27 settimane di gravidanza, cosa cambia per la mamma e il feto

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 20 Giugno, 2023

Scopri cosa cambia per la mamma e il feto alla 27esima settimana di gravidanza

Cosa succede quando si arriva alla 27 settimana di gravidanza? Come cambiano il corpo della mamma e quello del feto durante la gestazione? 27 settimane di gravidanza a quanti mesi corrispondono? Queste sono solo alcune delle domande che viene naturale chiedersi.

L'evento della nascita è il culmine di un percorso fatto di tante piccole tappe durante le quali avvengono tante evoluzioni. In questo articolo, esploriamo le più significative in questa fase che corrisponde a circa 6 mesi e mezzo di gestazione, e che possono interessare chi sta vivendo questa esperienza o anche chi vuole saperne di più.  

Feto 27 settimane, peso, dimensioni e posizione

Durante la ventisettesima settimana di gravidanza, il feto continua a crescere e a svilupparsi rapidamente. In questa fase si sviluppano più cellule adipose e inizia a formarsi il grasso sottocutaneo, e così i polmoni e il sistema nervoso. Il feto si muove più attivamente nella pancia della mamma, lasciandosi percepire con maggiore frequenza.

Una delle domande più ricorrenti, probabilmente, è sul peso fetale alla 27esima settimana di gravidanza. Generalmente, in questa fase, peso del feto alla 27 settimana è di circa 900 grammi - 1 kg, per una lunghezza di circa 37 centimetri. La sua posizione è quella fetale.

La posizione fetale è la posizione in cui si trova il feto all'interno dell'utero materno. Solitamente, durante la maggior parte della gravidanza, il feto si trova in una posizione contratta, con le ginocchia piegate verso il petto e le braccia avvolte intorno alle gambe. Questa posizione viene chiamata posizione fetale o posizione embrionale.

Cosa sente e prova il feto a 27 settimane?

Dal punto di vista percettivo e sensoriale, durante la 27ma settimana di gravidanza di pari passo con lo sviluppo del cervello, il bambino affina l'udito e può sentire le voci dei genitori, anche se ovattate. Ma non solo.

Si stanno formando le papille gustative sulla lingua, e così può anche gustare i diversi sapori veicolati da quello che mangia la mamma. Tutto ciò che mangia la mamma viene percepito dal suo bambino nel liquido amniotico. Un'altra caratteristica di questa fase è l'apertura degli occhi del bambino che può distinguere tra luce e buio. 

Ventisette settimane di gravidanza: quali cambiamenti avvengono nella mamma

Per la donna e futura mamma, la 27a settimana di gravidanza può essere un momento di cambiamenti fisici significativi, con un aumento di peso e possibili sintomi come stanchezza, bruciori di stomaco o difficoltà a prendere sonno.

È importante farsi seguire da un medico per quanto riguarda la dieta alimentare più idonea e mantenere uno stile di vita sano, continuare a fare una moderata attività fisica, come camminare o nuotare, a meno che non siano state segnalate controindicazioni mediche. 

Aumento dell'appetito

Durante la gravidanza aumentano l'appetito e le voglie, come da copione. È normale che accada perché sia la mamma sia i bambini richiedono più nutrienti e calorie.

Aumento di peso

Visto l'aumento dell'appetito, è bene tenere sotto controllo l'aumento di peso in gravidanza, ma senza farne una regola rigida e impositiva perché non è bene neanche andare sottopeso. Il parere e la supervisione del medico potranno sicuramente dare delle linee guida da seguire che si confanno alla condizione personale. Ogni persona ha una sua storia. 

Unica accortezza: scegliere alimenti sani come frutta e verdura piuttosto che spezzare la fame con snack grassi o zuccherini.

Contrazioni uterine e movimenti del bambino

Durante la gravidanza si avvertono le contrazioni uterine, un sintomo del che si sta preparando per il parto. Le contrazioni sono l'effetto dei movimenti del bambino. Questo tipo di contrazioni non causano dolore, non sono come quelle che precedono il travaglio e dilatano la cervice.

Gonfiore o edema

Durante il terzo trimestre di gravidanza la futura mamma potrebbe avvertire dei gonfiori, soprattutto delle mani, dei piedi e delle caviglie, dovuti ai cambiamenti ormonali e all'accumulo di liquidi nei tessuti del corpo, che ne trattiene di più come una conseguenza naturale della gravidanza.

