L'alimentazione di una persona affetta da insufficienza renale può contribuire a migliorare la patologia e l'efficacia del trattamento.
I reni funzionanti mantengono in equilibrio i minerali e i sali dell'organismo: quando i reni non funzionano in modo corretto, minerali come calcio, sodio, potassio e altri possono andare in contro a degli squilibri.
In presenza di insufficienza renale, dunque, è importante seguire una dieta più specifica per i reni, volta a non sovraccaricarli ulteriormente.
Cos'è l'insufficienza renale
L’insufficienza renale è una condizione patologica in cui i reni non riescono a svolgere le loro funzioni vitali, escretorie ed endocrine, nell'organismo: si verifica quando i reni sono danneggiati e la loro capacità funzionale è irrimediabilmente compromessa.
In presenza di insufficienza renale, i reni non riescono a:
- depurare l'organismo dalle sostanze di scarto presenti nel sangue;
- regolare l'equilibrio idrosalino del sangue;
- mantenere l'equilibrio acido-base del sangue;
- sintetizzare ormoni come l'eritropoietina.
Tipi di insufficienza renale
Si distinguono due forme principali di insufficienza renale:
- insufficienza renale acuta (IRA): rapido decremento della funzione renale con accumulo di scorie azotate e disordini dell'equilibrio acido-base e idroelettrolitico;
- insufficienza renale cronica (IRC): lento e progressivo decadimento irreversibile della funzione renale, causato da varie nefropatie.
Cause
Tra le cause più comuni di insufficienza renale cronica:
- diabete (tipo 1 e 2);
- ipertensione;
- glomerulonefrite;
- nefrite interstiziale;
- rene policistico;
- ostruzioni prolungate delle vie urinarie;
- infezioni renali ricorrenti (pielonefrite).
Sintomi
Tra i sintomi di insufficienza renale:
- nausea e vomito;
- perdita dell'appetito;
- fatica e debolezza;
- disturbi del sonno;
- cambiamenti nel flusso urinario;
- gonfiore a piedi e caviglie;
- ipertensione difficile da controllare.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa su esami del sangue e urine, ecografia delle vie urinarie e il trattamento considera importante una dieta per problemi ai reni, ma poi dipende dalla gravità della condizione e può implicare terapie farmacologiche, dialisi o trapianto renale nei casi più avanzati.
Perché seguire una dieta per l’insufficienza renale
Conoscere i cibi che fanno bene ai reni e quelli che invece possono comprometterne le funzionalità è importante ai fini della gestione dell'insufficienza renale.
In primo luogo, la dieta mira a ridurre il carico di lavoro sui reni già compromessi, permettendo loro di funzionare al meglio delle loro capacità residue.
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In secondo luogo, si concentra sul mantenimento di un buono stato nutrizionale del paziente, assicurando che il corpo riceva i nutrienti essenziali nonostante le restrizioni dietetiche.
Infine, questa dieta specializzata ha l'obiettivo di prevenire l'accumulo di sostanze tossiche nell'organismo, che i reni indeboliti potrebbero non essere in grado di eliminare.
Indicazioni generali sulla dieta per problemi renali
Prima di entrare nel dettaglio degli alimenti che fanno bene ai reni, che li aiutano a mantenere in equilibrio alcune funzioni, vediamo qualche indicazione generale:
- assunzione di acqua e liquidi: tenere sotto controllo il consumo di liquidi per evitarne un accumulo eccessivo, che può affaticare i reni. È necessario bilanciare l'assunzione e l'emissione di liquidi;
- sodio: il monitoraggio del consumo di sodio e sale è importante per gestire la pressione arteriosa e la ritenzione di liquidi, che possono peggiorare la funzione renale;
- proteine: va tenuta sotto controllo anche l'assunzione di proteine per evitare l'eccessiva produzione di scorie e l'affaticamento dei reni con le conseguenti complicazioni;
- fosforo: è opportuno il monitoraggio del fosforo per evitare squilibri minerali e problemi di salute delle ossa: i reni compromessi possono avere difficoltà a regolare questo minerale;
- potassio: è necessario limitare l'assunzione di potassio perché l'insufficienza renale porta a una ridotta escrezione di potassio; può, infatti, influire sulla funzione cardiaca e muscolare.
Solo un dietologo o un nutrizionista/dietista potrà fornire indicazioni mirate in base ai risultati degli esami di accertamento: una dieta per problemi renali, infatti, deve essere personalizzata in relazione allo stadio della malattia e alle condizioni specifiche del paziente.
