Crema pasticcera in gravidanza: si può mangiare o meglio evitare?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 29 Maggio, 2025

Della crema pasticcera

La crema pasticcera è una crema dolce a base di tuorli d'uovo, latte, zucchero e farina, utilizzata come ripieno per dolci e torte. È un alimento che può generare incertezza tra le donne incinte a causa della presenza di uova e latte non ben cotti.

Ciò detto, la crema pasticcera si può mangiare in gravidanza purché si faccia attenzione alla preparazione corretta cuocendo bene gli ingredienti.

I due ingredienti specifici potenzialmente problematici sono il tuorlo d'uovo e il latte che se non adeguatamente cotti o pastorizzati possono veicolare batteri nocivi.

Perché in gravidanza si teme la crema pasticcera?

Il principale motivo di preoccupazione riguarda il rischio di infezioni batteriche, in particolare salmonellosi, listeriosi e toxoplasmosi, associate al consumo di uova e latte, crudi o poco cotti.

Questi alimenti, se contaminati da batteri o parassiti, possono causare infezioni  gastrointestinali o sistemiche.

Salmonellosi

La Salmonella è un batterio che può contaminare uova (soprattutto il tuorlo) e latte crudo. La contaminazione può avvenire direttamente dalle ovaie delle galline o tramite scarsa igiene durante la manipolazione degli alimenti.


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Sintomi sono diarrea, febbre e dolori addominali.

Listeriosi

Causata dal batterio Listeria monocytogenes, si trova nei prodotti lattiero-caseari non pastorizzati.

Può provocare sintomi gastrointestinali lievi, ma nei soggetti vulnerabili (donne in gravidanza, anziani, immunocompromessi) può causare infezioni gravi come meningite o aborto spontaneo.

Toxoplasmosi

È provocata dal parassita Toxoplasma gondii e può essere trasmessa attraverso latte crudo o alimenti contaminati.

È pericolosa per le donne in gravidanza in quanto può causare gravi danni al feto.

Crema pasticcera industriale

La crema pasticcera industriale è considerata sicura per le donne incinte, perché i processi di produzione industriale prevedono la pastorizzazione sia delle uova che del latte, eliminando il rischio di contaminazione batterica.

Stesso discorso per la crema catalana in gravidanza, la panna montata, la crema chantilly e la crema di ricotta. In tutti questi casi è fondamentale assicurarsi che siano state preparate con latte e uova pastorizzati o acquistare le versioni industriali. 

Crema pasticcera fatta in casa

La preparazione casalinga della crema pasticcera richiede maggiore cautela. La crema pasticcera fatta in casa comporta un rischio maggiore a causa della potenziale cottura insufficiente delle uova, che potrebbero non raggiungere temperature adeguate per eliminare i batteri.

Se preparata in casa, ci si deve assicurare che le uova siano fresche e che la crema raggiunga l'ebollizione e cuocia per almeno 2-3 minuti.

Le linee guida per una corretta preparazione sono:

  • cuocere completamente gli alimenti di origine animale (uova e latte);
  • utilizzare uova pastorizzate per preparazioni a crudo come tiramisù o maionese;
  • evitare il consumo di latte non pastorizzato e dei suoi derivati.

Controindicazioni della crema pasticcera in gravidanza

Al di là dei rischi batteriologici, la crema pasticcera è un alimento dolce e calorico. Un consumo eccessivo può portare a un aumento di peso eccessivo e potenzialmente al diabete gestazionale

Questo tipo di diabete si manifesta solo durante la gravidanza ed è caratterizzato da un'elevata glicemia che può influire negativamente sia sulla salute della madre che su quella del bambino.

Un consumo eccessivo di zuccheri può portare a squilibri metabolici, favorendo l'accumulo di grasso corporeo e aumentando la resistenza insulinica, una condizione che predispone al diabete gestazionale.

Inoltre, l'aumento di peso in gravidanza è associato a complicazioni come ipertensione gestazionale, parto pretermine e macrosomia fetale (un peso del neonato superiore alla norma), che può complicare il parto.Della crema pasticcera

Una revisione ha evidenziato che l'assunzione di zuccheri durante la gravidanza può aumentare il rischio di complicazioni come GDM ovvero diabete gestazionale, ipertensione gestazionale e preeclampsia. Il consumo elevato di zuccheri è associato a fluttuazioni glicemiche che possono influire sul metabolismo materno e sul rischio di obesità nel bambino.

