Obesità: nelle adolescenti è causa di bassi rendimenti scolastici

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Andrea Salvadori

Data articolo – 19 Marzo, 2014

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È noto che l’obesità può essere causa di diversi rischi per la salute, come problemi cardiovascolari, alcune forme di cancro, una maggiore predisposizione al diabete e altre difficoltà nella vita quotidiana.

Uno studio inglese, adesso, evidenzia un legame tra l’obesità nelle adolescenti e i loro scarsi rendimenti scolastici.

Lo studio

I ricercatori di diverse università inglesi hanno pubblicato gli esiti del loro studio, il primo a tener conto della relazione tra obesità e rendimenti scolastici, sull’International Journal of Obesity, partendo dal dato del 2012 secondo cui oltre un terzo dei bambini e adolescenti negli Stati Uniti è in sovrappeso o obeso.

Sono stati analizzati i dati di circa 6mila bambini di sesso maschile e femminile: la loro età, il peso, i voti scolastici e ciò che è emerso con evidenza è che le bambine in sovrappeso all’età di 11 anni raggiungevano a fatica dei risultati scolastici soddisfacenti, come anche a 13 e a 16 anni di età (specialmente nelle materie fondamentali come inglese, matematica e scienze), se paragonati ai risultati delle loro coetanee con peso regolare.

Sugli adolescenti maschi il collegamento obesità-difficoltà scolastiche è meno evidente, mentre è apparso molto chiaro per le bambine.

Anche considerando altri elementi che potrebbero influire sui rendimenti scolastici, come per esempio la condizione economica, il QI e l’inizio del ciclo mestruale, gli studiosi inglesi giungono alla stessa conclusione, a dimostrazione che il modello è chiaro: le adolescenti in sovrappeso mostrano un percorso scolastico meno performante.

Quali sono le conclusioni?

Il professor John Reilly afferma chiaramente: “È necessario svolgere un ulteriore lavoro per capire perché l’obesità è negativamente legata al rendimento scolastico, ma è importante che i ragazzi, i loro genitori e i politici siano al corrente degli effetti dell’obesità in ambito sociale ed economico”.

 

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