Cos'è il meconio
Il
meconio è il materiale contenuto nell'intestino del feto, emesso nei primi giorni dopo la nascita o, in alcuni casi, al momento del parto. E’ composto da ciò che è stato ingerito durante la
gravidanza:
- cellule epiteliali intestinali
- lanugo (i peli sottili che ricoprono la pelle del feto)
- muco
- liquido amniotico
- bile
- acqua
La sua consistenza è molto viscosa, di una colorazione solitamente olivastra e inodore.
Quando viene espulso il meconio
Solitamente, il
meconio viene smaltito nei giorni dopo la nascita o, a volte, subito dopo, spesso in sala parto. In alcuni casi può anche essere rilasciato nel liquido amniotico ancora prima della nascita o durante il travaglio.
Il colore del liquido amniotico rende molto semplice il riconoscimento del rilascio del meconio prima della nascita. Ciò è un chiaro sintomo di sofferenza fetale, che mette il neonato a rischio di ingestione del meconio. Lo staff medico, quindi, aspira il meconio dal naso e dalla bocca del neonato subito dopo la nascita, per evitare che presenti segni di sofferenza respiratoria e per diminuire il rischio di sindrome da ingestione di meconio.
Meconio e sterilità
Fino a poco tempo fa, si pensava che il meconio fosse del materiale sterile. Tuttavia, grazie ad un team di ricercatori dell'Università di Valencia in Spagna, è stato scoperto che il meconio può contenere due tipi di batteri:
A cosa serve il meconio
Un gruppo di ricerca canadese, dell'Università di Toronto, ha scoperto che i test sul meconio possono evidenziare eventuali abusi di sostanze, alcol e tabacco da parte delle mamme in gravidanza. Negli USA, questi test sono fondamentali per determinare se far intervenire i servizi sociali in una situazione considerata a rischio.
Cos'è l'ileo da meconio
L'
ileo da meconio è un'occlusione intestinale causata dal meconio ispessito, a volte sintomo di una fibrosi cistica. L'ileo da meconio deve essere distinto dalla sindrome da tappo di meconio, in cui una massa mucosa ostacola la fuoriuscita del meconio, senza tuttavia causare nessun rischio di perforazione intestinale, a differenza dell'ileo.