Ipertensione: scoperto un nuovo trattamento

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 17 Febbraio, 2025

Un medico misura la pressione di un paziente

I ricercatori della Queen Mary University of London, del Barts Health NHS Trust e dell’University College di Londra hanno sviluppato una terapia termica mirata a modificare la gestione medica di una delle cause più comuni di ipertensione.

Gli autori dello studio hanno, poi, pubblicato i risultati all’interno di The Lancet: andiamo a vedere di cosa si tratta

Cos’è il Triple T e come funziona

Il Triple T, o ablazione endoscopica a radiofrequenza guidata da ultrasuoni, che è in grado di distruggere il nodulo surrenale (identificato grazie a coloranti molecolari) senza asportare direttamente la ghiandola.

Così come succede nell’endoscopia di routine, anche in questa tecnica viene inserita una piccola telecamera all’interno dello stomaco per via orale.

In questo modo, si è in grado di visualizzare la ghiandola surrenale e di colpirla con un ago sottilissimo, sottoponendola a brevi scariche di calore per eliminare il nodulo – lasciando intatti gli organi circostanti.

Viene, quindi, utilizzata l’energia delle onde di due tecniche mediche:

  • gli ultrasuoni: per creare un video in tempo reale del procedimento;
  • la radiofrequenza: per generare calore nell’ago da inserire all’interno del tessuto malfunzionante e provocare un’ustione controllata.

Si tratta di un approccio minimamente invasivo che richiede solo 20 minuti ed elimina la necessità di incisioni interne o esterne. 

I risultati dello studio

Lo studio, chiamato Fabulas, ha sperimentato l’approccio Triple T su 28 pazienti con aldosteronismo primario – un disturbo caratterizzato da un'eccessiva produzione di aldosterone da parte delle ghiandole surrenali, che causa ipertensione arteriosa resistente ai comuni trattamenti.

L’indagine ha dimostrato che tale procedura è priva di pericoli ed efficace: il 75% dei soggetti ha raggiunto un successo biochimico completo (ottenuto dal 57% dei partecipanti) o parziale, mentre il 43% ha avuto un successo clinico completo o parziale.

La maggior parte dei pazienti, dunque, ha evidenziato livelli ormonali normali sei mesi dopo il trattamento e molti sono stati in grado di interrompere tutti i farmaci per la pressione sanguigna, senza alcuna recidiva della condizione.

Il successo di Fabulas ha generato uno studio randomizzato più ampio chiamato Wave, che sta confrontando la Triple T con la tradizionale chirurgia surrenalica – i cui risultati sono attesi per il 2027.

Il Dr. Stephen Pereira, ricercatore capo di Fabulas e professore di epatologia e gastroenterologia all’UCL Institute for Liver and Digestive Health, afferma come, con una formazione adeguata, questa tecnica meno invasiva potrebbe essere ampiamente offerta nelle unità di endoscopia nel Regno Unito e a livello internazionale.

Il Dr. Mark Gurnell, responsabile di Endocrinologia clinica all’ospedale di Addenbrooke e professore di endocrinologia clinica presso l’Università di Cambridge, invece, sottolinea che grazie a questo lavoro, si potrà finalmente essere in grado di diagnosticare e curare più persone con aldosteronismo primario, riducendo il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e altre complicazioni e riducendo il numero di persone dipendenti da farmaci per la pressione sanguigna a lungo termine.

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Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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