A quanto ammonta il costo del ticket ospedaliero? Chi ne può usufruire?

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 18 Febbraio, 2025

Delle pillole e una tessera sanitario

Il costo del ticket ospedaliero varia in base alla prestazione che si va ad effettuare. Vediamo in quale modo incide e di quanto in termini monetari.

Dal 1982, l’Italia ha introdotto il ticket sanitario, ovvero il modo in cui i cittadini contribuiscono alle spese sanitarie di cui abbisognano.

Quali sono le prestazioni sanitarie per cui è previsto il pagamento di un ticket?

Non tutte le visite o le prestazioni mediche prevedono un pagamento del ticket, quelle per cui è richiesto sono:

  • cure termali;
  • visite specialistiche ed esami di diagnostica sia di laboratorio che strumentali, sono escluse quindi le visite dal proprio medico di base; 
  • prestazioni effettuate in pronto soccorso non in urgenza e senza un ricovero ospedaliero successivo.

Potrebbe interessarti anche:


Il pagamento del ticket non è previsto invece nelle seguenti eventualità:

  • prestazioni di diagnostica di laboratorio e strumentale collettive, ritenute obbligatorie dalla legge nei momenti di emergenza epidemica;
  • prodotti alimentari venduti per trattare particolari patologie, come la celiachia, quindi senza glutine;
  • dispositivi utilizzati da persone diabetiche, come misuratori di glicemia, aghi, strisce reattive;
  • esami e visite prescritti dal medico di base o dal pediatra dei propri figli, sino ai 14 anni d’età;
  • ausili tecnologici per persone con disabilità, comprese le protesi;
  • esami di diagnosi precoce e di prevenzione che vengono promossi periodicamente dalle Regioni per prevenire tumori e altre malattie, come il pap test per la ricerca del tumore alla cervice uterina o del papilloma virus; la mammografia per la ricerca del tumore al seno; l’esame del sangue occulto nelle feci per il tumore al colon retto;
  • tutto quello che viene effettuato durante un ricovero in ospedale, che sia in strutture di lungodegenza, di riabilitazione o in uno specifico reparto, compresi gli esami collegati alla permanenza ospedaliera;
  • la promozione delle donazioni di organi, sangue e tessuti;
  • la limitazione della diffusione dell’HIV;
  • coloro che, in seguito a vaccinazioni obbligatorie, somministrazione di emoderivati e trasfusioni hanno subito dei danni irreversibili alla propria salute;
  • vaccinazioni obbligatorie.

Altre prestazioni per cui è previsto il pagamento del ticket

In alcuni casi specifici, l’assistito è tenuto a pagare una tariffa fino ad un massimo di 36,15 Euro, a meno che non si goda di qualche esenzione. Queste occasioni potrebbero includere: riabilitazioni ambulatoriali, esami strumentali, terapie, esami di laboratorio e le visite specialistiche.

Tranne che nel caso della fisioterapia e dell’odontoiatria (quattro prestazioni), ogni branca specialistica prevede otto prestazioni a ricetta.

In ogni caso, molte Regioni hanno stilato delle proprie tariffe consultabili sul sito della Regione stessa con tutti i prezzi previsti per ogni esame da effettuare.

Lo stesso discorso vale per gli accessi al Pronto Soccorso, per cui è previsto il pagamento di un ticket, e anche in questo caso l’importo varia da Regione a Regione. Le prestazioni però non devono avere carattere di urgenza e non devono essere seguite da un ricovero ospedaliero.

I bambini che hanno meno di 14 anni sono esentati dal pagamento, nonché chi, all’accesso, avesse avuto un colore diverso dal bianco a livello di urgenza. Infatti, sono esenti coloro a cui è stato attribuito:

  • codice rosso: ovvero paziente molto critico;
  • codice giallo: ovvero paziente mediamente critico;
  • codice verde: ovvero paziente poco critico.

Per quanto riguarda i farmaci, la maggior parte delle Regioni ha deciso di applicare costi ticket sanitari fissi per confezione o ricetta; allo stesso tempo, sono anche state individuate delle categorie per esentare certi soggetti.

Se non si vuole acquistare un medicinale di una certa casa farmaceutica, le farmacie possono corrispondere il “farmaco generico” o “equivalente”. I principi attivi contenuti sono gli stessi, così come le indicazioni terapeutiche (bugiardino), le modalità di rilascio e la via di somministrazione.

Nel caso in cui una persona desiderasse comunque acquistare il farmaco “di marca”, pagherà un sovrapprezzo, ovvero la quota di co-partecipazione del pagamento (detta co-payment).Un medico al computer

La legge prevede alcune categorie di farmaci sulle quali applicare il ticket, che sono:

  • farmaci di fascia A: sono gratuiti, di solito, e vengono somministrati per malattie croniche;
  • farmaci di fascia C: non sono considerati essenziali e trattano patologie di bassa entità; sono a carico totale del cittadino e inoltre possono avere un ulteriore ticket;
  • farmaci di fascia C-bis: il cittadino li paga completamente perché sono farmaci di automedicazione.

Quando sono previste le esenzioni dal ticket?

Nei casi in cui normalmente si dovrebbe pagare un ticket, alcune persone hanno comunque diritto all’esenzione per alcune prestazioni, soprattutto se rientrano in certe categorie, tra cui:

  • condizione sociale;
  • età;
  • reddito;
  • patologie croniche o rare;
  • invalidità al 100%;
  • HIV accertata;
  • gravidanza;
  • diagnosi precoci di alcuni tumori;
  • infortunio sul lavoro;
  • detenuti;
  • invalidità di guerra;
  • invalidità del lavoro;
  • persone non vedenti;
  • persone sordomute;
  • vittime delle stragi e del terrorismo;
  • celiaci;
  • lavoratori esposti ad amianto;
  • persone affette dal morbo di Alzheimer.

