Cosa significa antibiotico resistenza?
La
resistenza agli antibiotici si verifica quando i
batteri mutano in risposta all'uso eccessivo di
antibiotici, adattandosi al medicinale e rendendolo inattivo nei loro confronti.
I batteri, a differenza degli esseri umani o degli animali, possono dunque diventare resistenti agli antibiotici. Questi batteri possono infettare uomini e animali e le infezioni che causano sono più difficili da trattare rispetto a quelle causate da quelli non resistenti. La
resistenza agli antibiotici porta a:
- Costi medici più elevati
- Soggiorni ospedalieri prolungati
- Aumento della mortalità
Anche se vengono sviluppati nuovi farmaci, senza cambiamenti di comportamento la resistenza agli antibiotici è considerata una vera minaccia alla sanità pubblica. I cambiamenti comportamentali, dunque, devono includere anche azioni per ridurre la diffusione delle infezioni attraverso la
vaccinazione, il lavaggio delle mani, la pratica di un sesso più sicuro, una buona igiene alimentare ed un
uso controllato degli antibiotici, dunque dei
farmaci usati per prevenire e curare le infezioni batteriche.
Come funziona l'antibiotico resistenza?
Negli ultimi anni, il fenomeno della
resistenza agli antibiotici si sta diffondendo eccessivamente e, questo, rende necessaria una valutazione dell’impatto in termini di sanità pubblica.
La
comparsa di patogeni resistenti riduce la possibilità di un trattamento efficace.
Il problema della resistenza agli antibiotici è complesso poiché fondato su
molteplici fattori:
-
Aumentato uso di antibiotici (incluso l’utilizzo non appropriato)
-
Diffusione delle infezioni ospedaliere da microrganismi antibiotico-resistenti (e il limitato controllo di queste infezioni)
-
Aumento dei viaggi internazionali (di conseguenza una maggiore diffusione dei ceppi)
L’uso continuo degli antibiotici aumenta la pressione selettiva favorendo l’emergere, la moltiplicazione e la
diffusione dei ceppi resistenti.
La
resistenza agli antibiotici sta aumentando a livelli pericolosamente alti in tutto il mondo. Nuovi meccanismi di resistenza stanno emergendo e si stanno diffondendo a livello globale, minacciando la nostra capacità di trattare le malattie infettive comuni. Una lista crescente di infezioni - come la
polmonite, la
tubercolosi, l'avvelenamento del sangue, la
gonorrea e le malattie trasmesse da alimenti - stanno diventando più difficili e talvolta impossibili da trattare man mano che gli
antibiotici diventano meno efficaci.
Dove gli antibiotici possono essere acquistati per uso umano o animale senza prescrizione medica, l'emergenza e la diffusione della resistenza peggiorano. Allo stesso modo, in paesi senza linee guida standard di trattamento, gli
antibiotici sono spesso sovra-prescritti da operatori sanitari e veterinari e troppo usati in generale.
Senza un'azione urgente, ci stiamo dirigendo verso un'
era post-antibiotica, in cui infezioni comuni e lesioni minori possono ancora una volta uccidere.
Antibiotico resistenza in Italia
“In Italia, nel 1999 l’Istituto Superiore di Sanità ha istituito il progetto pilota di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza Ar-Iss, un vero e proprio sistema di sorveglianza sentinella con caratteristiche uniche in Italia, in quanto non è finanziata dall'industria farmaceutica, coinvolge numerosi laboratori su tutto il territorio nazionale ed è continuativa nel tempo.
Il protocollo Ar-Iss risponde alle esigenze informative di Ears-Net. Ar-Iss si occupa di raccogliere i dati riguardanti l’antibiotico-resistenza in un selezionato gruppo di batteri isolati da infezioni invasive di sicura rilevanza clinica (batteriemie o meningiti diagnosticati da laboratori ospedalieri) e che rappresentano sia infezioni acquisite in ambito comunitario (Streptococcus pneumoniae) sia infezioni associate all’assistenza sanitaria (Staphylococcus aureus, Enterococcus faecium e E. faecalis, Klebsiella pneumoniae e K. oxytoca, Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli). Per ogni microrganismo, l’attenzione è posta prevalentemente su alcuni antibiotici o classi di antibiotici particolarmente significativi in terapia o per il monitoraggio dell’andamento dell’antibiotico-resistenza” – si legge su Epicentro, portale dell'epidemiologia per la Sanità Pubblica
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