Il magnesio in gravidanza si può sempre assumere senza problemi o, invece, richiede qualche accortezza? Quale formula preferire e quali sono le sue (eventuali) controindicazioni?
Approfondiamo il legame che intercorre tra magnesio e gravidanza con un focus dedicato.
A cosa serve il magnesio in gravidanza?
Il magnesio è un sale minerale che riveste importantissime funzioni per la salute dell'organismo. Esso, infatti, agisce sulla termoregolazione, influenza le reazioni enzimatiche e la membrana nervosa e muscolare, modula la pressione arteriosa e agisce sul processo di alcalinizzazione.
Proprio perché è un minerale essenziale per diverse funzionalità corporee, è fondamentale non incorrere in carenze nutritive e ciò è particolarmente rilevante nelle donne in gestazione.
Il magnesio gioca infatti un ruolo chiave nel ridurre i difetti del tubo neurale e, alla pari dell'acido folico, dev'essere introdotte nelle quantità corrette da parte della donna incinta attraverso l'alimentazione.
Secondo diversi studi, sembra che numerosi difetti congeniti a carico del feto possano essere minimizzati se i livelli di magnesio raggiungono il quantitativo minimo previsto dalle linee guida durante i primi tre mesi di gravidanza.
Questo minerale è inoltre in grado di prevenire il rischio di parto prematuro e di rendere meno probabile la possibilità di incorrere nella preeclampsia.
Un corretto apporto di magnesio durante la gravidanza apporta quindi numerosi benefici, fra cui:
- previene il basso peso alla nascita;
- riduce il rischio parto prematuro;
- contribuisce a mantenere bassa la pressione arteriosa;
- previene le contrazioni uterine anticipate;
- riduce i crampi muscolari;
- combatte la sensazione di nausea e vomito;
- allevia la stanchezza;
- riduce la possibilità di gestosi;
- previene l'insonnia;
- combatte la stipsi.
Tra i principali sintomi che possono far sospettare una possibile carenza di magnesio in gravidanza, vi sono:
- crampi muscolari;
- debolezza e stanchezza eccessiva;
- insonnia;
- nervosismo eccessivo;
- stipsi;
- nausee mattutine;
- palpitazioni;
- ipertensione;
- contrazioni uterine anticipate: sembra che assumere magnesio in gravidanza per le contrazioni sia utile per prevenire la comparsa di contrazioni uterine troppo anticipate, e per ridurre il rischio di incorrere nella preeclampsia.
Quanto magnesio assumere in gravidanza?
In genere chi osserva un'alimentazione corretta e assume sufficienti quantità di frutta e di verdura, introduce già i quantitativi di magnesio necessari per il buon funzionamento dell'organismo.
Gli integratori di magnesio in gravidanza, quindi, non sono sempre necessari, e vanno assunti solo se sussistono delle effettive carenze e comunque sempre e solo su prescrizione medica.
Una dieta ricca di verdure a foglia verde, frutta secca, legumi e cereali integrali, fornisce già un ottimo livello di sali minerali, quindi non è detto che integrare il magnesio sia sempre una scelta ottimale.
In linea generale, una donna adulta presenta un fabbisogno giornaliero medio pari a 250 mg, il quale può aumentare fino a raggiungere valori compresi tra i 280 e i 350 mg in presenza di specifiche condizioni (come ad esempio una gravidanza gemellare).
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Diete sbilanciate, nausea gravidica, episodi di vomito, sudorazione eccessiva e altri fattori, possono tuttavia incidere sulla quantità di magnesio assimilato dall'organismo, e rendere quindi necessaria la sua integrazione non solo attraverso gli alimenti.
Sarà comunque solo il medico che deciderà se e quale magnesio in gravidanza consigliare alla donna, sulla base dei valori presenti.
Esistono diverse forme di magnesio, che si differenziano fra loro per il livello di assorbimento e di tollerabilità da parte dell'organismo.
La donna in gravidanza dovrebbe cercare di assumere formule che non le causino problemi di natura gastrointestinale e che vengano assimilate facilmente.
Controindicazioni del magnesio in gravidanza
Il magnesio è una sostanza che non presenta particolari controindicazioni, tuttavia una sua integrazione con prodotti specifici va assunta rispettando con attenzione le indicazioni del medico.
È importante non eccedere col consumo di questo sale minerale, o vi è il rischio che esso possa causare complicazioni a livello gastrointestinale.
Tra i sintomi più comuni di un eccesso di magnesio ci sono infatti i crampi addominali, la nausea, la diarrea, oltre che un abbassamento della pressione sanguigna (con maggior possibilità di svenimenti), debolezza muscolare e affaticamento.
Un'eccessiva assunzione di questo sale minerale può causare degli effetti collaterali, pertanto una donna incinta deve porre particolare attenzione a rispettare il dosaggio e le indicazioni ricevute.
È nota, ad esempio, la correlazione tra magnesio e diarrea in gravidanza, pertanto è preferibile non eccedere con le dosi.
Le donne in gestazione che assumono integratori a base di magnesio devono quindi rispettare il dosaggio consigliato dal medico, in particolare se soffrono di diabete mellito, malattie cardiache, intestinali o renali.
Quale magnesio prendere in gravidanza?
Il magnesio è una sostanza che concorre al benessere di numerose funzioni corporee, fra cui la sintesi delle proteine, la regolazione del sistema nervoso, la salute cardiovascolare e il funzionamento dei muscoli.
Se il medico ritiene che la sola alimentazione non basti ad assicurare un sufficiente quantitativo di magnesio, può consigliare l'assunzione di specifici integratori.
Il magnesio in gravidanza può essere assunto fin dall'inizio della gestazione fino a quando il ginecologo non lo riterrà necessario: in genere se ne interrompe l'assunzione a un mese dal parto, tuttavia molto dipende dalle valutazioni del medico.
Qualora la carenza non fosse così severa, è anche possibile concentrarsi solo sull'alimentazione, facendo attenzione a consumare alimenti particolarmente ricchi di questa sostanza.
I cibi più funzionali in questo senso sono:
- le verdure a foglia verde (spinaci, cavoli, bietole, etc.);
- la frutta secca;
- il cioccolato fondente;
- l'avocado;
- la frutta;
- i legumi, e in particolare i fagioli;
- il salmone;
- i semi oleosi, come quelli di zucca, di lino e di sesamo;
- la carne;
- lo sgombro;
- i cereali integrali.
Importante sottolineare che per l'alimentazione, specialmente frutta e verdura, si rimanda sempre alla raccomandazione di eseguire il test per la toxoplasmosi.
Determinare qual è il miglior magnesio in gravidanza dipende molto dalla biodisponibilità del prodotto, ovvero dalla capacità dell'organismo di assorbirlo.
In commercio esistono diverse formule, da valutare sempre mediante il supporto del proprio medico, sia per quanto riguarda il dosaggio che la durata dell'assunzione.
Nella scelta dell'integratore di magnesio in gravidanza, sarebbe comunque preferibile optare per prodotti senza zuccheri aggiunti o altri additivi che non apportano sostanze nutritive.
Il magnesio pidolato in gravidanza, ovvero il magnesio a cui viene aggiunto dell'acido pidolico, viene utilizzato quando la carenza del sale minerale è molto significativa e può essere prescritto solo dal proprio medico.
Con il termine comune di magnesia, invece, si intende uno specifico prodotto a base di idrossido di magnesio che viene assunto generalmente per contrastare i bruciori di stomaco e per stimolare l'attività intestinale.
La magnesia in gravidanza è generalmente controindicata, dal momento che ha un'azione lassativa e può interferire con alcune funzionalità corporee.