Cosa mangiare in caso di insufficienza renale: i cibi da preferire e quelli da evitare

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 25 Ottobre, 2024

Persona che taglia delle verdure per aggiungerle a due piatti di pasta

L'alimentazione di una persona affetta da insufficienza renale può contribuire a migliorare la patologia e l'efficacia del trattamento. 

I reni funzionanti mantengono in equilibrio i minerali e i sali dell'organismo: quando i reni non funzionano in modo corretto, minerali come calcio, sodio, potassio e altri possono andare in contro a degli squilibri.

In presenza di insufficienza renale, dunque, è importante seguire una dieta più specifica per i reni, volta a non sovraccaricarli ulteriormente. 

Cos'è l'insufficienza renale

L’insufficienza renale è una condizione patologica in cui i reni non riescono a svolgere le loro funzioni vitali, escretorie ed endocrine, nell'organismo: si verifica quando i reni sono danneggiati e la loro capacità funzionale è irrimediabilmente compromessa.

In presenza di insufficienza renale, i reni non riescono a:

  • depurare l'organismo dalle sostanze di scarto presenti nel sangue;
  • regolare l'equilibrio idrosalino del sangue;
  • mantenere l'equilibrio acido-base del sangue;
  • sintetizzare ormoni come l'eritropoietina.

Tipi di insufficienza renale

Si distinguono due forme principali di insufficienza renale:

  • insufficienza renale acuta (IRA): rapido decremento della funzione renale con accumulo di scorie azotate e disordini dell'equilibrio acido-base e idroelettrolitico;
  • insufficienza renale cronica (IRC): lento e progressivo decadimento irreversibile della funzione renale, causato da varie nefropatie.

Cause

Tra le cause più comuni di insufficienza renale cronica:

Sintomi

Tra i sintomi di insufficienza renale:

Diagnosi e trattamento

La diagnosi si basa su esami del sangue e urine, ecografia delle vie urinarie e il trattamento considera importante una dieta per problemi ai reni, ma poi dipende dalla gravità della condizione e può implicare terapie farmacologiche, dialisi o trapianto renale nei casi più avanzati.

Perché seguire una dieta per l’insufficienza renale

Conoscere i cibi che fanno bene ai reni e quelli che invece possono comprometterne le funzionalità è importante ai fini della gestione dell'insufficienza renale.

In primo luogo, la dieta mira a ridurre il carico di lavoro sui reni già compromessi, permettendo loro di funzionare al meglio delle loro capacità residue.


Potrebbe interessarti anche:


In secondo luogo, si concentra sul mantenimento di un buono stato nutrizionale del paziente, assicurando che il corpo riceva i nutrienti essenziali nonostante le restrizioni dietetiche.

Infine, questa dieta specializzata ha l'obiettivo di prevenire l'accumulo di sostanze tossiche nell'organismo, che i reni indeboliti potrebbero non essere in grado di eliminare.

Indicazioni generali sulla dieta per problemi renali

Prima di entrare nel dettaglio degli alimenti che fanno bene ai reni, che li aiutano a mantenere in equilibrio alcune funzioni, vediamo qualche indicazione generale:

  • assunzione di acqua e liquidi: tenere sotto controllo il consumo di liquidi per evitarne un accumulo eccessivo, che può affaticare i reni. È necessario bilanciare l'assunzione e l'emissione di liquidi;
  • sodioil monitoraggio del consumo di sodio e sale è importante per gestire la pressione arteriosa e la ritenzione di liquidi, che possono peggiorare la funzione renale;
  • proteineva tenuta sotto controllo anche l'assunzione di proteine per evitare l'eccessiva produzione di scorie e l'affaticamento dei reni con le conseguenti complicazioni;
  • fosforoè opportuno il monitoraggio del fosforo per evitare squilibri minerali e problemi di salute delle ossa: i reni compromessi possono avere difficoltà a regolare questo minerale;
  • potassio: è necessario limitare l'assunzione di potassio perché l'insufficienza renale porta a una ridotta escrezione di potassio; può, infatti, influire sulla funzione cardiaca e muscolare.

undefined

Solo un dietologo o un nutrizionista/dietista potrà fornire indicazioni mirate in base ai risultati degli esami di accertamento: una dieta per problemi renali, infatti, deve essere personalizzata in relazione allo stadio della malattia e alle condizioni specifiche del paziente.

È quindi essenziale consultare un nefrologo e un nutrizionista specializzato per ricevere indicazioni precise e un piano alimentare su misura.

Cibi consigliati per la corretta funzionalità renale

Mangiare alcuni alimenti ed escluderne altri può aiutare a ridurre l'accumulo di prodotti di scarto nel sangue e ad alleggerire lo sforzo dei reni; inoltre, con il progredire della patologia, diventa ancora più importante trarre beneficio da un'alimentazione più adeguata.

