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Un gonfiore alle gambe potrebbe essere dovuto a problemi ormonali?

Salve, 
da quando ho avuto il ciclo (15 anni), le mie gambe si sono gonfiate, in particolar modo la parte bassa, piedi e caviglie. Soffro inoltre di stitichezza cronica e il tutto è peggiorato con la gravidanza. Ho assunto la pillola per circa 10 anni, ma il mio ginecologo mi ha sempre detto che il dosaggio era talmente minimo da non potermi arrecare problemi (Yasmine). Continuo ad avere gambe e caviglie sempre gonfie e a volte la pelle si tende per il gonfiore, non riesco a calzare scarpe decollete.

Grazie

Risposta

Gentile utente,
i problemi che riferisci potrebbero essere effettivamente interconnessi.

Non mi spingerei a dire sì problema ormonale, perché non credo sia la causa più comune per questo tipo di quadro clinico.

Mi piacerebbe però sapere se qualcuno ti ha mai parlato di varicocele pelvico, magari proprio in occasione della gravidanza o a seguito di qualche esame ecografico in ambito ginecologico.

La condizione (varicocele pelvico) è alquanto frequente (circa una donna su 7 ne soffre) e la sua persistenza dopo la gravidanza si osserva in 1 donna su 5. 

I sintomi sono molteplici e non necessariamente (anzi, quasi mai) presenti tutti contemporaneamente. 

Questi possono essere:
  • gonfiore addominale (tipo colon irritabile)
  • tanta aria nella pancia
  • senso di pesantezza al basso ventre, soprattutto in corrispondenza di alcune fasi del ciclo (e motivo per cui spesso le pazienti prendono la pillola, e quindi questo sintomo potrebbe essere mascherato, nel tuo caso)
  • urgenza o frequenza urinarie
  • dolore al fianco o all'anca, specie durante l'ovulazione (anche qui, se prendi la pillola)
  • dolore durante i rapporti (di due tipi: superficiale, da penetrazione, irritativo, non risponde ai lubrificanti; oppure profondo, non è un dolore vero e proprio, ma più un fastidio, un peso alla pelvi che insorge dopo 10-15 minuti).
Esistono poi dei segni oggettivi tipici:
  • vene che si possono apprezzare nella zona perineale o pudenda
  • capillari nella parte esterna o posteriore della coscia, magari in regione sottoglutea
  • vene varicose anarchiche, cioè che non seguono un decorso classico (polpaccio), ma compaiono alla coscia magari lateralmente, magari durante la gravidanza e che spesso regrediscono col parto lasciando solo una velatura di capillari.
Prova a chiedere al tuo/a ginecologo/a di eseguire un'ecografia transvaginale (in posizione semi-seduta, mi raccomando, non da sdraiata) per escludere che non sia proprio questo il tuo caso.

Cordiali saluti
Risposta a cura di
Dr. Gabriele Bertoni Medico Chirurgo
Dr. Gabriele Bertoni
angiologochirurgo vascolare
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