Macchie bianche sul glande: cosa fare?

Elena Fazio | Web Content Editor

Ultimo aggiornamento – 11 Ottobre, 2024

uomo in visita dall'andrologo

Le macchie bianche sul glande (la parte superiore del pene) possono destare preoccupazione e confusione per l'organismo maschile. Queste macchie possono avere varie cause, dalla normale variabilità della pelle a condizioni mediche che richiedono attenzione. Questo articolo esplora le possibili cause delle macchie bianche sul glande, i sintomi associati, e cosa fare in questa particolare condizione.

Cause delle macchie bianche sul glande

Le chiazze bianche sul glande possono derivare da diverse condizioni, alcune delle quali sono benigne mentre altre possono necessitare di trattamento medico. Ecco alcune delle cause più comuni:

  • fordyce spots (macchie di Fordyce): Le macchie di Fordyce sono piccole lesioni non infiammatorie, di colore bianco o giallastro, che appaiono come piccole papule. Sono semplicemente ghiandole sebacee ingrossate e sono generalmente innocue. Non richiedono trattamento e sono una variazione normale della pelle;
  • smegma: è una sostanza biancastra che può accumularsi sotto il prepuzio (nel caso di uomini non circoncisi). Questa secrezione può causare macchie bianche se non viene rimossa con una regolare igiene intima. La pulizia accurata della zona può aiutare a prevenire l'accumulo di smegma;
  • leucoplachia: è una condizione in cui si formano macchie bianche o placche sulla pelle che non possono essere raschiate via. Può essere un segno di irritazione cronica o di infezioni. In alcuni casi, può essere associata a condizioni precoci di carcinoma;
  • papule perliformi: Queste sono piccole escrescenze bianche o perlacee che si formano sul glande o sul bordo del prepuzio. Sono innocue e non necessitano di trattamento. Sono più comuni negli uomini giovani e sono considerate una variazione normale della pelle;
  • infezioni da funghi: Le infezioni da funghi, come la candidosi, possono causare macchie bianche sul glande. Queste infezioni possono essere accompagnate da sintomi come prurito, arrossamento e dolore;
  • infezioni virali o batteriche: come l'herpes genitale, possono causare lesioni bianche o ulcere sul glande. Altre infezioni batteriche possono anche manifestarsi con macchie bianche o pustole;
  • condilomi acuminati: sono verruche genitali causate dal papillomavirus umano (HPV). Possono apparire come escrescenze bianche o carnose sul glande e in altre aree genitali;
  • lichen sclerosus: è una malattia infiammatoria cronica che può causare macchie bianche, ispessimento della pelle e prurito. Questa condizione può influenzare la pelle del glande e richiede una valutazione medica.

Oltre alle macchie bianche, possono verificarsi altri sintomi che aiutano a identificare la causa sottostante, tra cui:

  • prurito o bruciore: Sensazione di fastidio o irritazione nella zona;
  • dolore o sensibilità: Dolore durante il rapporto sessuale o alla palpazione;
  • eruzione cutanea o ulcere: Lesioni o piaghe che possono accompagnare le macchie bianche;
  • accumulo di smegma: Presenza di una sostanza biancastra sotto il prepuzio.

Trattamenti e terapie per le macchie bianche sul glande

Se le macchie bianche sono causate da un'infezione fungina come la candidosi, il medico potrebbe prescrivere una crema antifungina o un farmaco orale.

In caso di condizioni infiammatorie come il lichen sclerosus, potrebbero essere prescritti corticosteroidi topici.
Se viene diagnosticata un'infezione batterica, potrebbe essere necessario un trattamento con antibiotici.
Altri trattamenti potrebbero includere rimozione chirurgica o crioterapia per condizioni come leucoplachia o condilomi genitali.

In caso di macchie chiare sulla parte superiore del pene, è importante seguire attentamente le indicazioni del medico per quanto riguarda il trattamento e il follow-up. È bene completare qualsiasi ciclo di farmaci prescritto, anche se i sintomi migliorano prima della fine del trattamento.