Per maggiori informazioni, è sempre consigliato rivolgersi alla propria ASL.

Cosa succede se non si procede al pagamento del ticket?

Se non si pagano le prestazioni di cui si è usufruito, come del caso del Pronto Soccorso, l’Asl territoriale invierà una comunicazione all’assistito con un sollecito di pagamento.

Se anche in questo caso non dovesse venire evaso il ticket, potrebbe venir spedito un agente della riscossione con una cartella esattoriale, la quale non solo conterrà l’importo del ticket, ma anche le sanzioni, gli oneri di riscossione e gli interessi.

È possibile contestare la pretesa creditoria dell’Asl nel caso in cui le prestazioni sanitarie di cui si è usufruito fossero esenti o non soggette a ticket.

I ticket sanitari cadono in prescrizione?

Il conteggio della prescrizione di dieci anni parte dal giorno in cui il pagamento è dovuto; se però arriva la notifica di sollecito, i termini di prescrizione si interrompono e ricominciano a decorrere dalla data della firma della ricezione della raccomandata.

Questo perché il ticket per le prestazioni sanitarie è una tassa e quindi un vero e proprio contributo del cittadino alle spese pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale.

Come si paga il ticket sanitario?

Il ticket si può pagare sia prima che dopo aver usufruito della prestazione sanitaria. Ci si può recare al centro CUP oppure effettuare il pagamento tramite i totem che di solito sono posizionati all’ingresso delle strutture.

Ci sono anche altre alternative per effettuare il pagamento, come:

  • online;
  • presso gli sportelli che fanno parte della rete PagoPA, come tabaccherie, Poste Italiane, banche e bancomat.

Da dove nasce il ticket sanitario in Italia?

Dal 1982, e dopo diverse modifiche avvenute nel corso degli anni, sia per le fasce di esenzione, sia per le prestazioni sanitarie che per i criteri di calcolo, il Sistema Sanitario Nazionale è stato dotato di ticket sanitario, ovvero una spesa che viene applicata in particolar modo a farmaci, esami diagnostici, prestazioni e visite specialistiche.

L’importo pagato non conta la complessità delle tecniche diagnostiche utilizzate o la competenza dello specialista, ma è una cifra calcolata in base ad accordi politici e analisi dettagliate del tempo in cui si vive. Il costo può variare da Regione a Regione, in base ai propri bilanci sanitari.

Il ticket delle varie prestazioni viene classificato in quattro tipi:

  • costi diretti sanitari: sono quelli riservati alle tecnologie mediche, ai farmaci e al personale sanitario;
  • costi diretti non sanitari: come le spese di trasporto per raggiungere la struttura sanitaria, i pasti durante il periodo di degenza e di cura, il soggiorno per i familiari quando il paziente è costretto ad un ricovero lungo. Si aggiungono anche i costi per l’assistenza domiciliare, il supporto dell’assistente sociale;
  • costi indiretti: si calcolano approssimativamente in base ai giorni in cui un paziente è assente dal lavoro e quindi la produttività della sua azienda diminuisce per questo motivo;
  • costi intangibili: sono quelli per cui è difficile commisurare un costo (per esempio, la sofferenza e il dolore del paziente).

Per il 2025 sono inoltre in vigore i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e le nuove tariffe previste per le visite mediche e gli esami offerti dal Servizio sanitario. Il ticket dovrebbe essere uguale per tutte le Regioni.

Alcune prestazioni subiranno dei lievi cambiamenti, sia in aumento che in diminuzione, per esempio:

  • per una prima visita specialistica, si va da una media della tariffa regionale nel 2024 di 24,12 Euro a 25 Euro;
  • per una visita di controllo: da 15,78 Euro a 17,90 Euro;
  • per un elettrocardiogramma: da 12,60 Euro a 11,60 Euro;
  • per una radiografia del torace: da 17,61 Euro a 15,45 Euro;
  • per un’ecografia dell’addome inferiore: da 38,35 Euro a 37,80 Euro;
  • per un prelievo di sangue venoso: da 3,31 Euro a 3,80 Euro;
  • per un esame del colesterolo HDL: da 1,88 Euro a 1,80 Euro;
  • per un esame del colesterolo totale: da 1,36 Euro a 1,20 Euro;
  • per un esame del glucosio: da 3,31 Euro a 3,80 Euro;
  • per l’esame dei trigliceridi: da 1,88 Euro a 1,80 Euro;
  • per un emocromo completo: da 1,36 Euro a 1,20 Euro;
  • per un esame della VES: da 1,31 Euro a 1 Euro;
  • per l’esame completo delle urine: da 1,60 Euro a 1,10 Euro.

Queste tariffe sono da considerare parte uniche di una stessa ricetta, quindi vanno sommate tra loro.

Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

La mia formazione comprende una laurea in Lettere e Filosofia, indirizzo socio antropologico e geografico, arricchita da tre Master conseguiti nel corso degli anni. La mia esperienza nel campo si estende da oltre 10 anni, durante i quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Stefania Virginio
Stefania Virginio
in Salute

207 articoli pubblicati

a cura di Dr. Christian Raddato
Contenuti correlati
Una donna al computer
Legge 104 e agevolazioni per le disabilità: quali sono e come richiederle

Legge 104 e agevolazioni per le disabilità gravi: quali sono e come richiederle per ottenere i benefici previsti dalla normativa. Scoprilo qui.

Signora che seduta al tavolo confronta una fattura con uno scontrino mentre è davanti al PC
Detrazione delle spese sanitarie: regole e requisiti da conoscere

Detrazioni delle spese sanitarie: ecco come fare con il modello 730; requisiti, regole e istruzioni per ottenere il rimborso fiscale.