Le abitudini quotidiane condivise in famiglia, come mangiare insieme, rispettare orari regolari o dedicare tempo alla comunicazione, non sono solo una questione organizzativa. Secondo la ricerca scientifica, rappresentano un vero e proprio fattore di protezione per la salute psicologica dei bambini.
Uno studio pubblicato nel 2023 sul Journal of Child and Family Studies, rivista scientifica internazionale dedicata alle dinamiche familiari e allo sviluppo infantile, ha analizzato in modo approfondito il legame tra abitudini familiari, qualità delle relazioni e comportamento nei bambini in età scolare, mostrando come una routine familiare stabile possa favorire benessere emotivo e competenze sociali.
Cosa dice lo studio sulle abitudini familiari
La ricerca ha coinvolto i genitori di oltre 1.500 bambini giapponesi di 8–9 anni, analizzando le risposte valide di 717 famiglie. L’obiettivo era capire se e come le abitudini quotidiane in famiglia fossero associate al comportamento dei bambini, tenendo conto del ruolo delle relazioni familiari.
I risultati mostrano che le abitudini sane non agiscono in modo diretto e isolato, ma influenzano il comportamento dei bambini attraverso il clima emotivo della famiglia. In altre parole, ciò che fa la differenza non è solo “avere delle regole”, ma il modo in cui queste contribuiscono a costruire relazioni più positive e meno conflittuali.
Secondo lo studio, famiglie con abitudini quotidiane più strutturate mostrano livelli più alti di:
- coesione, cioè senso di unità e supporto reciproco;
- espressività, ovvero la possibilità di comunicare emozioni e pensieri.
Allo stesso tempo, queste famiglie tendono ad avere meno conflitti.
Questo equilibrio relazionale è centrale, perché crea un ambiente emotivo prevedibile e sicuro, in cui i bambini possono orientarsi meglio e sviluppare competenze emotive più solide.
Meno problemi comportamentali, più competenze sociali
Un altro dato rilevante riguarda il comportamento dei bambini. Lo studio distingue tra:
- comportamenti interiorizzati, come ansia, ritiro o tristezza;
- comportamenti esternalizzati, come aggressività o impulsività;
- comportamenti prosociali, come cooperazione, empatia e aiuto verso gli altri.
Le famiglie con abitudini sane e relazioni più positive mostrano bambini con meno problemi comportamentali e maggiori capacità prosociali. In particolare, una buona comunicazione emotiva è associata a minori segnali di disagio psicologico e a una maggiore capacità di stare in relazione con gli altri.
Al contrario, un clima familiare caratterizzato da conflitti frequenti è associato a un aumento dei comportamenti problematici e a una riduzione delle competenze sociali.
Perché le abitudini sane proteggono la salute mentale
Secondo gli autori dello studio, le abitudini familiari sane aiutano i bambini a:
- prevedere ciò che accadrà nella giornata;
- sentirsi più sicuri e sostenuti;
- regolare meglio emozioni e comportamenti;
- affrontare con maggiore resilienza lo stress quotidiano.
In questo senso, le abitudini quotidiane non sono rigide imposizioni, ma strumenti di regolazione emotiva e relazionale, che aiutano i bambini a crescere in un contesto più stabile e protettivo.
Un aspetto importante emerso dallo studio è che non serve una famiglia “perfetta”, ciò che conta è la continuità delle abitudini sane, adattate alla realtà della famiglia e sostenute da relazioni positive.
Piccoli gesti ripetuti nel tempo, come momenti di ascolto, orari prevedibili o spazi condivisi, possono avere un impatto significativo sul benessere psicologico dei bambini.
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Un messaggio per i genitori
Questo studio rafforza l’idea che promuovere abitudini sane in famiglia significa prendersi cura della salute mentale dei figli, non solo nel presente ma anche nel loro sviluppo futuro.
Investire sulla qualità delle relazioni, ridurre i conflitti e creare una quotidianità più prevedibile può aiutare i bambini a sviluppare maggiore equilibrio emotivo, competenze sociali e capacità di affrontare le difficoltà.
Fonti
Journal of Child and Family Studies - Associations between Family Routines, Family Relationships, and Children’s Behavior