Se si soffre di una condizione cronica che predispone alla comparsa di macchie bianche, come il lichen sclerosus, è bene mantenere regolari controlli medici per monitorare la situazione.

Le macchie bianche sul glande possono essere causate da una serie di condizioni, alcune delle quali richiedono un trattamento medico. È fondamentale non ignorare i sintomi e consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato. Una gestione tempestiva della condizione può prevenire complicazioni e garantire una pronta guarigione.


Potrebbe interessarti anche:


Prevenzione delle macchie bianche sul glande

Per prevenire le macchie bianche e altre condizioni correlate, è fondamentale seguire un'igiene intima regolare, utilizzare preservativi per ridurre il rischio di infezioni sessualmente trasmissibili ed effettuare controlli regolari con il medico per monitorare la propria salute genitale.

È essenziale consultare un medico se le macchie bianche non scompaiono o peggiorano, sono accompagnate da dolore, prurito o altri sintomi significativi o nel caso si abbiano preoccupazioni su possibili infezioni o malattie a trasmissione sessuale.  

Diagnosi macchie bianche sul pene 

La diagnosi delle macchie bianche sul glande richiede un'attenta valutazione da parte di un medico, solitamente un dermatologo o un urologo, che prenderà in considerazione diverse potenziali cause. Ecco i passaggi tipici per diagnosticare questa condizione:

Anamnesi medica

Il primo passo nella diagnosi consiste in una raccolta dettagliata della storia medica del paziente. Questo include:

  • sintomi associati: Il medico chiederà informazioni su altri sintomi presenti, come prurito, bruciore, dolore, secrezioni anomale, o cambiamenti nella pelle del pene;
  • storia medica: Verranno raccolte informazioni su eventuali problemi di salute preesistenti, come diabete, condizioni autoimmuni o infezioni precedenti;
  • storia sessuale: Saranno valutate le abitudini sessuali, incluso l'uso di preservativi, il numero di partner sessuali e l'eventuale esposizione a malattie sessualmente trasmissibili (MST);
  • igiene personale: Il medico può chiedere informazioni sulle abitudini di igiene personale e sull'uso di prodotti per la cura del corpo.

Esame fisico

Successivamente, il medico eseguirà un esame fisico del glande per osservare direttamente le macchie bianche e valutare le loro caratteristiche:

  • osservazione delle lesioni: Il medico esaminerà attentamente le macchie bianche, valutando dimensione, forma, colore, consistenza e distribuzione. Le lesioni possono essere piatte, rilevate, irregolari o ben definite;
  • palpazione: In alcuni casi, il medico potrebbe toccare delicatamente le lesioni per valutare la consistenza e rilevare eventuali indurimenti o ulcerazioni.

Test diagnostici

Se l'esame fisico e l'anamnesi non sono sufficienti per una diagnosi definitiva, possono essere necessari ulteriori test diagnostici:

  • tampone o raschiamento: Un campione delle lesioni può essere prelevato con un tampone sterile o raschiato delicatamente per essere esaminato in laboratorio. Questo è particolarmente utile per identificare infezioni fungine come la candidosi, infezioni batteriche o infezioni virali;
  • esame microscopico: Il campione prelevato può essere esaminato al microscopio per identificare la presenza di lieviti, batteri o altre anomalie cellulari. Questo esame può aiutare a confermare diagnosi come candidosi o infezioni da HPV;
  • peniscopia (o genitoscopia): l'equivalente della colposcopia nella donna, consente di osservare ad occhio nudo e a  notevole ingrandimento la lesione dopo applicazione di acido acetico e soluzione di Lugol;
  • biopsia: In caso di sospetto di condizioni più gravi, come leucoplachia o lichen sclerosus, il medico potrebbe raccomandare una biopsia. La biopsia consiste nel prelievo di un piccolo campione di tessuto dal glande per un esame istologico, che permette di analizzare le cellule e rilevare eventuali cambiamenti anomali;
  • test per malattie sessualmente trasmissibili (MST): Se si sospetta che le macchie bianche siano correlate a una MST, possono essere eseguiti test specifici per patogeni come il virus del papilloma umano (HPV), herpes simplex o sifilide;
  • esami del sangue: In alcuni casi, il medico potrebbe richiedere esami del sangue per valutare lo stato di salute generale del paziente, identificare condizioni sistemiche che potrebbero contribuire all'apparizione delle macchie bianche o per verificare la presenza di infezioni virali come l'HIV.

