icon/back Indietro

Rubeo test

Ematologia
Rubeo test

Cos'è il Rubeo test?

Il Rubeo test, anche chiamato Rosolia test, è un esame che serve per verificare la presenza o meno della rosolia in un soggetto. Il Test per la rosolia consiste in un prelievo di sangue e viene eseguito per sapere se una persona ha contratto questa patologia o se è stato vaccinato in passato.

Sebbene la rosolia sia una malattia virale che nei soggetti sani non provoca conseguenze particolarmente gravi, nelle donne in gravidanza (o che stanno pianificando una gravidanza), risulta invece estremamente pericolosa, in quanto può dare luogo a pericolose malformazioni a danno del feto e, nei casi peggiori, può condurre alla possibilità di un aborto spontaneo.

Il test per la rosolia, quindi, serve per ricercare nel sangue del soggetto traccia degli anticorpi che sono stati prodotti dall'organismo in seguito all'infezione o alla vaccinazione; l'esame permette, quindi, di sapere con esattezza se in precedenza si è stati infettati dal virus (in questo caso l'immunità è permanente) o se si è stati vaccinati.

A cosa serve il Rubeo test?

Scopo del Rubeo test è quindi quello di ricercare la presenza di due tipologie di anticorpi, ovvero:

  • le Immunoglobine G (IgG). Si tratta della immunoglobine prodotte dall'organismo in modo permanente in seguito all'infezione da rosolia (anche dette della memoria);
  • le Immunoglobine M (IgM). Compaiono nel sangue dopo l'esposizione al virus della rosolia e aumentano di livello col passare del tempo, raggiungendo il picco dopo circa 7-10 giorni, e andando a diminuire nelle settimane successive, lasciando il posto alle IgG;
Ciò che differenzia le due tipologie di immunoglobine è che, mentre le prime possono dipendere da un'infezione contratta in passato (o dalla vaccinazione), le seconde insorgono in seguito a un'esposizione al virus recente; infatti il loro incremento nel corso del tempo non fa che confermare la presenza del virus nel soggetto e l'infezione in corso, potendone permettere una grossolana stadiazione.

Perché eseguire il Rubeo Test

Il Rubeo Test è un esame fondamentale soprattutto per una determinata categoria di persone, ovvero le donne incinte (o che stanno pianificando una gravidanza).
Questo esame viene infatti inserito nelle cosiddette "analisi TORCH", ovvero un pacchetto di esami del sangue consigliati alle donne che meditano di avere un bambino e che sono volte a rintracciare la vulnerabilità a determinate patologie che possono costituire un pericolo per l'andamento della gestazione e per il feto.

La rosolia è una di queste in quanto, se viene contratta dalla madre durante i primi quattro mesi di gestazione (o addirittura qualche settimana prima del concepimento), può provocare danni molto seri allo sviluppo del feto.
Il virus della rosolia è in grado di attraversare la barriera costituita dalla placenta, e di raggiungere, quindi, l'embrione. I pericoli maggiori legati a questa infezione si concentrano durante i primi quattro mesi, mentre in seguito i rischi di complicazioni si attenuano notevolmente.

Questo è il motivo per il quale l'esecuzione del Rubeo Test è fortemente consigliata in tutte quelle donne che stanno pianificando una gestazione o che scoprono di essere incinte.
Purtroppo, la vaccinazione contro la rosolia non si può eseguire durante la gravidanza, tuttavia la positività o la negatività a tale patologia restituirà comunque importanti informazioni per pianificare la gravidanza nel migliore dei modi.

Il test, inoltre, può essere richiesto per tutti quei neonati venuti al mondo con difetti congeniti, per i quali i medici sospettano che possano aver contratto un'infezione da rosolia quando erano dentro l'utero.
Questo esame viene quindi prescritto solitamente quando:

  • occorre verificare che una persona abbia contratto l'infezione in passato e lo stato della sua immunizzazione;
  • all'inizio di una gravidanza per valutare la copertura da questa patologia;
  • nel corso della gravidanza, qualora la donna manifestasse sintomi riconducibili all'infezione acuta;
  • se, pur avendo contratto la malattia in passato, l'infezione è stata leggera;
  • se il neonato manifestasse i segni di una sospetta sindrome congenita da rosolia;
È importante ricordare, inoltre, che una volta effettuato il vaccino contro la rosolia, occorrerà attendere sei mesi prima di cercare una gravidanza.

Come interpretare i valori del Rubeo Test

Se non si è stati sottoposti alla vaccinazione, o non si sa se in passato si è contratta la malattia, è opportuno eseguire il Rubeo Test. Si tratta di un semplice prelievo di sangue venoso che viene seguito preferibilmente al mattino e a stomaco vuoto e che, nelle donne che si trovano all'inizio della gravidanza, viene offerto gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale.

Una volta eseguito l'esame, come interpretare i valori del Rubeo Test? Se il Rubeo Test IgG presenta un valore negativo, significa che l'individuo non ha prodotto anticorpi contro il virus.

Se, invece, il Rubeo IgG dovesse risultare superiore a un determinato range, significa che la persona è stata esposta al virus. Per valutare se l'infezione è recente oppure se si riferisce al passato, occorre eseguire sempre anche il Rubeo Test IgM.

Occorre ricordare, tuttavia, che il Rubeo test IgG IgM può dare luogo anche a risultati che sono dei falsi positivi, soprattutto se è presente un'ulteriore patologia in atto.
Per questo motivo i medici consigliano di eseguire sempre l'anti rubeo IgG insieme all'IgM e di effettuare ulteriori test nei giorni successivi.

Dopo l'esecuzione del test anti Rubeo possono verificarsi quattro scenari diversi:

  • IgG negative con IgM negative. Il soggetto non è mai entrato in contatto con il virus della rosolia e non è stato vaccinato (Rubeo Test negativo);
  • IgG positive con IgM negative. Il soggetto è stato vaccinato o ha contratto l'infezione in passato. In questo caso vi è una situazione di immunità nei confronti della rosolia;
  • IgG negative con IgM positive. Il soggetto presenta un'infezione nella fase iniziale. In questo caso se la donna è in gravidanza dev'essere monitorata molto attentamente;
  • IgG positive con IgM positive (Rubeo Test IgG positivo). L'infezione è acuta o recente;
Nelle madri che hanno contratto la rosolia nella fase iniziale della gravidanza, o nei neonati per i quali si sospetta un'infezione intrauterina, è possibile verificare i valori delle IgG e IgM.
Qualora vi fosse una presenza di IgG ma non di IgM, allora vorrà dire che l'infezione è stata trasmessa dalla madre quando il feto era dentro l'utero ed in questo caso il neonato andrà monitorato attentamente per ulteriori sei mesi.
Se, invece, vi è una presenza di IgM, allora vorrà dire il neonato potrebbe essere stato infettato durante la gravidanza (infezione congenita).
Dr. Christian Raddato Medico Chirurgo
Dr. Christian Raddato
medico generale

Contenuti correlati

igM (immunoglobuline M)
icon/card/ematologia
Le igM, note anche come immunoglobuline di tipo M, costituiscono una tipologia di proteina anticorpale presente nel siero sanguigno, che ...
PCR (proteina C reattiva) alta
icon/card/ematologia
La PCR è una proteina prodotta attraverso sintesi dal fegato e ha lo scopo di reagire in caso di infiammazione.
MPV alto
icon/card/ematologia
L'MPV è un parametro di riferimento, che serve a misurare il volume medio delle piastrine presenti nel sangue. Per una corretta inte...