Fratture: arriva il guanto che dimezza i tempi di guarigione

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Davide Fusco

Data articolo – 06 Maggio, 2014

Ma quanto è fastidiosa l'ingessatura?

Siamo ormai tutti a conoscenza degli inarrestabili sviluppi della medicina e della tecnologia: lenti a contatto per non vedenti, protesi sempre più simili a veri organi, interventi sempre meno invasivi.

Una novità, che da una parte ci stupisce e dall'altra ci rallegra, è quella riguardante le sorti dell'ormai obsoleto gesso.

Quando ci fratturiamo un arto siamo costretti a portare con noi questa ingombrante impalcatura bianca: pesante, con zero mobilità che trasforma quei trenta giorni in un vero incubo. Difficoltà a camminare o a scrivere o semplicemente nel farci una doccia.
Con l'arrivo dell'estate ,poi, le cose si complicano: caldo triplicato e prurito costante dovuto all'ovatta presente all'interno.

Siamo pronti a pensare a questi inconvenienti come lontani ricordi.

Addio gesso: arriva Osteoid, guanto in termoplastica

Creato da Deniz Karashin, moderno, sottile, leggerissimo quasi impercettibile, arriva Osteoid.

Osteid è un particolare guanto in termoplastica, realizzato con stampanti tridimensionali. Ma quali sono i vantaggi di Osteoid?

Osteoid oltre ad essere leggero e adattabile a chiunque, dimezza i tempi di guarigione: da alcuni casi di sperimentazione i soggetti hanno dovuto indossare il guanto solo per una decina di giorni.

Per alcuni tipi di fratture, meno gravi, può essere indossato anche solo per una ventina di minuti al giorno.

Osteoid si basa essenzialmente su una serie di ultrasuoni che provengono da uno stimolatore: queste onde, in pochi giorni, svolgono la medesima azione che un gesso effettuerebbe in circa un mese. Un bel risparmio di tempo, dolore e scomodità!

Osteoid è uno dei tantissimi esempi di come la medicina stia cambiando, di come stia diventando sempre più a misura di paziente, a misura d'uomo.

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