Ecco perché apriamo gli occhi prima che la sveglia suoni

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 04 Settembre, 2024

Donna sdraiata al letto col telefono vicino

Il nostro corpo è un orologio biologico estremamente preciso, capace di regolare una miriade di funzioni fisiologiche.

Tra queste, una delle più affascinanti è la capacità di anticipare i segnali esterni, come l'alba, e di sincronizzare i nostri ritmi circadiani con l'ambiente circostante.

In questo articolo esploreremo i meccanismi neurofisiologici che ci permettono di svegliarci prima che suoni la sveglia.

6 motivi per cui ci si anticipa la sveglia 

Oltre al jet lag e a uno stravolgimento degli orari in cui ci si addormenta durante il weekend, vi sono diverse ragioni per cui ci si ritrova a svegliarsi prima della sveglia impostata la sera precedente. 

Eccone alcuni selezionati da vari esperti in psicologia, medicina del sonno e disturbi correlati, come i dottori Dylan Pektus e Vishesh K. Kapur. 

Cortisolo

Un possibile motivo per un risveglio anticipato potrebbe essere un'eccessiva secrezione di cortisolo nelle prime ore del mattino; noto come ormone dello stress, regola il nostro ritmo circadiano.

"Livelli elevati, spesso legati a situazioni di stress o eccitazione, possono anticipare il naturale risveglio, agendo come una sorta di 'sveglia interna", afferma il dottor Petkus, fondatore di Optimal Circadian Health.

Nuova routine o novità

Un'altra possibile spiegazione per i risvegli anticipati potrebbe essere il senso di anticipazione per un cambiamento nella routine quotidiana.

Il nostro organismo, in previsione di eventi significativi, può modulare il ritmo circadiano, anticipando lo stato di veglia: questo meccanismo potrebbe spiegare perché, in prossimità di eventi importanti, ci si sveglia spontaneamente nelle prime ore del mattino", afferma Petkus.

Dormire a sufficienza o troppo

Svegliarsi pochi minuti prima della sveglia potrebbe indicare un buon allineamento tra l'orario di risveglio e il ritmo circadiano individuale.

Questo scenario, caratterizzato da un senso di riposo al risveglio, suggerisce un sonno adeguato e una sincronizzazione ottimale tra le esigenze fisiologiche e l'ambiente esterno.

Svegliarsi molto anticipatamente rispetto all'orario impostato, però, potrebbe indicare anche un eccesso di sonno.

Infatti, la pressione omeostatica del sonno, ovvero il bisogno fisiologico di dormire, aumenta durante la veglia e diminuisce con il sonno; un risveglio spontaneo potrebbe indicare, dunque, che questa esigenza è stata già soddisfatta.

In tal caso, “potrebbe essere utile anticipare l'orario di coricarsi e di svegliarsi per ottimizzare il proprio ritmo circadiano", afferma il dottor Kapur, specialista in medicina del sonno.

È importante sottolineare che questo meccanismo è plausibile solo in individui che rispettano un adeguato debito di sonno, stimato tra le 7 e le 9 ore per la maggior parte degli adulti.

"Purtroppo, le abitudini di sonno della popolazione generale spesso non rispecchiano queste raccomandazioni", spiega Kapur.

Disturbi del sonno 

Un risveglio precoce e persistente potrebbe essere indicativo di un disturbo del sonno, in particolare dell'insonnia da risveglio precoce.

Secondo la dott.ssa Jade Wu, specialista certificata in medicina comportamentale del sonno, questa condizione è caratterizzata da un bisogno soggettivo di prolungare il sonno, ma da una difficoltà oggettiva a riaddormentarsi nelle prime ore del mattino.

Il dott. Kapur sottolinea come le apnee ostruttive del sonno, caratterizzate da pause respiratorie durante il sonno, possano interrompere profondamente il riposo, causando frequenti risvegli notturni. 

In presenza di questi sintomi, è consigliabile rivolgersi a un centro specializzato per una diagnosi accurata.

Disturbi dell’umore

I disturbi dell'umore, come la depressione, sono strettamente correlati ai disturbi del sonno.

Inoltre, alcuni farmaci antidepressivi, come gli SSRI, possono influenzare negativamente la fase REM del sonno, contribuendo a un risveglio anticipato.

In generale, l'ansia e lo stress cronico possono alterare significativamente i ritmi circadiani e la qualità del sonno.

L'attivazione del sistema nervoso simpatico indotta da situazioni stressanti, secondo il dott. Wu e Janet K. Kennedy, psicologa clinica e fondatrice del NYC Sleep Doctor, ostacola l'instaurarsi del sonno, promuovendo uno stato di vigilanza

Questo meccanismo può perpetuare un circolo vizioso, rendendo difficile sia l'addormentamento che il mantenimento del sonno.

Alcol

L'assunzione di alcolici può frammentare il sonno, aumentando la frequenza dei risvegli notturni.

Secondo il dottor Kapur gli effetti dell'alcol sul sonno sono individualizzati e possono variare in base al metabolismo di ciascuno. Spesso i disturbi del sonno indotti dall'alcol si manifestano nella seconda parte della notte.

Consigli utili per un sonno rigenerante

Il dottor Kapur sottolinea l'importanza dell'ambiente circostante nel regolare il sonno.

Fattori ambientali come la luminosità, la temperatura e il rumore possono influenzare negativamente la qualità e la durata del sonno, contribuendo a risvegli anticipati.

L'adozione di corrette pratiche di igiene del sonno, come ad esempio l'utilizzo di mascherine per gli occhi in caso di eccessiva luminosità, può migliorare significativamente la qualità del riposo:

Luce

Sia naturale che artificiale, regola il nostro orologio biologico. 

Mantenere una stanza completamente buia, magari utilizzando una mascherina opposita sugli occhi e delle tende alle finestre, stimola il nostro corpo a produrre melatonina, l'ormone del sonno.

Silenzio

I rumori esterni spesso possono interrompere il sonno e ridurre la qualità del riposo, dunque usare tappi per le orecchie può creare un ambiente sonoro più favorevole.

Temperatura

Un clima interno fresco è ideale per dormire; bisognerebbe, infatti, evitare di coprirsi troppo e scegliere tessuti in fibre naturali che lascino traspirare la pelle.

Capire se riaddormentarsi

Inoltre, Petkus sconsiglia di riaddormentarsi subito dopo essersi svegliati se manca circa mezz’ora al suono della sveglia.

Tornando a dormire poco prima della sveglia è, infatti, molto probabile che avvenga un risveglio durante una fase di sonno profondo. Questo può causare un risveglio brusco e disorientante, annullando i benefici di quei pochi minuti di sonno extra.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Arianna Bordi | Editor
Arianna Bordi | Editor
in Salute

227 articoli pubblicati

Contenuti correlati
Ragazza che guarda il cellulare al buio
JOMO, l'altro lato della FOMO: ma dov'è l'equilibrio per la tua felicità?

Sei vittima della paura di perderti qualcosa (FOMO) o della gioia di non esserci (JOMO)? Scopri qual è il vero problema e come superarlo per vivere una vita più serena.

Giovane donna spiega una cosa sul cellulare a un'anziana su una panchina
Amicizie intergenerazionali: ecco perché una persona amica non coetanea potrebbe farci stare meglio

Hai mai pensato di stringere amicizia con qualcuno di un'altra generazione? Scopri i sorprendenti vantaggi di queste relazioni e come possono arricchire la tua vita.