È quindi essenziale consultare un nefrologo e un nutrizionista specializzato per ricevere indicazioni precise e un piano alimentare su misura.
Cibi consigliati per la corretta funzionalità renale
Mangiare alcuni alimenti ed escluderne altri può aiutare a ridurre l'accumulo di prodotti di scarto nel sangue e ad alleggerire lo sforzo dei reni; inoltre, con il progredire della patologia, diventa ancora più importante trarre beneficio da un'alimentazione più adeguata.
Tra i cibi per i reni consigliati troviamo:
- carboidrati: pasta, riso, pane, cereali (preferibilmente integrali, se non ci sono controindicazioni per il fosforo);
- verdure: da consumare sia crude che cotte, prestando attenzione a quelle ad alto contenuto di potassio;
- frutta: in quantità moderate, preferendo quella a basso contenuto di potassio;
- proteine: in quantità controllata, da preferire quelle di origine vegetale come legumi e frutta secca;
- grassi: olio extravergine d'oliva e altri oli vegetali di qualità.
Cibi da limitare o evitare con insufficienza renale
Per le persone affette da insufficienza renale gli esperti consigliano di evitare o limitare alcuni alimenti per aiutare a gestire la condizione e prevenire complicazioni.
Alcune indicazioni riguardano l'apporto proteico che va ridotto e controllato (0,6-0,8 g/kg di peso corporeo ideale al giorno) e l'assunzione moderata/ridotta di proteine vegetali (legumi, frutta secca).
Vediamo alcune categorie di cibi da tenere sotto controllo, oltre ad alcolici, bevande gassate e zuccherate.
Cibi ad alto contenuto di sodio
Il sodio va ridotto per controllare la pressione e l'equilibrio idrico: un'eccessiva assunzione di sale può contribuire alla ritenzione di liquidi e all'ipertensione arteriosa.
Tra gli alimenti ad alto contenuto di sale:
- sale da cucina;
- salumi e affettati;
- formaggi stagionati;
- dadi da brodo e estratti di carne;
- alimenti in salamoia (capperi, olive, cibi in scatola);
- cibi elaborati e confezionati;
- cibo da fast food;
- snack salati.
Cibi ad alto contenuto di fosforo
Il fosforo tende ad accumularsi nell'organismo quando i reni non funzionano bene.
Livelli elevati di fosforo possono causare squilibri minerali e problemi alle ossa:
- latte e latticini;
- formaggi;
- cioccolato e cacao;
- alcuni alimenti trasformati;
- frutta secca;
- legumi secchi;
- frattaglie.
Cibi ad alto contenuto di potassio
Il potassio va limitato negli stadi avanzati della malattia, poiché livelli eccessivi possono alterare il ritmo cardiaco, la funzione muscolare e nervosa; la soglia di restrizione può variare a seconda dello stadio della malattia e dei livelli sierici riscontrati nel paziente.
Gli alimenti ad alto contenuto di potassio sono:
- banane, albicocche, arance;
- patate, spinaci;
- pomodori e prodotti a base di pomodoro, come salsa, succo e pasta di pomodoro;
- succhi di frutta;
- prodotti a base di cereali integrali, se non si ha un livello elevato di fosfati.
Cibi ad alto contenuto proteico
Il consumo di alimenti ricchi di proteine può aumentare il carico di lavoro dei reni: le proteine vanno ridotte e controllate sotto supervisione medica, preferendo quelle di origine vegetale.
Tra i cibi ad alto contenuto proteico:
- carne rossa e insaccati;
- formaggi stagionati;
- tuorlo d'uovo.
Da consumare in quantità controllate:
- legumi secchi;
- frutta secca;
- cereali integrali;
- semi oleosi.
Come anticipato, una dieta a predominanza vegetale (PLADO - plant-dominant low-protein diet) è raccomandata per i pazienti con insufficienza renale cronica.
Questa dieta può aiutare a:
- ridurre il carico di lavoro sui reni;
- diminuire la produzione di tossine uremiche;
- correggere l'acidosi metabolica;
- gestire meglio i livelli di fosforo nel sangue.
Un dietologo può aiutare a determinare la quantità di proteine di cui una persona ha bisogno basandosi su alcuni elementi:
- dimensione corporea;
- stadio della malattia renale;
- livello di proteine nelle urine.