Una volta completata la diagnosi, il medico discuterà i risultati con il paziente e pianificherà il trattamento appropriato. Il trattamento dipenderà dalla causa sottostante delle macchie bianche e potrebbe includere:

  • antifungini: Per trattare infezioni fungine come la candidosi;
  • corticosteroidi topici: Per ridurre l'infiammazione associata a condizioni come il lichen sclerosus o il lichen planus;
  • crioterapia o rimozione chirurgica: Per lesioni precancerose come la leucoplachia o per condilomi genitali;
  • consigli di igiene: Per migliorare la cura personale e prevenire la recidiva delle macchie bianche.

La diagnosi delle macchie bianche sul glande è un processo che richiede un'attenta valutazione clinica e, in alcuni casi, test diagnostici specifici. Una diagnosi tempestiva e accurata è fondamentale per identificare la causa sottostante e determinare il trattamento più appropriato. Se noti macchie bianche sul glande, è importante consultare un medico per ottenere una diagnosi corretta e il trattamento necessario.

Le macchie bianche sul glande sono pericolose?

La pericolosità delle macchie bianche varia a seconda della condizione che le causa.

Le papule perlacee del pene, piccole protuberanze bianche o color carne sono una variante anatomica normale e non sono pericolose. Non richiedono trattamento e non sono associate a malattie gravi.

La vitiligine causa la perdita di pigmentazione della pelle e può apparire come macchie bianche sul glande. Non è una condizione pericolosa, ma può avere implicazioni estetiche e psicologiche.

Condizioni potenzialmente pericolose se non trattate possono essere la leucoplachia , che può presentarsi come macchie bianche ispessite sul glande. La leucoplachia può essere precancerosa, quindi è importante una diagnosi e un monitoraggio tempestivi.

Infine il Lichen Sclerosus (Balanite Xerotica Obliterante) è una condizione cronica che può causare cicatrici e restringimento del prepuzio o dell'uretra se non trattata. È importante un trattamento tempestivo per prevenire complicazioni.

Anche la contagiosità delle macchie bianche dipende dalla causa sottostante alla loro formazione.

Condizioni contagiose potrebbero riguardare la candidosi, che sebbene non sia considerata una malattia sessualmente trasmissibile tradizionale, può trasmettersi durante i rapporti sessuali, tramite il fungo Candida, soprattutto in presenza di un sistema immunitario compromesso o di condizioni predisponenti.

Infine i condilomi genitali (HPV), causati dal virus del papilloma umano (HPV), sono contagiosi e possono essere trasmessi sessualmente. 

Le macchie bianche sul glande non sono sempre pericolose, ma alcune condizioni sottostanti potrebbero richiedere attenzione medica. La maggior parte delle macchie bianche non è contagiosa, ma alcune, come quelle causate da infezioni fungine o virali, possono essere trasmesse. 

È essenziale consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato, soprattutto se le macchie bianche sono persistenti, dolorose, o cambiano nel tempo.

Elena Fazio | Web Content Editor
Scritto da Elena Fazio | Web Content Editor

Laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità, con specializzazione in Scienza e Salute. Dopo aver collaborato con associazioni no profit in ambito sanitario e psico-oncologico, al momento sono Junior Web Content Editor presso pazienti.it e mi occupo della redazione e scrittura di articoli in chiave SEO. Profondamente affascinata da temi inerenti il benessere e la salute che mirano a fornire informazioni autorevoli ai lettori, guidandoli nelle scelte per raggiungere uno stato di benessere psico-fisico quotidiano.

a cura di Dr. Marcello Sergio
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Elena Fazio | Web Content Editor
Elena Fazio | Web Content Editor
in Salute

130 articoli pubblicati

a cura di Dr. Marcello Sergio
Contenuti correlati