Salve,
sì, credo sarebbe opportuno ti rivolgessi ad un immunologo: esistono diversi test in grado di valutare la funzionalità del sistema immunitario e sicuramente lo specialista saprà indicarti quali sono i più indicati nel tuo caso.
Mi colpisce, però, il fatto che l'esordio dei sintomi sia coinciso con una situazione difficile per te da un punto di vista esistenziale: il fallimento della tua attività imprenditoriale.
Scrivi che sei stato da uno psicologo, il quale ti ha prescritto dei farmaci ansiolitici. Non so che tipo di lavoro tu abbia svolto con il collega, ma credo che sia importante per te un percorso di 'attribuzione di senso' a quanto ti è accaduto e ti sta accadendo. Forse, il tuo corpo sta esprimendo qualcosa a cui è importante prestare ascolto (piuttosto che limitarsi a 'reprimere' i sintomi).
E' importante capire quale significato (oltre a quello ovvio, di sostentamento) attribuivi alla tua attività e cosa ti è venuto a mancare insieme al tuo lavoro. E la questione è meno banale di quanto appaia. Probabilmente, il tuo lavoro (le attività e le relazioni ad esso connesse) svolgeva un ruolo di 'regolatore psicobiologico' e ti aiutava a mantenere uno stato di benessere psicofisico. Nel momento in cui esso è venuto a mancare, ti sei trovato a fare i conti con una 'disregolazione' che tuttora persiste.
Dici anche che il tuo nuovo lavoro ti causa molto stress, sia mentale che fisico. Anche rispetto a questa fonte di stress sarebbe importante saperne di più. Quale aspetto del tuo lavoro ti fa sentire così stressato? Inoltre, il fatto di aver interrotto gli allenamenti potrebbe costituire di per sè un'ulteriore fonte di stress, creando così una sorta di circolo vizioso.
Rimango a tua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.