Bere alcolici prima e dopo il vaccino anti-Covid si può (o no)?

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Alessandra Lucivero

Data articolo – 07 Giugno, 2021

Effetti Alcol sul Vaccino AntiCovid

Dopo aver eseguito il vaccino contro il Covid-19, l'emozione è tanta e il desiderio di festeggiare si fa sentire. Allora, un brindisi, no?! La risposta è... nì. Attenzione-attenzione, infatti: l'alcol potrebbe alterare la risposta immunitaria

Potrebbe, il condizionale è d'obbligo. Secondo gli scienziati e, in particolare, secondo il professor Ilhem Messaoudi, direttore del Center for Virus Research presso l’Università della California di Irvine, a seconda delle quantità di alcol introdotte nell'organismo, potrebbe insorgere una "interferenza" nella normale quantità di anticorpi che si producono dopo il vaccino 

Dopo il vaccino, quanto si può bere allora?

Non ci sono risposte certe, le indagini sono ancora in corso. Secondo alcuni ricercatori, però, una quantità seppur piccola di alcol potrebbe non essere una buona idea. In generale, esagerare col bere, a lungo andare, compromette certamente la salute e, quindi, anche il sistema immunitario. Il virologo Ilhem Messaoudi però mette a tacere le voci preoccupate, dicendo: "Chi beve in modo moderato non ha nulla da temere in vista della vaccinazione". Moderazione, ecco dunque il segreto. 

Ma quantifichiamo: sarebbe il caso di non superare due drink al giorno per gli uomini e uno per le donne, questo dopo ma anche PRIMA della vaccinazione. 

Gli effetti dell'alcol sul vaccino

Come detto, parlare di certezze non si può. Ma appare chiaro come il consumo eccessivo di alcol peggiori la risposta immunitaria in generale. 

Secondo uno studio condotto da un team di scienziati dell’Università della Louisiana, l'alcol fungerebbe da gravoso ostacolo per le cellule immunitarie, rese così inabili a raggiungere i luoghi dell'infezione. Bere però in modo moderato parrebbe non avere lo stesso effetto. In un altro studio, gli scienziati hanno esposto 391 persone a cinque virus respiratori, valutando come i bevitori moderati non avessero particolari rischi (se non fumatori). 

Un esperimento anche sulle scimmie

Il professor Messaoudi ha analizzato la risposta immunitaria anche sui macachi rhesus vaccinati contro il Poxvirus. Le scimmie per sette mesi hanno consumato bevande alcoliche, alcune in modo esagerato, altre con moderazione. Risultato? I bevitori accaniti non hanno avuto i benefici sperati dal vaccino, "la loro risposta immunitaria era quasi inesistente", ha affermato Messaoudi. 

Dunque, seppur vero che "in vino veritas", altrettanto vero che "in vino" non si trova la massima salute. Dunque, per i brindisi, aspettiamo ancora un po' (sempre, senza esagerare!). 

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Una donna con in mano delle pillole per l'asma grave.
Asma grave, da pillole quotidiane a una sola iniezione al mese? La svolta dal nuovo studio

Una sperimentazione clinica racconta una trasformazione possibile nella gestione dell’asma più difficile. Sarà una svolta per la qualità di vita? Cosa dicono i dati.

Primo piano di una ragazza tatuata e sognante sdraiata sul letto
Tatuaggi: l'inchiostro rischia di alterare la risposta immunitaria?

Ricercatori scoprono che le particelle di inchiostro dei tattoo migrano nei linfonodi, causando infiammazione. Potrebbe questo meccanismo compromettere l'efficacia della risposta immunitaria?