L'edema è una condizione naturale e temporanea che, generalmente, passa dopo il parto. A volte, però, può protrarsi anche dopo. Per affrontare questo disagio, tuttavia, esistono diversi rimedi per il gonfiore e l'edema post-parto.

Anche la stessa crescita dell'utero che esercitare una pressione sulle vene, può rallentare il ritorno del sangue dalle gambe al cuore, causando il ristagno dei liquidi.

Il gonfiore tende a peggiorare quando si trascorre molto tempo sedute o in piedi. Tra i rimedi naturali per alleviare questa condizione, camminare o nuotare, indossare calze compressive e bere molta acqua per mantenere il corpo idratato. Possono aiutare anche i massaggi e assumere posizioni a letto con le gambe sollevate.

In caso di edema a livello delle caviglie, è opportuno che la gestante controlli la pressione sanguigna e riferisca al suo ginecologo che, qualora fosse alta, prescriverà eventualmente ulteriori esami per escludere che si tratti di una ipertensione gravidica o gestosi.

Prurito alla pancia e gambe "nervose"

La pancia che tira perché dilatata può causare secchezza e prurito sulla pelle. A questo fastidio si può rimediare applicando regolarmente una crema idratante che potrà consigliare il medico di fiducia.

Per alcune donne in cinte, le gambe possono diventare un poco nervose, con la sensazione di doverle muoverle e quasi come se vi fosse un leggero ma persistente formicolio, in particolare durante la notte. 

Di questa sensazione, che ricorda la sindrome delle gambe senza riposo, se ne può parlare col proprio medico. Se lo riterrà opportuno, a scanso di equivoci, potrà richiedere dei controlli per accertare che i valori del ferro e dei folati siano nella norma, o che non vi siano una maggiore sensibilità ad alcuni alimenti. Altre cause di questa sensazione sono i cambiamenti ormonali e le alterazioni circolatorie. Ad alleviare questa condizione possono concorrere l'esercizio fisico, lo stretching, la meditazione e i massaggi.

Incontinenza urinaria 

Può capitare che durante la gravidanza si soffra di perdite di urina, soprattutto nell'ultima fase. I cambiamenti ormonali causano il rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico, che danno meno sostegno alla vescica. Inoltre, il volume del sangue aumenta, quindi i reni producono più liquidi e una maggiore quantità di urina.

Per migliorare i sintomi dell'incontinenza urinaria, è consigliabile evitare alcune bevande come caffè, tè e bevande gassate. Possono aiutare, anzi sono molto efficaci, gli esercizi per il pavimento pelvico, come i Kegel, e un'alimentazione ricca di fibre.

Gli esercizi di Kegel

Gli esercizi di Kegel possono aiutare a prevenire le perdite di urina durante e anche dopo la gravidanza, migliorando il tono muscolare della vagina.

Come si praticano questi esercizi? Si devono fare delle piccole contrazioni muscolari nella zona tra la vagina e l'ano. La sensazione deve essere quella di stringere e sollevare i muscoli del pavimento pelvico, ma senza tirare in ballo altri muscoli della pancia, delle gambe, dei glutei. 

Dolore pelvico o instabilità del cingolo pelvico correlato alla gravidanza

Con l'avanzare della gravidanza potrebbe affacciarsi un dolore acuto e pulsante nella zona inguinale e all'altezza dei fianchi. Il peggioramento del dolore pelvico o l'instabilità del cingolo pelvico sono dovuti ai cambiamenti ormonali legati alla gravidanza, all'aumento di peso e alla crescita della pancia.

Per ridurre il dolore è possibile indossare una cintura o una fascia per la parte addominale. Può aiutare anche un cuscino messo tra le ginocchia che renderà più comoda la posizione durante la notte.

In ogni caso, è bene sentire il proprio medico che potrà dare dei consigli per alleviare i sintomi.

Aumentano i controlli prenatali

Andando avanti con la gravidanza, aumentano i controlli con il ginecologo o con l'ostetrica, dalla 28a alla 36a settimana ogni due settimane. Durante queste visite vengono controllati la pressione sanguigna, il peso, il battito cardiaco del bambino e la sua crescita. Se il medico lo ritiene necessario, potrebbe anche eseguire ecografia e altri esami. 

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Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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