Per questo motivo, è importante moderare il consumo di dolci come la crema pasticcera e preferire una dieta equilibrata, ricca di alimenti integrali, frutta fresca (con moderazione), verdure, proteine magre e grassi sani.

Un'attenzione particolare va posta anche all'indice glicemico degli alimenti: scegliere carboidrati complessi a lento assorbimento può aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.

FAQ – Domande Frequenti

Posso mangiare la crema pasticcera durante la gravidanza? 

Sì, è possibile mangiare la crema pasticcera durante la gravidanza, ma con alcune importanti precauzioni.

Il rischio principale è legato alla presenza di uova e latte che, se non adeguatamente cotti o trattati, possono veicolare batteri pericolosi come la salmonella e la listeria, o causare toxoplasmosi.

Qual è il principale pericolo nel consumare crema pasticcera fatta in casa durante la gravidanza?

Il pericolo principale risiede nell'utilizzo di uova fresche non pastorizzate che, se non cotte a sufficienza (per almeno 2-3 minuti di bollitura nella crema), possono contenere batteri come la salmonella.

Questo batterio può causare gravi problemi durante la gravidanza, compromettendo lo sviluppo fetale, portando ad aborto o parto prematuro. Anche la possibile presenza di listeria nelle uova non controllate può essere un rischio.

La crema pasticcera industriale è più sicura per le donne in gravidanza?

Sì, la crema pasticcera industriale è considerata più sicura per le donne in gravidanza perché durante il processo di produzione sia le uova che il latte vengono pastorizzati.

La pastorizzazione è un trattamento termico che elimina i batteri nocivi, riducendo il rischio di infezioni alimentari come la salmonellosi e la listeriosi.

Se preparo la crema pasticcera in casa, quali accorgimenti devo prendere per renderla sicura in gravidanza?

Se si desidera preparare la crema pasticcera in casa durante la gravidanza, è fondamentale utilizzare uova pastorizzate e assicurarsi che la crema raggiunga e mantenga l'ebollizione per almeno 2-3 minuti.

Questo processo di cottura prolungato è necessario per eliminare eventuali batteri presenti nelle uova. Ma comunque la scelta più sicura rimane il consumo di prodotti industriali.

Ci sono altri dolci o creme da evitare in gravidanza a causa del rischio legato alle uova crude o poco cotte?

Sì, è consigliabile evitare o consumare con cautela, preferibilmente nelle loro versioni industriali con uova pastorizzate, dolci e creme che contengono uova crude o poco cotte.

Tra questi rientrano il tiramisù, la maionese fatta in casa, la crema brûlée, lo zabaione, la crema catalana, il mascarpone e la panna montata (se non si ha certezza che sia stata fatta con latte pastorizzato).

Anche la crema chantilly e la crema di ricotta richiedono attenzione e dovrebbero essere preparate con latte pastorizzato o acquistate in confezioni industriali.

Quali alternative dolci più sicure si possono consumare durante la gravidanza se si desidera mangiare qualcosa di dolce?

Se si desidera soddisfare la voglia di dolce durante la gravidanza in modo più sicuro, si possono preferire biscotti secchi (che possono anche aiutare con la nausea), crostate di marmellata, ciambelloni, plumcake, pan di Spagna e gelato (in genere sicuro perché i prodotti per legge devono essere pastorizzati).

Anche la frutta secca può essere una buona e sana alternativa per limitare la voglia di dolci, grazie al contenuto di zuccheri naturali.

Se ho dubbi sulla sicurezza di un dolce o una crema durante la gravidanza, a chi posso rivolgermi per un consiglio?

In caso di dubbi sull'alimentazione durante la gravidanza, si consiglia di rivolgersi al proprio medico curante, sia un ginecologo o un nutrizionista.

Questi specialisti possono dare indicazioni e consigli personalizzati, basati su evidenze medico-scientifiche.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr.ssa Anna Maria Ferri
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