Tra i cibi per i reni consigliati troviamo:

  • carboidrati: pasta, riso, pane, cereali (preferibilmente integrali, se non ci sono controindicazioni per il fosforo);
  • verdure: da consumare sia crude che cotte, prestando attenzione a quelle ad alto contenuto di potassio;
  • frutta: in quantità moderate, preferendo quella a basso contenuto di potassio;
  • proteine: in quantità controllata, da preferire quelle di origine vegetale come legumi e frutta secca;
  • grassi: olio extravergine d'oliva e altri oli vegetali di qualità.

Cibi da limitare o evitare con insufficienza renale 

Per le persone affette da insufficienza renale gli esperti consigliano di evitare o limitare alcuni alimenti per aiutare a gestire la condizione e prevenire complicazioni.

Alcune indicazioni riguardano l'apporto proteico che va ridotto e controllato (0,6-0,8 g/kg di peso corporeo ideale al giorno) e l'assunzione moderata/ridotta di proteine vegetali (legumi, frutta secca). 

Vediamo alcune categorie di cibi da tenere sotto controllo, oltre ad alcolici, bevande gassate e zuccherate.

Cibi ad alto contenuto di sodio

Il sodio va ridotto per controllare la pressione e l'equilibrio idrico: un'eccessiva assunzione di sale può contribuire alla ritenzione di liquidi e all'ipertensione arteriosa.

Tra gli alimenti ad alto contenuto di sale:

  • sale da cucina;
  • salumi e affettati;
  • formaggi stagionati;
  • dadi da brodo e estratti di carne;
  • alimenti in salamoia (capperi, olive, cibi in scatola);
  • cibi elaborati e confezionati;
  • cibo da fast food;
  • snack salati.

Cibi ad alto contenuto di fosforo 

Il fosforo tende ad accumularsi nell'organismo quando i reni non funzionano bene.

Livelli elevati di fosforo possono causare squilibri minerali e problemi alle ossa:

  • latte e latticini;
  • formaggi;
  • cioccolato e cacao;
  • alcuni alimenti trasformati;
  • frutta secca;
  • legumi secchi;
  • frattaglie.

undefined

Cibi ad alto contenuto di potassio 

Il potassio va limitato negli stadi avanzati della malattia, poiché livelli eccessivi possono alterare il ritmo cardiaco, la funzione muscolare e nervosa; la soglia di restrizione può variare a seconda dello stadio della malattia e dei livelli sierici riscontrati nel paziente.

Gli alimenti ad alto contenuto di potassio sono:

  • banane, albicocche, arance;
  • patate, spinaci;
  • pomodori e prodotti a base di pomodoro, come salsa, succo e pasta di pomodoro;
  • succhi di frutta;
  • prodotti a base di cereali integrali, se non si ha un livello elevato di fosfati.

Cibi ad alto contenuto proteico

Il consumo di alimenti ricchi di proteine può aumentare il carico di lavoro dei reni: le proteine vanno ridotte e controllate sotto supervisione medica, preferendo quelle di origine vegetale.

Tra i cibi ad alto contenuto proteico:

  • carne rossa e insaccati;
  • formaggi stagionati;
  • tuorlo d'uovo.

Da consumare in quantità controllate:

  • legumi secchi;
  • frutta secca;
  • cereali integrali;
  • semi oleosi.

undefined

Come anticipato, una dieta a predominanza vegetale (PLADO - plant-dominant low-protein diet) è raccomandata per i pazienti con insufficienza renale cronica.

Questa dieta può aiutare a:

  • ridurre il carico di lavoro sui reni;
  • diminuire la produzione di tossine uremiche;
  • correggere l'acidosi metabolica;
  • gestire meglio i livelli di fosforo nel sangue.

Un dietologo può aiutare a determinare la quantità di proteine di cui una persona ha bisogno basandosi su alcuni elementi:

  • dimensione corporea;
  • stadio della malattia renale;
  • livello di proteine nelle urine.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Valentina Montagna | Editor
Valentina Montagna | Editor
in Diete

746 articoli pubblicati

a cura di Dr. Christian Raddato
Contenuti correlati
Una birra
Si può bere la birra scaduta? Ecco cosa devi sapere

Si può bere la birra scaduta? Ecco cosa sapere sulla scadenza della birra e su come regolarsi con la data riportata sull'etichetta. Scoprilo qui.

Papà che controlla il latte per la colazione della figlia
Il latte scaduto fa male? Ecco cosa bisogna sapere

Il latte scaduto fa male? Dipende dal tipo di latte e dalla conservazione. Ecco come regolarsi e cosa sapere per evitare effetti collaterali.