul territorio nazionale.

Avere una panoramica anche sui fattori di rischio e monitorarli nel corso del tempo è importante perché la loro diminuzione può avere un impatto positivo sui livelli di spesa della sanità sia pubblica che privata.

Fondamentale quindi sottolineare come uno stile di vita corretto e la prevenzione siano fattori chiave per stare bene e anche influire positivamente sulla spesa sanitaria, sia pubblica che privata.

Avere uno stile di vita sano e effettuare le periodiche visite di controllo con gli specialisti sono gli alleati fondamentali per avere una vita longeva e in salute, obiettivo che noi di Pazienti perseguiamo ogni giorno.

Maria Brigida Deleonardis | Blogger
Scritto da Maria Brigida Deleonardis | Blogger

Sul blog di Pazienti.it scrivo principalmente di eventi e attualità. Credo che sia importante diffondere notizie e curiosità che aiutino a prendersi cura della propria salute in maniera sempre più semplice e immediata, ed è quindi molto stimolante per me mettermi in gioco per raggiungere questo obiettivo, con la curiosità e la voglia di imparare che mi contraddistinguono.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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